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Autore: colfersmyprince    03/08/2013    3 recensioni
“E’ divertente!” urlò Scott, la musica sovrastava le loro voci.
E’ davvero divertente il fatto che mi tremano le gambe quando sono vicino a te.
E’ davvero divertente il fatto che arrossisco ogni volta che mi fai un complimento.
E’ davvero divertente il fatto che pendo dalle tue labbra.
E’ davvero divertente il fatto che tutte le volte mi incanto sul tuo sorriso.

Scott/Isaac; Stiles/Isaac (friendship); accenno di Sterek | One Shot | Fluff, fluff everywhere!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Isaac Lahey, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bene, eccomi di ritorno con una nuova schifezza OS. Davvero, non l'avrei pubblicata se non fosse stata per _Breakable ed i suoi sguardi minacciosi. Ma vabbè..
Comunque, volevo premettere che sinceramente non si ambienta in nessuna stagione in particolare, so. Non ho inserito determinate cose anche per non dire praticamente tutto a chi non ha ancora visto gli episodi.
Enjoy :3

THE ONLY EXCEPTION


─ I've got a tight grip on reality
But I can't let go of what's in front of me here
I know you're leaving in the morning, when you wake up
Leave me with some kind of proof it's not a dream
Oh you, are, the only exception
http://www.youtube.com/watch?v=-J7J_IWUhls



Isaac, Scott e Derek stavano parlando di cose importanti, mentre Stiles se ne stava un po’ in disparte, anche se ascoltava tutto.
Mentre Derek parlava, Isaac era totalmente sovrappensiero, e Stiles se n’era accorto, ma non disse nulla. Ultimamente era sempre così pensieroso… non capiva esattamente il perché, ma aveva intenzione di parlargli, magari aveva bisogno di qualcuno con cui confidarsi.
“Io vado a prendere una boccata d’aria, ” disse Stiles, facendo segno ad Isaac di seguirlo – anche se questi inizialmente non capì.
“Io devo andare… in bagno, sì” si inventò la prima scusa che gli venne in mente. Derek aggrottò le sopracciglia.
“Okay, qui abbiamo finito comunque. Vado ad allenarmi”.
“Sì, anche io” aggiunse Scott.
 
Isaac raggiunse Stiles e lo guardò con fare interrogativo.
“Allora?”
“Che ti prende? Insomma, sei sempre sovrappensiero, e ho appena notato che eviti spesso Scott… mi spieghi che succede?”
Il lupo ci rimase di stucco, non si aspettava che Stiles notasse certe cose, dato che era sempre impegnato a guardare Derek.
“Io non… non evito Scott. Io-”
“Oh, certo, e io non passo la giornata a pensare quanto è bello Derek”.
Non appena realizzò cosa aveva appena detto, spalancò gli occhi.
“Cioè, volevo dire… io ehm, n-non passo tutto il giorno a- oh, al diavolo, ormai l’ho detto. Ora però tocca a te” Isaac intanto se la rideva compiaciuto, anche se era totalmente consapevole del fatto che erano sulla stessa barca.
“Okay, devo metterlo, io ho… una piccola – non esattamente piccola – cotta per il tuo migliore amico”.
“LO SAPEVO!” urlò Stiles tutto sorridente, ma si calmò quando Isaac scoprì i denti minaccioso.
“Non urlare!”
“Scusa, va bene. Comunque, ti aiuterò” l’altro fu davvero felice di sentire quelle parole, finalmente qualcuno che lo capiva e tentava di aiutarlo.
“Sei un ottimo amico, Stiles, davvero” gli disse.
“Bene, e ora và da lui, prova a… parlargli, insomma”.
Isaac annuì e, prima di andare, abbracciò timidamente l’amico.
“… Grazie”.


 

Scott era impregnato di sudore. Erano ore che si allenava dando pugni al sacco della boxe nel seminterrato di un palazzo sportivo, e non era ancora stanco…
“Wow” disse Isaac, che era sulle scale che lo fissava da un po’ – e Scott se n’era accorto, non tanto guardandolo con la coda dell’occhio quanto sentendone il suo profumo.
“Cosa?” chiese continuando a dare pugni su pugni.
“Nulla. Invidio solo il fatto che non ti stanchi mai”.
“Ehi, tu sei un lupo mannaro come me, perciò anche tu non dovresti stancarti quasi mai!” disse, lo sguardo fisso su quel sacco.
“Lo so”.
Calò il silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire. C’era solo Isaac che si schiariva continuamente la gola, per alleggerire l’aria – ma nonfunzionò.
Si era totalmente perso nei muscoli di Scott. Certo, di solito non guardava solo quelli, il suo sorriso ad esempio era bellissimo, i suoi occhi…

Smettila di pensare queste cose, Isaac.
Ma in quel momento era praticamente impossibile non notarli.

Adorava il modo in cui si contraevano.
Adorava la carica che metteva nei suoi pugni.
Adorava la sua concentrazione.
Adorava la sua grinta, la sua forza.
Adorava lui.

