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Autore: CartaMyLife    03/08/2013    0 recensioni
La storia parla di Lola un 12 appena diplomata che ama danzare.. Lola viene da una famiglia molto ricca.. Suo padre è sempre in viaggio per motivi di lavoro, ma a farla compagnia c'è la sua sorellina Madison di 2 anni e sua madre Arianna. La mamma di Lola è abbastanza dura, c'è non dura, ma vuole far crescere Lola come è cresciuta lei, ben educata, con delle buone maniere.. In poche parole vuole fargli fare la vita da ricca, fargli frequentare persone della sua altezza economica.. Lola però è il contrario di quello che vuole la madre, per questo litigano sempre e Lola decide anche di allontanarsi da lei. Si mise in cerca di lavoro, ci mise un bel po di tempo ma poi lo trovò, la madre li venne a sapere e la fece smettere di lavorare.. Lola raccontò al padre il suo sogno,danzare, e il padre la scrisse nella scuola più famosa di Roma.. Lola però non voleva andare in una scuola così lussuosa, quindi cambiò scuola senza dire niente ai genitori..
DA QUI INIZIO' TUTTO..
VI LASCIO ALLA STORIA, BACI.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 1.
ra una sera normale, Madison,Lola e sua mandre stavano a tavola
a mangiare.
'Lola stai da 30 minuti a mangiare e ancora non devi dire una parola'
Lola continua a mangiare come se nessuno avrebbe detto niente.
'Insomma Lola' Grida sua madre.
'Mamma non ti sopporto più.. Sto mangiando non vedi!?'
'Ah.. e spiegami un po, così si mangia il pollo con le mani?'
'Mamma, non posso mica mangiarlo con i piedi!'
'Non capisci niente, non capisci che hai una fortuna che raramente 
si puo avere'
'Mamma, non la penso come te'.
Si alza e va nella sua cameretta.
La mamma sospira.
Apre la porta della sua cameretta, alza lo coperta dal letto e si mette 
nel letto.
 
 
 
Le 3.30 di notte si sveglia, si alza dal letto, cammina piano piano per
non farsi sentire, se la sentirebbe la mamma gli toglierebbe anche 
quest'oretta di pace che c'è, và fuori al suo enorme terrazzo, si siede
sul dondolo e si guarda intorno..
'Mi fa schifo, mi fa schifo tutto questo'.
E chiude gli occhi.
Lola ama quest'ora di notte, tutte le notti puntuale si sveglia e fa quello
che ha fatto oggi, le piace perchè almeno per qualche ora può essere
se stessa, non deve subirsi le urla della madre, i pianti della sorella... 
ama osservare il cielo, le dà tranquillità, ama vedere le stelle,
contarle, ama la natura, ama sentire i cani che abbaiano gli uccelli
che cinguettano, ama tutto questo perchè è abituata a stare chiusa
in quella casa, che ovunque ti giri vedi cose di valore, quella casa
dove non puoi neanche muoverti perchè ogni cosa ha un valore 
incredibile, quella casa dove non puoi fare neanche 3 passi di danza
perchè se cade anche un piccolo portachiavi, una cosa insignificante
è finita.
 
 
7.30
Lola si sveglia, piano piano ritorna nella sua cameretta, prende un
pantaloncino viola e una maglia larghissima bianca con dei teschi 
viola, l'accappatoio e và a lavarsi.
Prima di lavarsi và a controllare se sua madre e sua sorella dormono.
Le vede dormire, sospira.
'Ah.. che sollievo'
Va in bagno si spoglia e si butta nella doccia.. si fa una doccia e uno
shampoo veloce, esce dalla doccia si asciuga il corpo, si veste,
si asciuga i capelli..
'Oddio che merda di capelli'.
si mette un po di eyeliner, mascara e un rossetto rosa pelle, si guarda
per qualche istante allo specchio, aggiusta un po i suoi capelli biondi,
poi va nella sua cameretta si prepara una borsetta con delle sue cose
dentro ed esce.
 
 
 
Si fece sera, tutta la giornata cercò di trovare qualche lavoro che
la tenesse inpegnata tutta la giornata così da tornare a casa solo 
per dormire e liberarsi, ma non riuscì a trovare nulla.. poi andò in un
posto di Roma al quale non conosceva neanche il nome ma gli era
caro.. La portava sempre suo nonno quando era piccola..
'Con la crisi che c'è figuriamoci se una sfigata come me trova lavoro'.
Dopo un pò il suono del suo cellulare interuppe quel silenzio, guarda
il nome sul cellulare era sua madre, sospira e poi accetta la chiamata.
'Lolaa, dove ti sei cacc....'
Non la fa neanche finire di parlare che le stacca il cellulare in faccia.
'Oddio' dice mettendosi una mano nei capelli.
Si fece 00.10 e Lola non aveva nessuna intenzione di andare a casa.
Così si stese su dei scogli, si mise un lenzuolo e si addormento' con
il rumore delle onde nelle sue orecchie.
END.


Non è perfetto, ma è quello che sono riuscita a fare, è la prima storia che pubblico, si è messa l'emozione, un pò perchè sono incapace, e non sono riuscita a fare di meglio. :
BACI. :)
  
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