*TOC TOC TOC*
Riku si alzò, scostando le coperte dal futon ed uscì dalla sua stanza.
La tiepida luce del mattino illuminava la piccola cucina e la sala che attraversò trascinando i piedi, in pigiama -… ma chi è a quest’ora…-
*TOC TOC TOC*
-Un momento, ho sentito.- disse, trafficando con la serratura -Si può sapere chi…- aprì la porta di casa e si ritrovò davanti Gintoki, completamente nudo, se non per un paio di slip che definirli imbarazzante è poco, con una codina bianca batuffolosa attaccata dietro, e un cerchietto con due lunghe orecchie bianche da coniglio in testa. Nella mano sinistra reggeva un cestino con delle uova colorate.
-Buona Pasqua!!!- esclamò sorridente, come se fosse tutto normale.
Riku lo squadrò da capo a piedi, sbatté le palpebre due volte e richiuse la porta.
-…… Riku?-
La ragazza rimase con la schiena appoggiata alla porta, si passò una mano sul volto. -Sto ancora dormendo e questo è un brutto sogno… ieri sera devo aver bevuto troppo. No, no, è il risultato di una commozione celebrale, devo aver sbattuto la testa da qualche parte e ora sono riversa sul pavimento del bagno a perdere sangue da una tempia. Oppure mi hanno rapita gli alieni e mi hanno messo una sonda nel cervello, sì è probabile.-
Gin bussò di nuovo -Riku? Riku, mi apri?-
Lei si scostò -Oh, ma chi sarà mai a quest’ora del mattino…- aprì la porta.
Orecchie da coniglio.
Cestino con uova colorate.
Slip con codino batuffoloso.
-Buona Pas…!!-
*SBAM!!*
Si riappoggiò all’uscio massaggiandosi le tempie -… sì, mi hanno lobotomizzata, non c’è altra spiegazione logica.-
Altri colpi -Riku? Riku? Mi fai entrare? Fa freddo qui sul pianerottolo!-
-È perché sei in mutande, idiota!!!-sbraitò contro la porta.
-Apri la porta!! Se mi vede qualcuno sono finito!!-
-Impari a fare l’imbecille!! Ti lascio lì fuori e chiamo anche la polizia!!-
-No, no, no, per favore! Era uno scherzo carino, dai! Allora, mi fai entrare? Riku? Riku? Riiikuuuu?-
-E va bene, muoviti!!- mossa da non sa neanche lei quale sentimento, probabilmente pietà, riaprì la porta per l’ennesima volta e lo fece entrare.
Gin sospirò -Meno male!-
-Avrei dovuto lasciarti lì…- disse guardando da tutt’altra parte.
-Cosa c’è? Ti imbarazza vedermi mezzo svestito?- la punzecchiò gongolante.
Di tutta risposta Riku si coprì il volto con una mano -Tu sei imbarazzante… ma sei  venuto da casa tua conciato in quel modo??-
-No, no! Mi sono spogliato qui fuori!- disse, mostrando un sacchetto di plastica con dentro il resto dei vestiti.
-… le orecchie da coniglio le posso anche capire, va bene, ma… quelli!!- indicò gli slip -Dove diamine li hai trova… oddio, cosa sto guardando!! Rivestiti, rivestiti, rivestiti!!-