...qualcosa la rendeva nervosa. Provai a chiederle cosa la turbasse, ma non mi rispondeva. Ogni giorno provavo a strappargli una risposta o anche solo un sorriso, ma l’unica cosa che vedevo era una lacrima scendere sul suo volto e il suo sguardo cupo, privo di vita. Finalmente riuscii a farla parlare: “ho paura” disse “ lui è vivo, mi osserva, si muove, vuole me solo per se”