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Autore: xalison    04/08/2013    2 recensioni
OS ispirata (del tutto) all’episodio della (magnifica) serie tv ‘Supernatural’ , episodio: 2x16.
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Stefan e Damon.Due reporter,affascinati dal soprannaturale, in seguito a scrupolose ricerche sulla Highway 41 decidono di intraprendere quella strada e verificare se le voci sulla "strada maledetta" sono vere.Elena si trova lì a causa del fratello, scappato per l’ennesima volta di casa, quando improvvisamente appare sulla strada un uomo dal capello blu, questo costringere Elena a sterzare improvvisamente e ritrovarsi nel bosco,ferita e senza suo fratello.I tre lotteranno contro il tempo per distruggere questo misterioso uomo, trovare Jeremy e saldare una questione in sospeso.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alaric Saltzman, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Stefan Salvatore
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un conto in sospeso.

23 ottobre 02:30, Highway 41, Nevada

“Jeremy,la mamma ti ucciderà.”
Lo aveva fatto di nuovo.Jeremy,da un po’ di tempo a questa parte,aveva preso la cattiva abitudine di uscire di nascosto, violare il coprifuoco ed ubriacarsi, ed io come succedeva almeno una volta a settimana,sbucavo alle sue feste -in pigiama- rovinandogli il divertimento.
“Non scocciare.” Rispose seccato. 
Il tragitto era lungo,stavolta si era allontanato di molto.Non parlavamo,sapevo che i nostri genitori lo avrebbero punito ed io non volevo influire ancora di più: da quando Anna era morta si comportava così.Volevo aiutarlo, ma non sapevo come fare.
“Alza il volume della radio,adoro questa canzone!” esclamò Jer,dal sedile posteriore.
“Allora,quando vuoi,sai rivolgerti a me in un modo gentile!” ribattei.
“Andiamo Elena,non essere brontolona,alza il volume della radio!”  
“Tu chiedimi scusa e io lo farò.”
“Non è nel mio codice genetico scusarsi.Elena la canzone sta finendo e potrebbe anche finire il mondo io non mi scuserò con te.” Disse sorridendo,per poi gettarsi sul pulsante della radio.
“Jer,torna dietro andiamo.”
“Aspetta ci sono quasi!” 
Non potevo guidare di notte,con un fratello-scimmia sul sedile sulla Highway 41.Tolsi una mano dal volante per allontanarlo, ma non ne voleva sapere, voleva ascoltare quella maledetta canzone.
“Jer, torna dietro.Sei proprio uno stupido.” dissi cercando di spingerlo sul sedile posteriore.
E poi accadde tutto in un secondo.
“Elena,attenta!C’è un uomo sulla strada!” urlò.
Riportai immediatamente entrambi le mani sul volante, istintivamente sterzai, la via era secondaria  non c’erano molti lampioni, la macchina roteò e uscì dalla strada.L’ultimo ricordo che avevo era un ramo di un olivo che spacca il vetro della macchina, un rumore così stordante che credevo fosse esplosa una bomba, l’ultimo pensiero fu quell’uomo sulla strada.Sbucato dal nulla su una strada buia,con un cappello blu e un impermeabile verde.No, non potevo chiudere gli occhi, non potevo permettere a quel dolore lancinante alla testa di prendere il sopravvento, non potevo cedere al buio anche se l’odore di benzina era così forte.Dovevo farlo per Jer.
“Jeremy!Jeremy!” urlai,per quanto le mie povere forze mi permettevano.Tossì e dalla mia bocca fuoriuscì del sangue,no, non era un buon segno.Ma non mi importava di me.
“Jer,ti prego!” ripetei.
Mi scostai i lunghi capelli castani dal viso, incrostati col sangue, cercai di voltarmi ma non ci riuscii, così aprii quello che rimase dello sportello e uscii fuori.Immediatamente persi l’equilibrio, mi appoggiai allo stesso albero che aveva distrutto la mia macchina, respirai profondamente e fissai la macchina:Jeremy era scomparso.
