Disclaimer: I personaggi contenuti in quest'opera non mi appartengono, ma sono di proprietà del maestro Masashi Kishimoto. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Di Uzumaki stranamente dotati di intelletto.
Un pomeriggio tranquillo, come tanti, in casa Uchiha.
Due ragazzi, un biondo dagli occhi azzurri e un altro dai capelli corvini e l’aria alquanto annoiata, occupano un divano grande e spazioso, il primo con la testa appoggiata nell’incavo del collo del secondo con una mano stretta alla sua.
«Sasuke-teme?» disse Naruto alzando leggermente lo sguardo verso di lui.
«Che c’è?»
«Tu sei molto… mh.. intelligente, giusto?»
«Direi di sì.» L’Uchiha manteneva lo sguardo fisso sulle immagini che si muovevano nel televisore davanti a loro, prestando scarsa attenzione alle parole dell’Uzumaki.
«E ti sei diplomato all’accademia con il massimo dei voti.»
«Sì, e con questo?»
«Quindi dovresti conoscere anche qualche lingua straniera, dico bene?»
«Arriva al dunque, dobe.» Una punta di curiosità mista all’impazienza era riuscita a scalfire anche l’imperturbabile Sasuke Uchiha.
«Beh, mi chiedevo se potessi aiutarmi a tradurre una cosa che ho sentito in un film, ma che non riesco proprio a capire.» Un sorriso furbo attraversò il volto del biondino. Questa volta non avrebbe fallito.
«No.» rispose secco Sasuke.
«Sei sempre il solito! Non riesci mai ad essere gentile con me! A volte mi chiedo come faccio a stare insieme ad un tipo come te! Sai cosa ti dico? Tra di noi è finita! Non voglio-»
«E va bene, dimmi questa dannata frase, vedrò cosa posso fare.» Tutto stava andando secondo i piani di Naruto.
«Mi sembra che fosse qualcosa tipo “Will you marry me?”»
«E’ talmente semplice. Mi vuoi sposare?»
«Certo che sì, Sasuke! Oddio, non vedevo l’ora che arrivasse questo momento e che tu me lo chiedessi, sono così felice!» Esclamò l’Uzumaki, alzandosi in piedi e mettendosi a saltare per tutta la stanza.
Da parte sua l’Uchiha era rimasto spiazzato e non riusciva a credere di essere caduto nello sporco tranello di quello che ormai da tempo si poteva definire il suo ragazzo.
«Ma io stavo solo traducendo non-» non riuscì a finire la frase che si ritrovò la bocca di Naruto sulla sua e le sue braccia al collo. Dopo qualche secondo di esitazione, indeciso tra lo scagliargli contro un Amaterasu o meno, cedette e ricambiò il bacio, schiudendo le labbra del compagno, facendo scontrare le loro lingue.
Sasuke lo fece stendere sotto di lui, continuando quell’eccitante danza tra le loro lingue e il biondo gemette di piacere. Continuarono in quel modo per un po’, tra gemiti soffocati da parte di entrambi, baci e morsi fin quando il corvino non staccò le labbra da quelle di Naruto, che riaprì gli occhi guardandolo confuso, con uno schiocco.
«Bel tentativo, dobe. Ma con me non attacca. Non ho intenzione di sposarti.» Disse guardandolo dritto negli occhi, l’accenno di un sorriso su quel volto dalla carnagione chiara. Si rimise a sedere, spostando lo sguardo sul televisore. «Almeno per il momento.» aggiunse sottovoce.
Naruto sorrise, vagamente compiaciuto, osservando Sasuke e quelle labbra un po’ arrossate. Alla fine il suo piano non era stato un fallimento totale