Ètoiles
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Neville era sdraiato su di un asciugamano, ancora bagnato dopo la pioggia.
La sua consorte, quasi assopita per l'ora tarda, gli era accanto. 
Il lunghi capelli biondi di lei erano diventati fonte di gioco per lui, che li intrecciava e li rigirava, senza che ella protestasse.
"Amore, guarda il cielo" indicò una stella, la più piccola, ma anche una delle più luminose. Spiccava su quel firmamento scuro, quasi nero.
“Non è bellissima?” pronunciò poi.
Luna non rispose. Guardò la volta celeste e il marito in tempi diversi, prima l’uno e poi l’altro.
“Ti amo” disse poi, baciando Neville.
 

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