“Jeremy!” urlai più forte che potevo. “Jeremy!” ripetevo.
Mi allontani dal luogo dell’incidente e lo cercai per quel bosco, vidi la strada e sperai che fosse scivolato giù dall’auto,ma non c’era.Dov’era Jeremy?   
Il buio che mi circondava fu rotto da una piccola casa in legno, piuttosto malandata, ma illuminata.Dovevo cercare aiuto.Salii le tre scale che conducevano alla porta e il legno non faceva altro che scricchiolare.Bussai.
“C’è qualcuno?Vi prego ho bisogno d’aiuto.”
Nessuna risposta, ma la porta era aperta.Non volevo entrare, ero impaurita, poi pensai a Jeremy di nuovo e mi feci coraggio.L’interno della casa era ancora più sporco dell’esterno.C’erano ragnatele e non c’erano molti mobili, solo un tavolo sporco di…sangue? Sperai in cuor mio che fosse di animale.Alzai gli occhi e trovai innumerevoli coltelli appesi, poi lo vidi, l’uomo col cappello blu.
“E’ lei.” dissi “Mi dispiace averla investita,sta bene?Si  è fatto del male?”
Si voltò lentamente e finalmente lo vidi, era anziano, con una lunga barba, gli occhi pieni di odio e il viso macchiato di rughe e tristezza poi abbassi lo sguardo e notai una ferita sullo stomaco che non faceva altro che sanguinare.
“Oh mio Dio.” Esclamai.
Ma l’uomo sorrise,delle vene nere ricoprirono il suo corpo e prese il coltello.Scappai, senza una meta, poco dopo mi ritrovai sulla strada.
Mi accasciai in lacrime,il dolore che provavo alla testa era nulla a quello che sentivo nel petto.All’improvviso una luce accecante illuminò la strada ‘ ci siamo,sto andando in paradiso..ma non posso devo cercare mio fratello’ pensai, ma  la luce divenne due fari di una macchina.Un grande fuoristrada nero, mi alzai e urlai aiuto. 
“Vi prego,aiutatemi.”
La macchina si fermò a pochi metri di distanza da me, si aprirono due sportelli e due uomini, scesero correndo verso di me.
“Certo,certo…si calmi.Che è successo?” Rispose il biondo preoccupato. 
“Ero con mio fratello, un uomo è apparso sulla strada così ho sterzato e siamo andati a sbattere contro un albero, quando mi sono voltata lui era sparito e poi ho incontrato quell’uomo che..”
“Che sembrava si fosse appena pugnalato allo stomaco?” finì la mia frase l’altro.
Erano degli uomini piuttosto insoliti.In quel momento mi sembravano supereroi in blu jeans.Uno aveva capelli neri ed occhi così azzurri che brillavano in tutta quell’oscurita, l’altro più basso aveva gli occhi verdi e ascoltava la storia attentamente, potevo giurare che ad ogni mia parola si scambiavano delle occhiate d’intesa.
“Come fa lei a saperlo?” chiesi.
“Ho provato ad indovinare.Stefan,dobbiamo portarla alla centrale qui non è al sicuro.Come si chiama?” 
“Elena.Elena Gilbert.Al sicuro da cosa?” Era come se avessi fatto quella domanda al vento visto che mi ignorarono del tutto.
“Si,ha ragione Damon,dobbiamo portarla in città.”
“No,voi non capite non posso andarmene senza mio fratello.Vi prego accompagnatemi dov’era la macchina,magari è tornato.”
“D’accordo,andiamo.” disse il ragazzo di nome Damon? o almeno così avevo sentito.Salii nella loro macchina e per un breve momento mi sentii più sicura.
“Era scappato di casa.” dissi “stavamo facendo una stupidissima discussione a causa della radio.”
“Si,ne so qualcosa.” rispose Stefan sorridendo.
“L’ultima cosa che  ho fatto  è stato dargli stupido,e se fosse l’ultima cosa che gli ho detto?” 
“Elena,scopriremo cosa è successo a suo fratello.Glielo prometto.” decretò Damon.
