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Autore: frozentears    03/08/2013    10 recensioni
Harry amava farsi leggere Romeo e Giulietta da Louis perché amava sentire la voce di Louis raccontare la loro storia.
Perché si, Romeo e Giulietta era la storia che meglio li rappresentava.
Quello di cui Zayn aveva paura era la fine della storia, se avesse potuto avrebbe cambiato la fine, o avrebbe fatto odiare a Harry quella fottutissima storia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prima di leggere, vi consiglio di tenere come sottofondo "uncover" di zara larsson perchè è la canzone che ho tenuto come sottofondo mentre scrivevo. buona lettura.


Far from the others, close to each other.

 
 
Zayn era appoggiato allo stipite della porta e fissava quella camera, così in disordine, così piena di ricordi, così piena di loro.
Se li immaginò abbracciati l’uno all’altro dopo aver fatto l’amore sullo stesso letto disfatto e vuoto che si trovava davanti.
Harry e Louis erano così intoccabili quando erano insieme; anche se non erano vicini, le mani, gli occhi, ogni parte del corpo cercava l’altro.
Il moro decise di prendere le cose a loro più care da quella stanza ormai vuota, prima che tutto venisse dimenticato, prima che i giornali, il managment, le fans, dimenticasse l’amore di quei due ragazzi che si erano consumati solo per tenersi in vita l’un l’altro.
 
30 settembre.
“Tutti sospettano Harry, non possiamo continuare così. Non puoi obbligare la gente a credere in qualcosa di così stupido come l’amore tra due adolescenti alla prima cottarella.  Devi impegnarti di più, non basta non parlare, devi saper fingere. Mi hai capito bene?”
L’uomo calvo alzò la voce e il più piccolo chiuse gli occhi spaventato da quello che sarebbe potuto accadere se lui non avesse fatto come dicevano i manager. Il problema era lui. Era sempre stato lui.
La sedia accanto alla sua si mosse rumorosamente e il castano si avventò sull’uomo che aveva appena gridato contro il suo Harry.
“Non provare mai più ha parlargli così, stronzo.”
Piazzò le iridi ghiacciate in quelle castane dell’uomo, finché quest’ultimo non abbassò lo sguardo e uscì dalla stanza.
“Lou, forse hai..”
“No, Harry! Lui non merita di parlarti così. Nessuno di loro merita le tue scuse, nessuno di loro merita i tuoi sensi di colpa! Loro non sanno un cazzo di noi. Tu devi smetterla di darti la colpa, perché lo so quello che pensi, so che pensi che questa situazione sia diventata ingestibile per colpa tua, ma no! Non lo è! La colpa non è di nessuno se non loro, e tu devi capirlo, Harry!”
Il più grande uscì dalla stanza seguito da Liam e Zayn che si avvicinò all’orecchio del riccio
“Tu sei più forte di loro, Harry.”
Harry si girò verso Niall che lo guardava in attesa che parlasse, perché Niall sapeva che Harry pensava che Louis avesse ragione, ma sapeva anche che non lo avrebbe mai ammesso.
“Cosa devo fare Niall? Non voglio perdere anche lui.”
“Tu non lo perderai mai Harry. Perché anche se dovessi morire, lui verrebbe con te.”
 
Zayn si avvicinò al comodino di Louis dove trovò le cartine dell’amico e sorrise al ricordo di quando fece fumare la sua prima canna al castano che tossicchiò, non sarebbe stata l’ultima.
Raccolse il Cd dei The Fray dalla copertina rigata e ormai rovinata, quante sere avevano passato ascoltando quel gruppo, non lo sapeva più neanche lui.
Sul retro del Cd si riconosceva la calligrafia ordinata di Harry.
“Buon diciannovesimo compleanno, Boo .xx”
Passò dall’altra parte del letto, quella di Harry e inciampò in qualcosa, un libro.
Era il libro di Romeo e Giulietta di Harry.
Un brivido sorpassò la schiena di Zayn.
 
