Erano le sei del mattino e Sam era sul divano di Bobby a leggere un giornale, mentre Dean era in cucina al pc a sorseggiare del rum.

 

 

- Probabilmente guarda un cartone porno giapponese - pensò Sam, quando all'improvviso il suo sguardo cadde sul titolo di un articolo ad Oak Park, Chicago: ''Tre uomini ritrovati con testa mozzata con inciso uno strano simbolo sulla fronte''. Chiamò subito Dean che,annoiato, lo raggiunse in soggiorno.

- Dimmi Sam. - disse con aria stanca.

- Leggi un po qui. - disse Sam. - Non ti sembra strano?

- Tre uomini ritrovati con la testa mozzata? Probabilmente avevano dei problemi con la mafia.

- Guarda la foto - disse Sam sbuffando. - Il simbolo sulla fronte. Mi pare di averlo già visto negli appunti di papà. Controllo.

 

Sam si mise sul tavolo del soggiorno e sfogliò attentamente gli appunti del padre quando finalmente trovò quello che cercava. 

 

- L'ho trovato Dean. E' il simbolo del dio pagano Agymon. Questo Agymon nei momenti di rabbia aveva l'abitudine di mozzare le teste delle sue vittime e di bere il loro sangue per diventare più forte. L'unico modo per ucciderlo è pugnalarlo con un pugnale d'argento due volte sul petto

- Ah, abbiamo quindi a che fare con una divinità pagana incazzata. Bene. Dove si trova? 

- Qui c'è scritto che la divinità ha l'abitudine di rifugiarsi in luoghi bui e sporchi. Agisce di notte. Andiamo a perlustrare Oak Park? Lì è pieno di luoghi bui e sporchi e si trova a pochi chilometri da qui. 

 

Salirono sull'Impala e si incamminarono verso Oak Park. Quando arrivarono sul luogo del delitto si presentarono come i detective John e Rassell. 

Sam scoprì che le vittime erano state contattate su ChatBlog dalla stessa persona: 'darkgirl700' che aveva ordinato loro di incontrarsi nella famosa grotta di Oak Park.

I fratelli Winchester decisero così di andare a perlustrare la grotta. Dean era rabbrividito. Il solo nome 'dark girl' gli faceva pensare a una donna psicotica a cui piacevano i giochetti sadomaso. Era notte fonda, tutto taceva. Il solo rumore presente era quello del vento. C'era solo un problema in quella strana cittadina: il troppo silenzio. 

Sam e Dean decisero così di entrare nella grotta. Faceva caldo lì dentro, le pareti erano viscide e l'odore di cadaveri putrefatti era nauseante. Dean pensò ad alta voce: - Ma che razza di posto di merda è mai questo?.

Attraversarono tutta la grotta e alla fine si ritrovarono di fronte un uomo magrolino, alto circa un metro e settanta e sulla cinquantina.

Dean un po' sorpreso esclamò - E' questa la famosa 'darkgirl' che taglia la testa alle persone? Non mi sembra così tanto 'girl'. Non è nemmeno tanto sexy come speravo. 

 

La divinità infastidita da quelle parole mostrò la sua vera natura. Un essere mostruoso metà uomo e metà serpente. 

 

- Lo preferivo prima. - A Dean ovviamente non mancava mai il senso dell'umorismo in quelle situazioni, anche se alla vista dell'essere un brivido attraversò il suo corpo.

 

Sam si avvicinò all'essere cercando di colpirlo al petto, ma il mostro con la sua enorme coda lo scacciò via brutalmente. 

 

Dean si avvicino in fretta a Sam, accertandosi che stesse bene. Era furioso. Chiunque facesse del male a suo fratello, era un uomo morto. In questo caso 'uomo' non era magari la parola adatta. Prese il pugnale. Aveva solo un pensiero nella testa: ucciderlo. 

Dean fu colpito numerose volte dalla coda tagliente dell'essere, anche se la maggior parte delle volte riuscì a schivarlo. Alla fine però pugnalò prima la coda, cercando di rallentarlo e con un'insolita velocità riuscì a pugnalare due volte il petto della maligna divinità. Tutto era finito. 

 

Aspettò che Sam si riprendesse, lo aiutò ad alzarsi e salirono sull'Impala. Dean guardò Sam e gli disse: - Finché ci sarò, ti proteggerò sempre. E' questo il mio compito. Proteggere il mio fratellino. Ti voglio bene Sammy. - Sam sorrise, gli toccò la spalla e accese lo stereo. Dean era con lui, era la sua famiglia e gli voleva bene. Era felice.