Calò il silenzio,ero così scossa che non riuscivo neanche a pensare,fissavo semplicemente la strada.Quando la radio del fuoristrada si accese e risuonò la canzone che voleva ascoltare Jeremy.Il mio cuore perse dieci battiti.
“Hai…?” chiese Damon.
“No.” Rispose l’altro fermo.
“Temevo lo avresti detto.”
“Questa canzone” dissi “la stavamo ascoltando quando siamo andati a sbattere.”
Stefan fece per dire qualcosa ma all’improvviso ci furono delle interferenze con l’auto e la canzone smise di suonare,al suo posto c’era una voce che ripeteva ‘Lei è mia.’
“Che accidenti è?” 
Il mio corpo era sovrastato da brividi, iniziarono a tremarmi le gambe e il cuore batteva all’impazzata.Non ebbi il tempo per andare nel panico perché l’uomo dal cappello blu era di nuovo sulla strada.
“Tenetevi forte.” Urlò Damon.
Trapasso,letteralmente,l’uomo.Ma non ero più così sicura che fosse un uomo,era scomparso come polvere in una tempesta.
“Che succede?Chi siete voi?” esclamai impaurita.
“Non si preoccupi Elena.Andrà tutto bene.”
In quel momento il motore fece degli strani rumori e Damon accosto la macchina per poi rivolgersi verso di me.
“Non ti lascerà andare via.”
Scendemmo dalla macchina,Damon e Stefan aprirono il cofano dove vi erano numerose armi,il moro prese una pistola. Non potevo fidarmi di loro, per quanto ne sapevo erano più matti dell’uomo dal cappello blu.
“Va bene” dissi iniziando a fare dei passi all’indietro “ vi ringrazio ma preferisco continuare da sola. “
“No,no..Elena non è come crede.Non è stata una coincidenza se l’abbiamo trovata.” Replicò Stefan.
“Come?”
“Non andavamo ad un party quando l’abbiamo incontrata “ esordì Damon “eravamo qui perché siamo reporter e questa strada è maledetta,qui c’è un fantasma, quello che ha visto dissolversi.”
“Voi siete pazzi!” esclamai.
Fantasmi?Questa serata  si metteva di male in peggio.Ora ci mancavano solo gli acchiappa fantasmi, io dovevo trovare Jeremy.
“Davvero?Lei lo ha visto. Pensiamo si chiami Alaric Saltzman.Era un contadino del luogo che è morto quindici anni fa proprio su questa strada.Una volta all’anno nell’anniversario della sua morte,torna e uccide e siamo qui per cercare di cercarlo.”
“Smettetela!Non è possibile!Me la caverò da sola!”
“Non arriverà lontano” urlò Damon “ noi vogliamo proteggerla dal fantasma, lui vuole lei.Elena stiamo dicendo la verità.Ogni anno Alaric trova qualcuno da punire per quello che gli è successo,stanotte è lei.”
“Io?Io non ho fatto niente.”
“Non importa,alcuni spiriti vedono solo ciò che vogliono.”
“Voi dite che questo Alaric ha preso mio fratello?”
Il loro silenzio valse più di mille parole,non potevo aver perso mio fratello, dovevo trovarlo.Stavo per piangere di nuovo, ero disperata quando Damon parlò di nuovo.
“La aiuteremo, stia tranquilla.Ma ora lei deve aiutare noi.Deve portarci alla sua casa.”
Il cammino fu silenzioso, i due si guardavano intorno alla ricerca del fantasma? ancora non riuscivo a crederci, mentre io volevo trovare solo quella piccola peste di Jeremy.In men che non si dica arrivammo.
“Ecco,qui l’ho visto.”
Quel posto era diventanto – se possibile- ancora più inquietante di prima.Mi dava ribrezzo.Era sporco e misterioso e il pensiero di Alaric non aiutava a  tranquillizzarmi, come se non bastasse mi trovavo lì con due perfetti sconosciuti.
Damon fissò i coltelli per poi esclamare: “Ah,sembra un tipo molto tenero.”
