Era assurdo pensare che quello appena trascorso fosse stato il giorno del mio ritorno ad Hogwarts, tutta l' estate che avevo passato con Sirius a casa mia non avevo fatto altro che parlare di lei, finchè gli occhi color ghiaccio del  mio amico non si erano ridotti a due fessure e lui esasperato aveva sbottato << per gli slip consunti di Merlino! James devi smetterla di pensare a Lily, il mare è pieno di pesci e tu sei il più brillante cacciatore che i grifondoro abbiano mai avuto, una volta tornati a scuola avrai uno stormo di ragazze ai tuoi piedi e tu dovrai solo approfittarne >>.  Lo avevo guardato esasperato e avevo scosso la testa << tu non puoi capire, le altre possono fare solo da tappa buchi nulla di più perchè nessuna regge il confronto con Lily >>,  lui aveva alzato gli occhi al cielo e aveva risposto ancor più esasperato << perchè? >> , quella domanda mi aveva messo un po’ in difficoltà, guardando in lontananza verso gli alberi  risposi a mezza voce << perchè nessuna di loro è Lily >> lui si era avvicinato e mi aveva dato una pacca sulla spalla e la sua voce era insieme maliziosa e preoccupata << credo che abbiamo un grande problema James.. >> io gli avevo rivolto uno sguardo interrogativo, e lui con un sorriso malizioso rispose << perché ti sei innamorato Ramoso >> e solo in quel momento, nel mio giardino con la calura di agosto che mi opprimeva mi ero reso conto che aveva ragione.
Per tutto il resto dell'estate fino a che non incontrammo gli altri del nostro gruppo Sirius evitò di parlarmi di Lily, convinto che questo avrebbe solo peggiorato la mia situazione, non rendendosi conto che il mio unico desiderio era proprio quello di parlare di lei con qualcuno.
Finalmente il mio desiderio si era realizzato quella mattina del primo settembre sull’ espresso per Hogwarst dove avevamo trovato ad attenderci Remus e Peter in un vagone per così dire prenotato, appena vidi Remus il mio cuore si gonfiò di gioia, dei miei quattro amici lui era quello più incline a sentirmi parlare di Lily e ad appoggiare la mia insana propensione verso di lei, inoltre era l'unico che mi incoraggiava a perseverare nel chiederle di uscire con me, perchè convinto che un giorno avrebbe accettato. Così appena lo vidi gli corsi incontro sorridendo e gli diedi una pacca sulle spalle << Caro il nostro prefetto sapessi i piani che io e Sirius abbiamo per questo nuovo anno,ti anticipo solo che finalmente riusciremo ad entrare nel dormitorio delle ragazze!Ovviamente affinchè vadano a buon fine abbiamo bisogno della tua collaborazione. >>. La voce di Sirius si alzò divertita dal  sedile dietro di me dove il più grande dei fratelli Black aveva preso posto << si è vero attendevamo dal primo anno questo momento, in realtà ti abbiamo sempre usato solo per questo! >>, il sorriso di complicità di Remus ci faceva capire che sapeva che scherzavamo << mi dispiace ma mi sa che dovrò denunciarvi, a meno che voi non mi corrompiate >> e ci rivolse uno sguardo malizioso che fece ridere tutti i presenti nello scompartimento, compreso il piccolo Peter che fino a quel momento ci aveva ascoltato in silenzio.
 Purtroppo la mia euforia durò poco perchè Remus non potè viaggiare a lungo con noi dovendo adempiere ai suoi doveri di prefetto e ben presto ci lasciò soli a gozzovigliare mentre ci lanciavamo battute oscene l'uno contro l' altro.
Quando ebbe finito il suo giro insieme agli altri prefetti tornò con un sorriso sulle labbra e mi guardò, poi si sedette di fronte a me guardandomi negli occhi, prima che avesse il tempo di parlare capii il perchè di quello sguardo e sorridendo alzai le sopracciglia << C'era anche lei vero?!E come stava?? >> .
Lui sospirò e si avvicinò a me con aria di complicità << So benissimo qual'è la tua domanda e ti posso dire che: uno non ha fatto pace con Mocciosus, due non si è ancora fidanzata. >> .