4 ottobre
“Hai mai letto Romeo e Giulietta, Zay?”
“Mai fino alla fine sinceramente, ormai la storia si sa, due innamorati sventurati che si uccidono.”
“Credo che sia la più bella storia d’amore di tutti i tempi. Dare la vita per la persona che ami, non poter vivere senza quella persona. Sentire che ormai non c’è più niente di giusto in questo mondo, solo quella persona.”
“Tragica come cosa, non credi Harry?”
“Tragica ma assolutamente stupenda. Louis me lo legge tutte le sere prima di farmi addormentare quel libro, sai Zayn? Il mio pezzo preferito è quello dove Giulietta parla della rosa, te lo ricordi quello, Zayn?”
E Zayn lo ricordava benissimo, quel pezzo.
“Cosa c’è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, se non si chiamasse così non perderebbe il suo buonissimo profumo. Così Romeo, se non si chiamasse Romeo, resterebbe perfetto.”
Sapeva perché era il pezzo preferito di Harry. Il più piccolo non capiva perché non potesse stare con Louis, se Louis non fosse stato un maschio era sicuro che tutto sarebbe stato diverso.
Ma lui amava Louis.
“Sì. Me lo ricordo Harry.”
Harry amava farsi leggere Romeo e Giulietta da Louis perché amava sentire la voce di Louis raccontare la loro storia.
Perché si, Romeo e Giulietta era la storia che meglio li rappresentava.
Quello di cui Zayn aveva paura era la fine della storia, se avesse potuto avrebbe cambiato la fine, o avrebbe fatto odiare a Harry quella fottutissima storia.
 
Nella prima pagina del libro c’era una dedica.
“Buon diciassettesimo compleanno piccolo.
Per sempre nel mio cuore, sinceramente il tuo Louis.”
Un’altra cosa attirò l’attenzione di Zayn, una scatola di pillole sul comodino di Harry.
Quello era il segreto più grande che Zayn avesse mai tenuto nascosto.
 
7 ottobre.
“Che cosa sono queste, Harry?”
Il riccio era sbiancato alla vista di Zayn con in mano quella scatolina, e “Non dire nulla a Louis, ti prego.” aveva sussurrato.
“Ti stai distruggendo Harry, non è giusto.”
8 ottobre.
“Zayn, sono preoccupato anzi, terrorizzato. Harry non dorme, e quelle rare volte che lo fa grida nel sonno, si agita, si dimena, piange. È pieno di graffi sulla schiena e spesso lo sento parlare da solo.”
Zayn ricordò degli effetti collaterali delle pillole: insonnolenza, tensione, nervosismo.
Aprì la bocca per parlare ma le parole morirono in gola.
Aveva promesso che non l’avrebbe detto.
“Io non lo so Louis, ma un giorno credo che si risolverà tutto.”
“Io lo spero.”
 
Tirò un pugno al muro con una violenza disumana, gridando per non essere riuscito a fermarli. Perché lui era l’ultima persona che loro avevano visto quella sera.
 