“Nessuna lapide fuori.Eppure la moglie ha reclamato il suo corpo,quindi deve essere qui da qualche parte e a proposito da quel giorno nessuno ha più visto la moglie.” disse il biondo “Elena stiamo cercando la sua tomba perché l’unico modo per liberarsi di lui è cospargere il corpo di sale e bruciarlo.E’ l’unico modo per salvare suo fratello e lei.”
“Oh, certo,naturalmente.” Ribattei ironica.  
“Si tutto molto affascinante, ma abbiamo tempo fino al sorgere del sole per trovarlo o dovremmo aspettare un altro anno per trovarlo,quindi muoviamoci.” Esclamò Damon.
-Elena…Elena-
“Jeremy!” esclamai.
La sua voce, era vivo finalmente.Proveniva dal piano di sopra salii le scale di corsa,la sua voce era sempre più chiara,aprii le porte e davanti  a me si parò l’uomo dal cappello blu. Urlai terrorizzata,cercai di liberarmi dalla sua stretta, ma era così forte.Quando una voce alle mie spalle urlò “Buonasera” e con un colpo di pistola Alaric scomparve di nuovo.
“Che cosa ha fatto quel bastardo a mio fratello?” urlai.
“Si calmi,Lo ritroveremo.Questa pistola ha sparato sale grosso, questo basta a tenerlo lontano.Il sale è simbolo di purezza,respinge le cose innaturali.” Spiegò Damon.
“Stefan controlla di sotto,io vado con Elena nella stanza e controlla se c’è qualcosa che ci dice dove è stato sepolto.”
“D’accordo.” 
Entrammo nella stanza,sui muri c’era carta da parati celeste piuttosto rovinata, non potevano mancare polvere e ragnatele inoltre c'erano numerose scartoffie sul pavimento.
“Fantastico!” esclamò Damon fissando le carte a terra.
Trovai più lontano un album delle fotografie e una foto che rappresentava Alaric e sua moglie,felici davanti alla loro casa, che era meravigliosa quasi irriconoscibile.Tra una foto e l’altra c’erano delle lettere d’amore, buttai gli occhi su qualche verso ed erano meravigliosi.
“Dia un’occhiata.” Dissi a Damon. 
Continuavo a leggere le lettere d’amore, erano scritte così bene ed erano talmente profonde.
“Non capisco come un uomo così sensibile possa trasformarsi in quel mostro.”
“Ecco, gli spiriti sono feriti e disorientati, provano un tale dolore che attaccano senza pensarci.E restano qui perché c’è una parte di loro che li trattiene come…delle questioni in sospeso.Ad esempio,vendetta,amore o odio.Ci si aggrappano e non riescono più a lasciarli andare, entrano in un circolo vizioso e sono condannati a rivivere sempre la stessa tragedia.”
“Lei prova pena per loro?” chiesi.
“Loro non era cattivi,erano buoni ma è successo qualcosa che non hanno potuto controllare.Ma non mi piacciono e non hanno nessuna giustificazione.”
Stefan entrò avvisandoci che di sotto non c’era nulla,così si mise a cercare insieme a noi nella stanza.Quando trovo qualcosa.
“Guardate un po’ qui!”
Indicava una piccola porta nel muro, come quella per i cani, gli diede qualche calcio e l’aprii. Accese la pila e si infilò in quel piccolo spazio.Una volta entrati si rivelò essere una grande stanza, che…puzzava.Dio,se c’era puzza!Ma cos’ era?
Sobbalzai alla vista del corpo senza vita,della moglie di Alaric.
“Ora sappiamo perché nessuno l’ha più vista.”
Non poteva vivere senza di lui: si era impiccata.
Stefan si avvicinò al corpo e  convinse Damon –al quando disgustato- a bruciare anche il corpo della moglie per farla riposare in pace.Uscimmo fuori dalla casa e i due iniziarono  a scavare, per poi ricoprire il corpo di sale e bruciarlo.
“E ora che cosa le accadrà?” chiesi.