Il mio sorriso si allargò e gli diedi una pacca un pò troppo pesante sulle spalle che lo fece traballare << Non potevi darmi notizia migliore, sono sicuro che quest'anno sarà l'anno giusto! >>
Dal posto accanto al mio si levò un sospiro di disapprovazione che fece ridere Peter che ci guardava mangiucchiando una cioccorana, mi girai verso Sirius scoccandogli uno sguardo di fuoco << Che problema hai?Sembri un cane bastonato >>
Lui mi guardò scuotendo la testa << ha-ha-ha,molto spiritoso...io sono un cane James!Ritornando al discorso ogni anno dici le stesse cose,e ogni anno puntualmente vai in bianco. >>, accompagnò quest’affermazione con un gesto delle mani per sottolineare il concetto, ed ovviamente tutti risero di gusto.
<< Si lo so che in questi anni sono sempre stato rifiutato >> mi alzai e con un gesto teatrale portai la mano alla fronte << Ma quest'anno ce la farò!Perchè avrò dalla mia uno dei suoi migliori amici, il prefetto che intercederà per me! >>. Con  la mano indicai Remus seduto di fronte a me,lui si guardò intorno come cercando la persona di cui parlavo,  così mi avvicinai e gli puntai un dito alla fronte << Sto parlando di te saputello,perchè mi aiuterai vero?! >> sempre molto teatralmente mi inginocchiai davanti a lui.
In quel momento vidi sventolare una chioma rossa verso di noi, mi alzai di scatto e caddi all'indietro, ritrovandomi seduto per terra, i miei compagni scoppiarono in una nuova fragorosa risata che attirò l'attenzione della ragazza che affacciandosi nel vagone e vedendomi seduto a terra mi guardò con disappunto scuotendo la testa << Potter sei sempre il solito idiota!! >> questa sua affermazione fece scoppiare a ridere Peter e Sirius che si scambiarono uno sguardo d'intesa e Peter, rivolgendosi a Sirius, sussurrò << Come volevasi dimostrare >>. Ignorando platealmente i due che confabulavano, con un sorriso si rivolse a Remus << Puoi venire per favore con me?Due grifondoro del primo anno stanno litigando >>, lo prese per la mano e lo trascinò fuori,lasciando me nel disappunto più totale.
L'ultima mezz'ora del viaggio la passai di malumore e senza rivolgere la parola a nessuno, rimuginando tra me e me.
Lo stesso banchetto che mi attendeva una volta sceso dal treno non ebbe lo stesso sapore del solito, tutto quello che mangiavo mi risultava amaro e fastidioso tanto che continuavo a suscitare con le mie smorfie l'ilarità di Sirius e Peter, finchè esasperati dalle occhiate malvagie che lanciavo a Remus mi portarono verso la sala comune. Solo quando arrivammo al ritratto della signora grassa ci rendemmo conto che non conoscevamo ancora la nuova parola d'ordine,così il nostro rientro fu ulteriormente ritardato.
Eravamo  seduti sotto al ritratto della signora grassa a parlare di Lily quando Peter all'improvviso sbottò << avete sentito che Lord Voldemort sta  ricevendo sempre più consensi dalle famiglie purosangue sulla sua opinione di cacciare tutti i mezzosangue dalla scuola?? >> le sue parole furono accolte da me e Siurius con un silenzio glaciale e lui convinto di averci impressionati continuò << ho saputo anche - e non e che io sia d'accordo- che vuole far approvare una legge per cui i nati babbani non possano ottenere una bacchetta, e molte famiglie , tra cui la tua Sirius, sono favorevoli >> gli occhi di Sirius si riempirono di disprezzo e lui scosse la testa , mentre io cercavo di dominare il tremito che aveva ghermito le mie mani.
Restammo per un pò in silenzio, io chiedendomi dove questo nuovo mago oscuro ci avrebbe portati,  e potendo solo immaginare lo stato d’animo di Sirius, che si vedeva coinvolto in prima persona.
Con mia grande sorpresa il primo a parlare fu proprio Sirius che esplose quasi gridando << che la mia famiglia vada in malora!! E  che io sia maledetto se mi dovessi ritrovare a parlare con uno di quei pazzi, fanatici, fissati con il sangue puro!! >> prima che io o Peter potessimo dire una sola parola arrivò Remus con la nuova parola d'ordine e senza accorgersi dei nostri sguardi ci fece entrare nella sala comune.
Una  volta entrati feci una corsa verso il dormitorio  incapace di parlare con nessuno di loro e troppo preoccupato per poter fingere che quelle parole non mi facessero male, se non per me per l'unica persona che in quel momento mi interessava.
Cosi mi buttai sul letto e avvolto in quei pensieri di tenebre e tristezza scivolai in un sonno senza sogni.