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Autore: MadHat    04/08/2013    0 recensioni
"Io credo piuttosto che in ogni vero amore ci sia una tale misura di aggressione latente nascosta nel legame, che quando questo legame si spezza avviene quell'orribile fenomeno che chiamiamo odio. Nessun amore senza aggressione, ma anche nessun odio senza amore!"
Un viaggio inaspettato in un luogo lontano.
Un incontro senza precedenti.
Un amore inaspettato.
Due mondi separati.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Non posso vivere senza la mia vita,

non posso vivere senza la mia anima.

(cit. Cime Tempestose)








 

All’età di sei anni sognavo che un principe bello e simpatico mi portasse via sul suo cavallo bianco.

All’età di quindici anni sognavo che un ragazzo bello e ricco mi portasse via sulla sua Ferrari.

All’età di ventidue anni ero già più realista ma rimanevo comunque una grande sognatrice: il mio sogno nel cassetto era di incontrare non il vero amore ma un amore passionale, che mi travolgesse, che mi facesse perdere la testa battere il cuore forte come se fossi appena nata. L’amore dei pazzi, ma dentro di me avevo la sensazione di chiedere troppo e Tom ne era la conferma.

E ora, tutti i miei sogni sembravano avverarsi ma al contempo nessuno di questi si era avverato: avevo conosciuto un principe e mi ero innamorata di lui, ma lui non era proprio il principe che mi aspettavo di incontrare. Bello come un angelo, affascinante come il diavolo, lui mi aveva cambiata e ora ne sentivo le conseguenze.

Nella via deserta, con la fioca luce della luna piena a illuminare la notte, ero sicura di essere al sicuro e non avevo paura. Sentivo il suo sguardo addolorato dalle mie parole addosso, attento a ogni mia mossa e questo mi tranquillizzava. Nella mia mente c’erano due pensieri che si contraddicevano e questo mi confondeva e mi rendeva debole, stupida e maledettamente insicura: da una parte volevo rimanere sola per riflettere, ma dall’altra parte avevo paura che lui mi lasciasse sola. Come fa una persona a volere così tante cose senza volerle realmente?

Mi girai e alzai lo sguardo: il palazzo che si ergeva alle mie spalle sembrava disegnato a pennellate da un pittore malinconico. Sullo sfondo c’era il cielo, in bilico tra le molteplici tonalità dell’azzurro e del rosso, e la fortezza ombrata si trovava tra la morente luna e il nascente sole. Questo era il luogo del mio dolore ma anche della mia felicità.

Per la prima volta nella mia breve e monotona vita, avevo sentito il cuore battere come se fosse stato la prima volta.

Per la prima volta avevo pianto l’anima per il dolore.

Per la prima volta avevo urlato di gioia e di piacere.

E per la prima volta avevo capito cosa significasse vivere.

Vivere, amare, piangere, soffrire, ridere, baciare… dietro a queste semplici azioni, mi ero sentita realizzata.

- Torniamo a casa. - disse una voce troppo famigliare alle mie spalle. Dal suo tono riuscivo a capire quanto la mia domanda di ieri sera l’avesse ferito.

Cercai di trattenere le lacrime e scossi impercettibilmente il capo. - Non voglio.

Lui si avvicinò di un passo, ma si fermò quando m’irrigidii: non volevo che mi toccasse, non volevo sentire il calore del suo corpo, non volevo sentire il suo fiato caldo e rassicurante sul collo. Ero troppo scossa per poterlo sopportare. Avevo realizzato da poco di… non poter vivere senza di lui, e questo mi faceva soffrire. Perché l’amore fa male, l’amore è una malattia da evitare quanto la peste. L’amore… era l’amore. E io lo odiavo, soprattutto per il dolore che portava.

- Ti amo. - sussurrò debolmente e sobbalzai a quelle parole. Sapevo che mi amava, ma quelle parole erano la mia condanna a morte.

Noi due appartenevamo letteralmente a due mondi diversi.









Note:
Ciao a tutti! Siamo MadHat, tre pazzoidi che non hanno niente da fare e quindi si cimentano nella scrittura. 
Questa è la nostra seconda storia e lo stile che useremo sarà diversa da quello usato nella prima storia... o meglio, il progetto è questo, poi si vedrà... probabilmente avremo una ricaduta nello stule che ci è più familiare, non siamo molto pratiche con questo xD
per i curiosi, questa è la nostra altra storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1849506&i=1
Buona lettura :)

  
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