“La risposta va bene oltre il nostro stipendio!Non tornano più è questo l’importante.Una volta distaccati dalla cosa che li trattiene se vanno e basta, spero in un posto migliore.Abbiamo tutti paura dell’ignoto.”
“L’unica cosa di cui ho paura è perdere Jeremy.Devo assolutamente rivederlo.Devo farlo.”
Rientrammo in casa,in cerca di informazioni.I due si fermarono davanti alla finestra, io mi appoggiai più lontana.
“…atteniamoci al piano,portiamola via e poi glielo diciamo.”
Era da un po’ che li sentivo confabulare, ma ora li avevo sentiti chiaramente.
“Mi dite cosa?Cosa mi state nascondendo?Sapete dov’è Jeremy?Ditemelo vi prego.”
Quando la canzone ricominciò a suonare.La paura prese il sopravvento su tutto.
“Ho visto una radio in cucina,sta arrivando.” 
Presi di nuovo l’album di fotografie in mano e giravo le pagine velocemente, non sapevo che fare dovevo trovare qualcosa.Quando la vidi, una foto davanti alla casa con la data – 8 ottobre 1998-. Due settimane prima dell’incidente, ma ora dove la coppia scatto la foto al loro posto c’era un albero.
La mostrai a Stefan, che spiegò un’antica usanza di campagna: piantare un albero come lapide.
Calò il silenzio,sapevamo che fare ma non c’era tempo,quando la finestra alle mie spalle si ruppe,il fantasma mi prese, Damon cercò di tirarmi ma fu tutto inutile.Il fantasma mi trascinò nei boschi. 
Mi portò in un vecchio capanno,e mi legò ad un logorato palo di legno.
“Dov’è?Dov’è mio fratello?”
“Io non mi preoccuperei più per lui.Dovresti preoccuparti per te stessa.” rispose con una voce profonda e roca.  
“Ma io non ti ho fatto niente” urlai in preda alla disperazione “ ti prego lasciami andare.”
“Lasciarti andare?Non te ne andrai mai più, mia moglie è morta l’unica cosa che mi è rimasta è ferire te.” disse per poi prendere un coltello alle sue spalle.All’improvviso ci fu un colpo di pistola e il fantasma scomparve di nuovo.
“Oh Dio, ti ringrazio.”
“No,chiamai Damon.”
In una notte capii che il suo maggiore talento non era essere un reporter, ma fare battute – che non fanno ridere- nei momenti meno opportuni.
Non feci in tempo a terminare il mio sospiro di sollievo, che il fantasma riapparse alle mie spalle.
“Fa presto Stefan!Brucia quest’idiota!” urlò Damon. 
Alaric prese un altro coltello e si avvicinò lentamente a Damon.Lo prese per il collo del giubino di pelle che indossava, e cerco di puntargli il coltello al cuore, il moro cercava di allontanarlo spingendo il polso, ma era così forte.Io lo sapevo.Il coltello si avvicinava sempre di più al suo petto, io cercavo di liberarmi ma le corde erano troppo strette.Quando si alzò e urlò in modo straziante, capii che Stefan aveva fatto in tempo, stava bruciando le sue ossa.Eravamo salvi.L’uomo dal cappello bruciò davanti ai miei occhi.
 
Ritornammo alla loro macchina,senza proferire parola.
“Coraggio” disse Damon “ la portiamo via da qui.”
“Io non vado da nessuna parte finché non mi dite che è successo a mio fratello.Per tutto questo tempo l’ho cercato e voi sapevate che…Alaric l’ha ucciso non è vero?Lui..è morto.”
“No,Elena.Tuo fratello è vivo.”
“Come?Ne è sicuro?”
“Ne sono sicuro,la portiamo da lui.”
La notte degli orrori si era conclusa, mio fratello era vivo, non riuscivo a crederci.Durante il tragitto in macchina,non facevo altro che sorridere.Arrivammo in un piccolo quartiere e Damon fermò la macchina davanti ad una casa azzurra,ben curata,con tanto di giardino.
