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Autore: hirondelle_    05/08/2013    1 recensioni
Era una promessa cattiva, la sua. Perché gli Stregoni morivano: più tardi degli umani, ma morivano. Bastava un semplice attacco di cuore, e James sapeva che presto sarebbe arrivato. Sperava solo che per quel giorno Marcus fosse lontano, lontano da lui. Lo conosceva troppo bene, sapeva che non avrebbe mai sopportato un dolore simile.
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tell me a story'
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Heart Attack


L'odore ferroso e dolciastro del mare  impregnava le narici, il suo colore dava alla testa, il moto delle onde inzuppava i suoi vestiti. Allungò il braccio verso  un cielo di fuoco, disegnando i contorni rossastri delle nuvole di cartapesta. Una brezza leggera gli carezzava il viso, le dita sottili del vento si insinuavano tra i suoi capelli ramati scompigliandoli leggermente, la sabbia incandescente pizzicava la sua pelle lattea e s'insinuava nelle maniche del suo cappotto, strisciando lungo le sue vesti.
Il fuoco bruciava, inceneriva, dilaniava e accarezzava, come una bestia feroce e mansueta allo stesso tempo, come una donna malata di sesso, come un suono stridulo e piacevole. Voltò lentamente il capo, il verde dei suoi occhi osservò muto le sue ali ardenti, erose dalle lingue danzanti. Sapeva che con un solo gesto avrebbe potuto spegnerle, far finire quell'atroce dolore, eppure non voleva. Voleva farsi dilaniare ancora, dolcemente, da quelle labbra voraci e carnose; voleva sentire il suo respiro sul collo, l'ansimare lento e lacerante tipico delle creature demoniache. Voleva sentire la sua voce calda e densa come il miele sussurrargli all'orecchio flebili suppliche.
Amami.
Inespressivo, fissò l'essere che lo teneva saldamente per la vita, girato su un fianco e sporco di sangue e sabbia. Guardò le sue iridi scure come a voler squarciare il loro colore rosso, così bello e delicato eppure temibile come la morte stessa; poi avvicinò le loro labbra lentamente, socchiudendo piano gli occhi smeraldini.
Il cielo si tinse di sfumature più scure, sempre più violacee: scendeva la notte, lì. Chissà invece che ore erano, là fuori, dove avevano lasciato i loro corpi esamini.
- James? - sussurrò il demone soffiando sulle sue labbra. Il suo nome. Lo aveva dimenticato, a forza di stare lì tra le sue braccia. - Sì? - mormorò, prima di baciarlo nuovamente.
- Mi amerai per sempre, vero?
- Per sempre.
Era una promessa cattiva, la sua. Perché gli Stregoni morivano: più tardi degli umani, ma morivano. Bastava un semplice attacco di cuore, e James sapeva che presto sarebbe arrivato. Sperava solo che per quel giorno Marcus fosse lontano, lontano da lui. Lo conosceva troppo bene, sapeva che non avrebbe mai sopportato un dolore simile.
Quando sentì la sua mano ambrata scivolare lungo il suo collo, seppe che era il momento. Si separò dalla sua ombra, poi iniziò lentamente a far uscire i bottoni dalle asole della sua camicia, scoprendo la pelle nuda e fredda, lì dove il clangore metallico del suo cuore d'inchiostro scandiva i secondi. Scoprì la spalla, socchiuse gli occhi e si abbandonò sulla sabbia, respirando piano.
Non una parola. Marcus lo morse crudelmente, affondando i canini nella pelle nivea, succhiando le preziose gocce di sangue come nettare divino. Ma questi era nero, nero come le ali della Morte, nero come gli incubi più perversi e ostili dell'animo. A Marcus piaceva il sangue degli Stregoni, dopotutto.
Stettero lì, sulla sabbia.
Ad aspettare un attacco di cuore.
   
 
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