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Autore: Hollie Roberts    04/08/2013    5 recensioni
Helen è una sedicenne come tutte, una teenager con sogni e speranze, con l'incoscienza di quell'età ma soprattutto con tanta voglia di vivere. Ma il suo destino è segnato: s'innamorerà di un ragazzo, un semplice ragazzo ma con un segreto da cui dipende la sua vita. Presto Helen lo scoprirà e quando succederà, tutto sarà nelle sue mani!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                  - Bugie -

                                     

Vidi Jason avviciniarsi a me correndo e una sola cosa mi venne in mente: scappare il più veloce possibile!
Mi staccai dal muro e caddi a terra alzando un po' di polvere.
Mi avvicinai alla mia borsa e misi tutto dentro, dopodichè iniziai a correre con tutte le mie forze.



Sentivo lo scricchiolio che provocava la strada colma di piccole pietre. Dietro di me non c'era nessuno, per fortuna.
Correvo sempre più veloce e l'aria mi graffiava la faccia.
I colori delle case si mescolavano diventando un tutt'uno.
Stavo correndo da più di dieci minuti e necessitavo di una pausa.
Finamente vidi la mia salvezza: lo Smash Up, ovvero, il pub dove lavorava Lizzy.
Spinsi con tutte le mie forze la porta che fece suonare il campanello su di essa.
Appena misi piede in quel posto, l'aria fresca, che fuoriusciva da quel salvavita chiamato climatizzatore, mi avvolse facendomi provare una sensazione di sollievo.
Il mio petto si alzava e abbassava rapidamente a causa del fiatone.
Chiusi con delicatezza la porta alle mie spalle e mi avvicinai al bancone.
Si sentivano le voci delle persone confondersi con il tintinnio dei patti.
Alzai la sbarra di legno che serviva per non far intrufolare i clienti ed entrai in cucina.

- Lisa, Lisa, Lisa -, la chiamai in continuazione avvicinandomi a lei, che intanto, stava impiattando le verdure.

Lei girò il capo lentamente per osservare chi l'aveva appena chiamata... come se non conoscesse la mia voce!

- Che ci fai qui? -, domandò aggrottado le sopracciglia, - Non dovevi fare una ricerca sulle piante? -.

Per l'agitazione presi una patatina fritta dal contenitore di alluminio e iniziai a mordicchiarla.

- Mi sono messa completamente nei guai -, dissi scandendo ogni parola.
- Non è una novità -, scosse il capo con disinvoltura.
- Ma questa volta è diverso, sono davvero nei guai, nei guai seri! -, dissi quasi gridando.

Lei smise di impiattare, si asciugò le mani sul grembiule prima di appoggiarle sui fianchi e spostò tutto il peso su una gamba.

- In verità non ti ho mai vista così agitata... che hai combinato questa volta? -, disse inclinando la testa.
- Mi trovavo nel deserto quando ad un certo punto sento delle voci provenire da lontano. All'inizio non ci faccio tanto caso, perchè di solito arrivano molti turisti, ma poi il suolo inizia a tremare e vado a controllare. E indovina chi ho trovato? -, le domandai con le braccia incrociate al petto.
- Chi? -, piegò un sopracciglio.
- Jason e Daniel -, dissi quasi in un sussurro.
- Ma chi Allon ed Elton? -, domandò confusa.

Annuii prendendo un'altra patatina.

- E che ci facevano lì? -, domandò meravigliata.
- Questo non lo so. Ma parlavano di qualcosa. Daniel diceva che voleva andarsene e Jason invece contraddiceva e poi ha accennato che potrebbero scoprire chi sono davvero... -.
- Chi potrebbero scoprire? -, mi interruppe lei, attenta ad ogni parola che dicevo.
- Non lo so -, scossi la testa per negare.
- Due Hamburger con salsa tabasco al tavolo 5 -, gridò una ragazza.
- Subito! -, rispose Lizzy mettendosi all'opera, - E di che altro parlavano? -.
- Jason diceva che dovevano stare uniti, trovare una persona che ora mi sfugge il nome e poi un'altra cosa che mi ha interessato molto -.
- E cioè? -, domandò lei sempre più curiosa.
- Scoprire da dove sono venuti -, dissi sussurrando, dopodichè presi un'altra patatina.
- E vabbè forse sono stati adottati e vogliono scoprire dove sono nati -, pensò lei.
- E infatti lo sono -, le risposi.
- Allora ecco la soluzione -, disse mettendo la salsa sull'hamburger.

Forse Lisa aveva ragione. Forse ero io che facevo solo illusioni... avrò visto troppi film sovrannaturali!
Spostai lo sguardo su Lizzy, intenta a spalmare quella roba rossa disgustosa il cui odore mi stava facendo andare in tilt.

- Chi riuscirebbe a mangiare il tabasco con questo caldo? -.
- Ah non lo so, qualcuno che ha il palato forte -, rispose lei.
- A me ci vorrebbero brocche intere di acqua e comunque non riuscirei a reggere il piccante -, dissi disgustata al solo pensiero e presi un'altra patatina, avevo perso il conto di quante ne avevo mangiate.
- Basta così però -, disse togliendo il contenitore con le carote dalla mia vista, - Puoi farmi un favore? -, mi domandò lei.
- Certo -.
- Visto che ho centinaia di cose da fare, potresti portarlo un attimo tu al tavolo 5? -, mi domandò porgendomi i piatti.
- Ok. Vado e torno -, dissi uscendo dalla cucina.

