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Autore: Alekxsandros    04/08/2013    0 recensioni
Se il male esce per l'ultima volta, distruggilo per l'ultima volta.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Signor Garden distolse lo sguardo dal vuoto e guardò il povero cocchiere sudato dalla fretta e dalla paura passata. Con una voce profonda e penetrante esalò le prime parole da ore racchiuse in corpo:
“Ric, non credo di potercela fare. Per me è troppo”.
“Signore se ora non lo faremo continuerà all’infinito della nostra concezione. Dobbiamo fermarlo subito e la pace e la luce ritorneranno su questo lembo di terra”.
“E’ complicato. Siamo numericamente inferiori di numero e non possiamo competere con la sua forza e, soprattutto, con la sua cattiveria. Il libro di famiglia descrive molto bene questa straziante situazione, e per risolvere l’enigma dobbiamo procurarci almeno un’altra persona che tenga ferma la gemma innanzi alla creatura”.
“Mio Signore dove possiamo trovare una persona in questi paraggi, che voglia venire con noi e rischiare la propria vita per una causa non sua?”, disse Ric con tono preoccupante e senza speranza.
“Caro Ric stamane è venuto il vicino, il giovanotto Riclera, e ha affermato di voler partecipare alla campagna imminente, e sta aspettando la spiegazione di tutto… ah, ecco il nostro ospite”.
Ric si girò improvvisamente e vide l’uomo davanti ai suoi occhi che scrutava nella stanza un possibile appiglio di conversazione. Riclera si mosse e diede la mano a Ric, che ricambiò velocemente. Si sedette in una sedia e silenzioso aspettò il da farsi.
Allora il Signor Garden si sedette e con voce flebile ma acuta domandò a Ric se poteva raccontare egli la storia. Così facendo, il cocchiere incominciò la vicenda antica e remota nel tempo:
“Molti anni fa in questo luogo il proprietario delle terre che calpestiamo, trovò in un angolo di questa villa una pergamena rovinata e strappata, tutta impolverata con scritto un testo in caratteri ben visibili. Presa dal pavimento la pulì e lesse con attenzione. Era firmata alla fine con una sigla ‘Tyu’. Finito di leggere la frase, una strana aura si rovesciò nella stanza e un vento gelido spalancò improvvisamente, con grande impeto fortuito, le finestre raggelando l’umore felice del Signor Berkley, il proprietario di cui parlavo. Nei giorni seguenti, quando il Signor Berkley, passeggiava nel bosco, l’atmosfera cambiò e gli alberi fremevano; si sentivano strani rumori nel profondo del fogliame, gli animali non si vedevano più”, trasse un profondo respiro e ricominciò. “Allora Berkley volle vedere cosa succedeva nel cuore del bosco e si diresse a passo lento e incerto verso la meta. Da quel giorno i familiari non lo videro più. E l’accaduto divenne leggenda, la leggenda divenne mito; nei giorni a venire una strana creatura si aggirò tra gli alberi, alcuni abitanti la intravidero di sfuggita, in lontananza; ma il brutto di tutto questo è che nel giorno del mezzo dell’anno, una persona scompariva e nessuno capiva il motivo; solamente dopo s'intuì chi era e decisero di rimediare a questo problema”, ora Ric si riposò un momento e riprese quasi subito. “Gli abitanti del luogo decisero di vedere di che si trattava e distruggerla, s'immerse come Berkley nell’oscurità perenne delle chiome degli alberi e ben pochi tornarono indietro e non vi fecero mai più ritorno. Così nel corso di questi anni molti uomini tentarono di ucciderla e bruciarla, ma senza vittoria”.
Cominciava ad ansimare e a irrequietirsi e il Signor Garden lo notò e interloquì continuando con la storia: “Poco tempo fa trovai vicino al posto del ritrovamento della lettera uno strano oggetto, una gemma, incisa con le iniziali ‘Tyu’ e così pensai fosse del passato padrone, ma poi notai che la villa era chiamata Tyu e collegai il tutto; non Berkley, ma il personaggio che firmava con la sigla Tyu era l’autore di tutto questo, e probabilmente in passato poteva far apparire o rinchiudere questa macabra creatura. In quel momento di acuta ragione pensai che se potesse fare ciò, doveva servirsi di un oggetto; un oggetto per domarla e renderla inerme”.
“Capisco la storia che raccontate” interruppe Riclera, “ma non capisco il perché di un tale misfatto”.
“La creatura è stata creata da Tyu, il vecchio proprietario di questa villa”, continuò il Signor Garden, “egli ha mischiato alchimia e biologia dando forma a un essere mostruoso e ignoro il motivo di questa creazione; ma dicevo, io cercai dappertutto e riuscì a scovare questa gemma che tiene in mano Ric, incisa con la parola in minuscolo tyu, e serve per incatenare la terribile creatura”. Il signor Garden tossì e si guardò intorno, e poi riprese il discorso: “In un armadio c’era uno strano fascicoletto adornato da una copertina consunta e obliata dalle menti passate; in quelle pagine c’era la chiave per rinchiudere la creatura per sempre; l’oggetto di cui avevamo bisogno era proprio la gemma, e il rituale da compiere era da farsi in tre. Bisogna mettersi in triangolo con la gemma sotto la creatura e pronunciare le parole stesse della sua evocazione”.
 
Il signor Garden terminò il racconto e si alzò dalla poltrona. Riclera era calmo e ragionava sulla storia appena sentita. All’improvviso si sentì bussare alla porta rumorosamente e Ric guardò esterrefatto negli occhi il suo padrone e Riclera. Il signor Garden si mosse e si diresse verso l’entrata della villa con passo lento e silenzioso, passando tra quadri polverosi e senza oramai tonalità di colore, per udire e vedere che cosa poteva mai essere o volere. 
  
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