“E’ in quella casa.” 
“Non capisco.”
“Capirà.” Rispose Damon.
Cosa era successo?Magari aveva trovato aiuto e delle persone lo stavano ospitando. E perché non prendere anche me?Era tutto così insensato.Scendemmo dalla macchina,attraversammo la strada quando vidi dalla finestra chi c’era in quella casa mi bloccai.Non capivo.
Jeremy,c’era.Ma era un uomo.Aveva almeno quindici anni in più, e c’erano dei bambini con lui ed era accanto ad una ragazza con i capelli rossi, mentre preparava il caffè, e sorrideva era così felice.
“No..non può essere.”
Stavo sognando era tutto un sogno,non era reale.Né l’incidente, né i fantasmi, né questa famiglia.
“Che succede?Chi sono quelle persone?” chiesi.
“E’ la famiglia di Jeremy.Mi dispiace,Elena.Quindici anni fa, lei e suo fratello avete investito Alaric con la macchina,Jeremy è sopravvissuto.”
“Che sta dicendo?”
“Che ci sono due fantasmi sulla Highway 41.Salzman e lei.Una volta all’anno lei riappare su quella strada.”
“Non è possibile,ero solo andata a prendere mio fratello ad una festa.Oggi è il 23 ottobre 1998.”
“Elena,siamo nel 2013.Siamo venuti sulla strada perché ogni anno il 23 ottobre avviene un incidente,ne sono avvenuti quindici dal 1998,cinque dei quali mortali,i testimoni dicevano sempre le stesse cose : una ragazza appariva in mezzo alla strada inseguita da un uomo ricoperto di sangue sulla strada.Volevamo bruciare anche lei, come Alaric, ma suo fratello ci ha detto che è stata cremata.Così abbiamo capito che qualcosa la tratteneva qui.Quando hai chiesto aiuto abbiamo capito che non sapevi di essere morta.”
Alcuni spiriti rimangono in un circolo vizioso, rivivendo sempre la stessa tragedia.
Capii che Damon stava parlando di me, non dell’uomo.
“E Alaric?” chiesi.
“Ogni anno,tortura qualcuno per la sua morte e quel qualcuno è lei.Per questo lui non voleva che lei lasciasse quella strada.”
“Ma io non ricordo niente.”
“Perché non vuole vedere la verità.”
“Io l’ho ucciso e ho ucciso anche me.Perché non me lo avete detto subito?Perché avete aspettato?”
“Non ci avrebbe mai creduto.”
“E poi vi servivo per fare da esca.”
“Elena,adesso che ha visto suo fratello può smetterla di ripetere sempre lo stesso giorno.Lui è vivo e sta bene.”
“No, io devo dirglielo.Dirgli che lo voglio bene, anche se nel bel mezzo della notte dovevo correre da lui,anche se era una spina nel fianco…devo dirgli che non era uno stupido.Che mi dispiace.”
“Questo già lo sa.Se entra ora gli metterà paura per tutta la vita.Jeremy le ha già detto addio,ora tocca a lei.Ecco il suo  conto in sospeso.”
“Cosa devo fare?”
“Distaccarsi da Jeremy.Da tutto.Andrà in un altro posto.Il suo posto non è qui, ha già sofferto abbastanza, è il momento di andare.Elena,infondo non eri tanto male per essere un fantasma.” concluse Damon.
Mi asciugai le lacrime che rigavano il mio viso, non sapevo perché  ma mi allontanai da i due giornalisti e mi avvicinai ad un qualcosa di imprecisato, lasciai la terra con il ricordo di mio fratello, finalmente felice.

FINE

Angolo Autrice.
Salve a tutti! 
Non chiedetemi il perché di questo crossover ma semplicemente amo questa puntata di Supernatural.Trovo che la storia sia così tragica ed emozionante, spero vi sia piaciuta quanto piace a me.Ovviamente l’episodio è migliore della mia breve OS con molti più particolari, ma comunque spero vi sia piaciuto.
Aspetto le vostre recensioni, a presto. :)
  
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