20 ottobre.
“Amore, sei pronto?”
“Due minuti Boo, non riesco ad allacciarmi la camicia.”
“Lascia fare a me.”
Il più grande aveva iniziato ad abbottonare la camicia del più piccolo, lasciandogli ogni tanto qualche bacio a fior di labbra, come per rassicurarlo che avrebbero superato anche quella serata.
Il campanello di casa suonò due volte.
“Sono arrivati gli altri, andiamo.”
La serata di beneficienza era stata un groviglio di sguardi e sospiri, e nessuno aveva mai visto sorrisi più falsi di quelli di Harry. Doveva aver davvero toccato il fondo.
Zayn si avvicinò a Louis.
“Stagli accanto come non mai stanotte Louis. Di solito sei tu che me lo dici, ma ho paura. Ho paura che possa fare qualcosa di stupido. Che possiate fare qualcosa di stupido.”
Louis non sembrava preoccupato, non trapelava nessuna emozione.
“Lo so.”
Il tono freddo fece rabbrividire Zayn.
Il ritorno in macchina fu silenzioso, nessuno parlava. Niall era rimasto alla festa, e Zayn e Liam avevano riaccompagnato a casa Louis e Harry.
“Ci vediamo domani, ragazzi.”
Aveva detto Liam.
“Ci vediamo, prima o poi. Vi vogliamo bene.”
Liam aveva fatto una faccia stranita, ma Zayn lo sapeva, Zayn aveva sempre saputo che i finali delle storie non si possono riscrivere.
Una volta che Harry e Louis erano entrati in casa Liam si era girato verso Zayn.
“Cosa volevano dire, Zayn?”
Il moro aveva sospirato.
“Spero solo di sbagliarmi, Liam.”
00:35
Louis si era svegliato di soprassalto al rumore di qualcosa che si infrangeva. L’altro lato del letto era vuoto, si alzò di scatto e si diresse in cucina; Harry era in piedi che fissava i cocci di una tazza per terra.
“Scusa Boo, ho rotto la tua tazza preferita.”
Il modo in cui lo disse spezzò il cuore a Louis, era senza emozioni.
Si avvicinò ed iniziò a raccogliere i pezzi di coccio, e le vide.
Vide Harry che nascose un pacchetto di pillole, non erano quelle che prendeva per addormentarsi, per calmarsi. Quelle pillole ti facevano addormentare, ma una volta che le prendi non ti svegli più.
La voce roca di Harry si fece spazio nel silenzio rotto solo dal rumore delle mani di Louis che cercavano di riparare in qualche modo la tazza.
“Scusami Louis.”
Louis si alzò da terra avvicinandosi al più piccolo che aveva iniziato a singhiozzare in silenzio.
“Tirale fuori Harry, lo so che le hai con te. Le hai prese da molto tempo, ma non hai mai trovato il momento giusto per usarle. Stanotte le usiamo insieme.”
“No, Louis. Tu rimani qui.”
“No, ti ricordi come finisce il libro? ti ricordi che ti avevo detto che sarei sempre venuto con te, qualsiasi strada avessi preso? Ti ricordi, che io senza di te non sono niente? Se deve finire, voglio che finisca insieme. Come Romeo e Giulietta.”
09:00
25 chiamate perse.
12 messaggi.
Zayn aveva continuato a chiamare, ma quando lui e gli altri erano arrivati, era troppo tardi.
Quello che avevano trovato erano due ragazzi che si amavano, mano nella mano, con gli occhi chiusi, caduti in un sonno che più nessuno avrebbe disturbato.
Solo un foglio avevano lasciato, erano frasi di un libro.
Frasi di un libro che Zayn conosceva bene.
“perché l'amore, di aspetto così gentile è poi, alla prova, così aspro e tiranno?
Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio.
Ma se non mi ami lascia che mi trovino. Meglio che il loro odio tolga la mia vita, e non che la tardi senza il tuo amore.”
 
Zayn richiuse la porta della camera con il libro e il Cd in mano, nessuno avrebbe potuto portare via quelle piccole cose che rendevano Harry e Louis le due persone più forti che avesse mai conosciuto.
 

My space.
Buona sera people.
Dunque, parto dal fatto che scrivere questa os è stata una delle cose più traumatiche della mia inutile esistenza.
Btw, le frasi di Romeo e Giulietta le ho scritte basandomi a memoria, visto che avrò letto il libro tipo un centinaio di volte.
Inoltre mi scuso enormemente se ci sono errori grammaticali ma è l’una di notte passata e io sono immersa in un mare di lacrime.
Fatemi sapere cosa ne pensate e un grandissimo abbraccio a tutti voi che siete arrivati fin qui.
Alice.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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