Un cumulo di fogli sparsi sul pavimento lucido del corridoio e una ragazza china su di essi, intenta a raccoglierli in preda all’imbarazzo.
Doveva essere sicuramente del primo anno, pensai. Solitamente quando si è più piccoli in una scuola così grande ci si sente sempre osservati e l’ansia gioca brutta scherzi, era capitato pure a me.
Solo che quella ragazza si era girata di scatto e mi era finita addosso! Quella era distrazione ed essere con la testa tra le nuvole, altro che ansia.
Mi inginocchiai, aiutandola a raccogliere gli appunti di biologia e di chimica. Avrebbe fatto molta fatica dopo a rimetterli in ordine, ripeto, se fosse stata più attenta non sarebbe successo.

«Scusami, mi dispiace tantissimo!»

Continuava a scusarsi. Era il minimo, secondo me!

«Non importa. Basta stare attent-»

Finalmente alzai lo sguardo verso la ragazza, vedendole il volto, nascosto un po’ dai capelli biondi.
Aveva due grandi occhi azzurri, simili a quelli di un cerbiatto tanto erano espressivi. Ero stato catturato da quelle due palle azzurre, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo viso magnetico a dir poco.

«Sì, sono un po’ distratta.. Lo ammetto!»

Solo quando lei mi sorrise, distendendo le labbra rosee,  e rise, sussultai come se mi fossi appena svegliato e cercai di sorriderle di rimando.
Mi schiarii la gola, passandole i fogli e mi alzai, sistemando la borsa a tracolla sulla mia spalla. Non l’avevo mai vista, le mie ipotesi erano fondate. Si trattava di una ragazza del primo anno.
“E anche carina”.
Una vocina dentro la mia testa. Cancellai immediatamente quella frase dalla mia mente, come se fosse stata scritta su una lavagna.

«Ti ringrazio, davvero! E mi dispiace di esserti finita addosso, sono un po’ nervosa..
Trovarmi in una nuova scuola, a metà anno, mi fa sentire come un pesce fuor d’acqua, anche se qui sono quasi tutti gentili..
Sapresti dirmi dov’è l’aula di chimica?»

Aveva una parlantina molto facile, notai. Ma una voce graziosa e allegra, forse troppo allegra.
Fermi tutti, aveva detto “aula di chimica”? In quell’aula ci stavo andando io! Dovevo dare delle lezioni extra ad una ragazza appena arrivata e che doveva frequentare il mio stesso anno, nonché stessa classe.

«Ahh, sì, certo. Solo che l’aula in quest’ora è occupata.
Devo dare delle lezioni ad una ragazza. Forse ti sei confusa con gli orari.»

«Mh.. non credo.. Ah! Aspetta, tu devi essere Loki!
Piacere, Thora! Sono la ragazza a cui devi fare lezioni extra di chimica, fisica e biologia!»

Sgranai appena gli occhi, colto di sorpresa dalla rivelazione. Per un momento mi balenò l’immagine di lei dentro l’aula di chimica. Avevo detto che era distratta.. non volli pensare a quali pasticci mi poteva combinare con le provette e i vari composti chimici..
Ecco spiegato il motivo per cui non l’avevo mai vista prima..
La preside era venuta da me, una settimana fa, e mi aveva chiesto se potevo aiutare una nuova alunna a mettersi in pari con le lezioni di biologia, chimica e fisica. Mi era stato solo detto che era nuova, che le avrebbero dati gli appunti necessari per seguire le lezioni e che il suo primo giorno l’avrebbe passato con me, a recuperare quelle tre materie in cui io eccellevo.

«A-Ah.. piacere..»

Le strinsi la mano, notando quanto fosse fredda e quanto fosse sudata la mia. Forse l’imbarazzo del momento stava prendendo il sopravvento. Sperai solamente di non avere il viso rosso.

«Ahah, che carino! Hai le guance rosse, sembrano due pomodori!»

..Le mie speranze si erano frantumate.
Ripresi la mai espressione dura e severa, distogliendo lo sguardo da quella ragazza molto più bassa di me.

«Eh-Ehm, bene. Vogliamo andare o vuoi fare la lezione sul corridoio?»

«Oh, certo che no! Sarebbe alquanto scomodo, non trovi?»

Sospirai, scuotendo la testa. Mi era capitata una ragazza dalla battuta divertente, se così possiamo chiamarla.
Mi si mise di fianco, sorridendomi tutta contenta. Scommetto che se fosse stata un cagnolino avrebbe scodinzolato. Quel sorriso però.. appena lo guardai mi sentii nuovamente andare a fuoco e di scatto alzai gli occhi verdi, guardano come il corridoio si svuotava.
La campanella era suonata, le lezioni cominciavano.





Ciao a tutti~
Stavolta i soggetti delle mie fan fiction sono cambiati –finalmente dirette voi-
Prima di tutto voglio dire che il nome al femminile di Thor mi fa molto strano—Thora. La fan fiction mi è venuta fuori guardando il disegno che mi ha fatto una mia amica –che ringrazio <3 – dove ci sono Loki e Thora, o FemThor, come preferite, vestiti in abiti scolari.
E lì mi è venuta l’idea. :3
Teoricamente farò un seguito, quando voglia e tempo saranno dalla mia parte-- Continuate a seguirmi, ciau! <3