Chiusi la porta alle mie spalle e iniziai a cercare il tavolo 5.

- 1, 2, 3, 4, 5 -, dissi contando i tavoli.

Appena notai che le persone che stavano sedute al tavolo erano Jason e Daniel, corsi nella prima stanza che vidi per nascondermi, sperando che non mi avevano vista.
Non appena scoprii che quella stanza era lo spogliatoio, mi venne un'idea!
Posai i due piatti e la borsa che avevo ancora a tracolla sulla panchina e misi l'uniforme. Dopodichè ripresi i piatti e uscii sottoforma di cameriera.

- Ecco a voi -, dissi posando con delicatezza i piatti davanti a loro due e fingendo la parte dell'indifferente.
- Helen? Sei tu? -, mi domandò Daniel, - Che ci fai qui? -.

Cavolo! Ma non potevano mangiare tranquillamente senza troppe spiegazioni?

- Ci lavoro! -, mentii.
- Proprio te stavamo cercando -, disse Jason.

Dannazione, mi hanno scoperto!

- Devo darti una cosa -, disse girandosi per poi estrarre una piccolo quadernino blu.

Ma non era una semplice quadernino, quello era il mio diario!
Improvvisamente sentivo il cuore accellerare i battiti, come se stesse per uscire dal petto.
Nonostante l'aria fresca, iniziai a sentire caldo e le mie mani sudavano.
La mia più grande paura era quella di credere che Jason aveva letto il mio diario.

- Credo che questo sia tuo... -, disse porgendomelo.

E se aveva scoperto che c'ero io nel deserto? E se aveva pensato che ero io ad averli spiati? Di sicuro me l'avrebbero fatta pagare!

- Grazie -, accennai un sorriso, - Ma non è mio... -, mentii di nuovo, ma subito mi pentii di averlo fatto.

Daniel e Jason si guardarono confusi per un attimo per poi ridarmi la loro attenzione.

- Ah, e di chi è? -, domandò Jason.

Aveva l'espressione di chi vorebbe prendere una persona e tagliarla a pezzi per poi sotterrare i resti in un fossato... ma non credo che Jason lo farebbe.
Guardai attorno per trovare una soluzione quando vidi Lizzy uscire dalla cucina.

- Della mia amica... -, mentii.

- Chi? Lei? -, domandò Daniel puntando Lisa.

Jason di sicuro non avrebbe ucciso una persona, ma Daniel forse si!

- Ehm.. si? Cioè, si! -, mentii di nuovo, ora avevo messo anche lei nei guai.

Daniel si alzò per instinto ma Jason lo fermò.

- Vado a parlarle io -, disse Jason per poi alzarsi e avvicinarsi a Lisa.

I sensi di colpa iniziavano a prendere il possesso di me stessa. Dovevo fare qualcosa e dovevo farlo alla svelta.

*POV Lisa*

Erano passati molti minuti da quando ho chiesto ad Helen di portare l'hamburger ai clienti, forse se n'era andata, ma mi avrebbe avvisato, o forse si sarà messa parlare con qualcuno, com'è il suo solito fare, ma meglio che vada a controllare!
Appena uscii dalla cucina, la vidi parlare con due ragazzi ed era vestita con l'uniforme del pub... Ma che ci faceva vestita così?
Improvvisamente uno di loro si alza e viene verso di me e quest'ultimo era Jason Allon... forse l'hamburger non gli sarà piaciuto?

- Ciao, credo che questo sia tuo. L'abbiamo trovato nel deserto... -, disse con un espressione abbastanza seria.

Abbassai lo sguardo sull'oggetto e lo riconobbi subito: quello era il diario di Hel, mi stupisce che l'abbia perso!

- Ma questo è... -, stavo per dire il nome di Helen quando la vidi fare dei strani gesti e sussurrarmi qualcosa, di sicuro mi avrà inserito in questa storia!

- … Si, grazie -, forzai un sorriso finto, ma lui mi guardò in modo strano, avrà sicuramente capito tutto.

Rientrai in cucina più nervosa che mai, ora Helen mi doveva dare delle spiegazioni.
Parli del diavolo e spuntano le corna!
La vidi entrare in cucina. Aveva la faccia rossa come la salsa che avevo spalmato prima sugli hamburger ed era rigida come una statua.

- Ok, ora ti spiego tutto... -, disse iniziando a raccontarmi l'accaduto.



- Avevo ragione allora! -, gridai soddisfatta, - Lo sapevo che ti piaceva Allon, l'avevo sempre saputo! -, dissi con l'eccitazione nelle parole.
- Ma che stai dicendo, non è assolutamente vero! E poi non gridare il suo nome che ci sentono! -, disse sussurrando, - E comunque... mi perdoni? -, fece gli occhi grandi.
- Piantala di fare quella faccia che non resisto. Comuqnque si, perchè si fa tutto per il proprio AMORE -, dissi scandendo la parola, - Non è vero? -.