“Isaac? Isaac!” Scott si tolse i guanti e mosse piano la mano davanti agli occhi del lupo, per farlo riprendere.
“Ti sei incantato?”
“Uh? No!” Si era accorto di aver fatto una figuraccia. Si ricompose e si sollevò da terra, schiarendosi la gola.
Aprì la bocca per dire qualcosa, ma quando incrociò lo sguardo di Scott non riusciva ad emettere alcun suono. Al ché l’alpha rise.
“Ci vediamo dopo alla festa”.
“Sì” sorrise, incantato.
Devo smetterla…

  
 

Ore 21.24: il party di Lydia sarebbe iniziato a breve. Che poi quella ragazza era tutta strana: dava feste così, senza una ragione precisa… ma a nessuno importava più di tanto.
Isaac era totalmente in ansia. Continuava a guardarsi allo specchio, chiedendosi se stava bene o meno.
“Forse dovrei mettere camicia nera o cravatta bianca… oppure un papillon!” Si guardò ancora.
“Isaac? Sei pronto?” la voce di Stiles lo riportò alla realtà. Quest’ultimo entrò nella stanza dove l’amico si stava preparando.
“Andiamo?” Isaac sorrise.
“Certo”.
Scesero le scale di casa Stilinski e Isaac alzò lo sguardo: poteva giurare di star per avere un collasso. Si ritrovò davanti Scott con una camicia con le maniche rialzate, niente cravatta né papillon, solo i primi due bottoni sbottonati; i capelli erano scompigliati e il suo sorriso faceva brillare gli occhi di Isaac.
“Forza, si fa festa!” urlò Stiles, ricevendo un’occhiataccia da tutti.
“… Va bene andiamo”.
Ovviamente fu Stiles che dovette guidarli sino a casa di Lydia.
 

 
“Guarda chi c’è! Derek vi ha dato giornata libera?” disse la rossa, ridendo.
“Non è divertente… se ci scopre ci uccide. Letteralmente” affermò Scott.
 
Passò un po’ di tempo, la musica era altissima e pochi erano rimasti sobri. Isaac se ne stava in disparte, accasciato a terra mentre guardava gli altri scatenarsi.
Scott gli si avvicinò e gli poggiò una mano sulla spalla.
“Bello, perché non vai un po’ a ballare?”
Isaac sentì il suo cuore accelerare. Lo aveva chiamato bello.
“Nah, non mi va…”
“Eddai. Fallo per me” gli fece il labbruccio, pregandolo. Lahey non poteva resistergli, così accettò.
Si buttarono entrambi in pista, dimenticando per un momento tutti i loro problemi e ballando l’uno contro l’altro.
“E’ divertente!” urlò Scott, la musica sovrastava le loro voci.

E’ davvero divertente il fatto che mi tremano le gambe quando sono vicino a te.
E’ davvero divertente il fatto che arrossisco ogni volta che mi fai un complimento.

E’ davvero divertente il fatto che pendo dalle tue labbra.
E’ davvero divertente il fatto che tutte le volte mi incanto sul tuo sorriso.

“Sì… tantissimo!” replicò Isaac. Adorava il modo in cui Scott riusciva a farlo diventare più felice, più attivo, più se stesso.
Va bene, sii uomo, prendi coraggio e parlagli.
Isaac dovette respirare a fondo, perché stava per confessare tutto a Scott, e sapeva di non poter tornare indietro.
Calmo, con la calma si risolverà tutto. Forse…
“Scott, devo parlarti” gli disse, stringendo la propria mano attorno al suo polso, tirandolo fuori da quella folla scatenata.
Lo condusse in un luogo appartato, nel giardino – dove non c’era quasi nessuno, se non due o tre ragazzi che chiacchieravano sul bordo piscina.

“Vedi, tu sai che io non ho mai avuto una ‘relazione seria’ con nessuno, anche se mi piacerebbe… è solo che da quando ho conosciuto una persona non riesco a guardare nessun’altro”.
Scott aggrottò le sopracciglia, poi sospirò, sorridendo.
“Ho capito… è Allison, vero? Ogni volta che sono vicino a lei vedo come la guardi. Tranquillo, a me non da fastidio!” Isaac lo guardò letteralmente shockato, con la bocca aperta. Si portò una mano alla fronte e scosse il capo, ridendo.
“Scott… sei un’idiota. Non è Allison, non è Lydia… sei tu”.
L’altro non sapeva come reagire alla notizia. Da una parte era felice, ma dall’altra parte era totalmente confuso. Non sapeva nemmeno che Isaac fosse gay, o bisessuale… beh insomma, non sapeva molto sul suo orientamento sessuale.
Però non poteva negare che provava una certa ammirazione nei suoi confronti, insomma, era un bel ragazzo, simpatico… i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Isaac.
“E ogni volta che tu eri vicino ad Allison, non era lei che guardavo, eri tu. Ma come facevi a non accorgertene?”
“Io non… Isaac.”
Quest’ultimo poteva giurare che stava per avere un esaurimento a causa del nervoso, l’ansia e tutto quanto.
“Sì, sono stato uno stupido, a te infondo piace ancora Allison e-”
Scott lo zittì con un bacio, tenendo le mani sul suo viso.
“Non… non me l’aspettavo”.
“Già, nemmeno io mi aspettavo che ti piacessero gli uomini!” affermò scherzosamente Scott ridendo.
Isaac gli sorrise e gli lasciò un tenero bacio sul naso, per poi guardarlo intensamente negli occhi. Oh, poteva perdersi in quello sguardo così magnetico, profondo. Non poteva resistere senza di lui, infondo riusciva a sorridere sinceramente solo quando era in sua compagnia.
“Tu sei l’unica eccezione”.
  
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