Il silenzio delle querce.
Il silenzio del mondo.
Il silenzio della vita.
Il mio silenzio.
 
Il silenzio delle querce
che conducono un’esistenza secolare,
che vedono passare sotto i propri rami gli anni, la gente.
Anno dopo anno.
Esse saggiamente rimangono in silenzio,
senza divertire gli esseri umani
con le storie della vita di chi passò
sotto quegli stessi rami.
 
Il silenzio del mondo,
che se ne sta taciturno
e non osa parlare nemmeno
davanti alle più terribili disgrazie.
Il silenzio di una sfera che non fa che ruotare,
noncurante dei malesseri dei propri abitanti,
noncurante delle loro gioie e dei loro dolori.
Un pianeta che cela una grande sofferenza.
Perché non c’è maggior sofferenza del silenzio stesso.
 
Il silenzio della vita.
Della vita dei codardi, della vita dei vili.
Della vita della gente che non sa mettersi in gioco.
L’espressione atona dei loro volti, la delusione nei loro sguardi,
il silenzio... della loro mente.
 

Il mio silenzio.