Lei scosse la testa con un sorriso beffardo in volto.

- Devo andare che si è fatto tardi, ciao -, mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e prendendosi il diario dalle mie mani.

*POV Helen*

Ero passata dal fioraio per comprare una piantina di cactus, ma quelle dannate spine mi stavano riempendo le braccia di graffi.
Ero stanca morta e non vedevo l'ora di stendermi sul letto e non pensare a niente, anche perchè oggi ho pensato a molte cose!

- Eccomi -, dissi appena misi piede in casa.

Quell'odore squisito di pollo cotto al forno mi accolse con il miglior bentornato che si possa ricevere.

- Il telefonino sempre irreperibile, eh? -, disse la voce di mio padre dall'altra parte della casa.
- In realtà l'ho dimenticato qui -, risposi con il tono più calmo possibile.

Mio padre è sempre stata una persona ossessiva. Gli ho sempre ripetuto che mi sarei trovata nelle vicinanze ma per lui questa parola significa l'Africa!
Per fortuna non rispose e si limitò a impiattare le cosce di pollo.

- Com'è andata la ricerca? -, mi domandò lui sedendosi a tavola.

La verità? Bhè, ho scritto due righi perchè ho trovato cose migliori da fare, come origliare due ragazzi nel bel mezzo del deserto che discutevano tra loro, senza farmi scappare una bella corsa a perdifiato tra le calde strade di Phoenix fino a far finta di lavorare allo Smash Up e il tutto per cosa? Per non farmi scoprire!

- Bene... -, dissi con la testa tra le nuvole.
- Dopo voglio vederla! -, disse serio.

Improvvisamente mi salì il cuore alla gola. Quello che era successo prima non era niente in confronto a mio padre, se l'avrebbe scoperto, come minimo mi avrebbe messo in punizione per un mese, poi mi avrebbe sequestrato qualsiasi cosa e il tutto per cosa? Solo perchè per un giorno insignificante non ho fatto un compito. Certo, è ovvio, io sono la ragazza che ha tutti 10 ed è inconcepibile che io non esegua un lavoro scolastico.
Certe volte penso di scappare e andarmene, forse da mia madre a Roswell, almeno lei è più comprensiva.

- Ok... -, risposi indifferente.

Lui mi guardò meravigliato, poi ritornò a pregare.

- Sono stanchissima -, sbadigliai, - Senti, posso fartela vedere domani... ti prego -, dissi iniziando a lamentarmi.

Lui mi guardò per un attimo, pensando se doveva accettare o non, ma alla fine acconsentì.

- Ah, e ricorda che domani hai la gara d'equitazione! -, mi ricordò lui.



14 Settembre
Caro diario,
oggi è stata una delle giornate più instense, anche perchè continuavi a scivolarmi di mano e , per fortuna, nessuno ti ha letto perche se qualcuno leggesse tutto quello che ho scritto qui dentro sarebbe la fine per me, soprattutto se lo facesse Jason... non potrai crederci ma continuo a pensare a lui, è stupido lo so, lui neanche mi conosce! Ci siamo visti di sfuggita e quella volta che chiacchieriamo lo facciamo per quel misero minuto.
Non ho ancora abbandonato il mio sospetto su di lui, ma forse dovrò farlo. D'altronde, qui tutti hanno un segreto, no?
Ora devo andare, sennò dovrò subirmi l'interrogatorio di mio padre e non sono in vena di farlo.
Domani c'è la gara d'equitazione e cercherò di mettere tutta me stessa!
Notte, Hel
 

SPAZIO SCRITTRICE

Eccomi quiii!!! Sono FINALMENTE riuscita a completare questo dannato capitolo (prima il caldo asfissiante, poi il pc e CHE CAVOLO!) L'ho fatto un PO' lunghetto perchè doveva comprendere tutto. Ok, ammetto che è venuto una totale SCHIFEZZA ma vi annuncio che dal capitolo seguente inizierà la storia VERA e proprio nel capitolo seguente ci sarà un avvenimento (ma non vi anticipo niente xD)
Ed ora parliamo del capitolo.
Jason ha scoperto che qualcuno stava origliando ed Helen è scappata, rifugiandosi nel locale dove lavora Lisa. E da lì iniziano le bugie!! Hel scopre che Jason e l'amico Daniel sono anche loro nel locale e lei si finge una cameriera. Inoltre dice a Jason che il diario non era suo ma dell'amica e Lisa si innervosisce. Ma tutto finisce nel migliore dei modi, le due amiche fanno pace ed Helen torna a casa stanchissima. Ma ci si mette anche il padre a tartassarla ma per fortuna Hel se la squaglia >.< Come avete letto, il finale si conclude con una pagina di diario che ha scritto Hel appunto della giornata. Ma come andrà la gara d'equitazione?
Lo scoprirete soltanto leggendo!!!
P.S. Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito il 1° capitolo e scusatemi ancora per aver cancellato la storia!
Baci baci <3

- Hollie

  
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