Film > Now You See Me / I maghi del crimine
Ricorda la storia  |      
Autore: CathLan    05/08/2013    4 recensioni
JackDaniels per il prompt "Non puoi eccitarti ogni volta che mi vedi."
Le lancette del tuo orologio sono sincronizzate a quelle del suo Rolex, per questo quando lui entra in bagno tu sei già dentro. Scosti la tendina e lo ammiri, trattenendo a stento una risata quando il suo volto si fa paonazzo.
Esci dalla vasca e gli vai di fronte. «Scusa, ma ho bisogno di sapere se Merritt è solo un ciarlatano oppure.. no» mormori, afferrandogli i polsi per scostargli le mani da davanti.
Prima che lui ti colpisca con un pugno dritto sullo zigomo hai già visto tutto ciò che serviva vedere.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tentation.
Fandom: Now you see me
Pairing: Jack/Daniel (JackDaniels)
Prompt: "Non puoi eccitarti ogni volta che mi vedi."
Rating: Arancione
Genere: Introspettivo, sentimentale
Avvertimenti: Slash, lime, nonsense, drabble
Conteggio parole: Indicato sopra ad ogni drabble.
Note: Salve! Ecco a voi una raccolta di drabble a tema JackDaniels (che è cosa buona e giusta). Spero di far sorridere qualcuno e niente, a presto!
Ah, probabilmente ho sforato di una o due parole nel conteggio, but who careees?
Un abbraccio a FINNtastic e buona lettura!
DISCLAIMER: io queste cose me le invento e loro, naturalmente, non sono miei. Questa giungla mi distrugge.


(112)
La realtà è che non sai bene nemmeno tu cosa stia accadendo. Vi siete incontrati solo qualche giorno fa, eppure gli occhi di Daniel ti evitano come se potessi appestarlo col solo sguardo. Non ti conosce, non puoi stargli così antipatico. Non sicuramente più di Merritt, per Dio!
Ti sei chiesto cosa potresti aver sbagliato e non ti è venuto in mente niente. Sei il suo più grande fan, conosci perfino la data del suo compleanno e davvero, non comprendi.
«Vuoi del caffè?» gli chiedi gentilmente, andando verso la cucina.
Lui lancia un’occhiataccia ai tuoi boxer di Wolverine, si alza dal divano e soffiando un “no” flebilissimo se ne va in camera.


(112)
Si è rotto il riscaldamento sul jet privato di Tressler e ci sono all’incirca una trentina di gradi. Ti sei tolto il maglione, eppure anche in canottiera ti sembra di morire.
Daniel, seduto di fronte a te, pare stare anche peggio. Ha le gote rosse e non fa altro che spettinarsi i capelli con le dita. Come sempre non ti guarda, fissa un punto imprecisato aldilà del finestrino.
«Stai bene?»
I suoi occhi grigi ti squadrano, soffermandosi forse un po’ troppo sulle tue braccia nude. Alla fine si abbassano sul cavallo dei suoi pantaloni e in men che non si dica Daniel è in piedi. «Bene, sì» dice, e scompare in bagno.

(112)
«Direi che anche il secondo spettacolo è andato bene» affermi, ingoiando il boccone immenso della bistecca al sangue che Merritt ha cucinato.
Daniel annuisce, ma non alza la testa dal piatto. Non lo fa mai quando a parlare sei tu.
«Il terzo sarà il più difficile» conviene Henley, sorridendo a Danny.
La rabbia ti monta aspra nel petto. Ti eri arreso da tempo al semplice fatto di stargli antipatico, ma dopo il cinque che vi siete battuti stasera non puoi fare a meno che riprendere a navigare nel dubbio e chiederti quale diamine di problema abbia.
«Daniel, dopo posso parlarti?» chiedi, fermo.
I suoi occhi sono liquidi, li chiude e annuisce.   


(112)
«Posso sapere perché?» domandi, chiudendoti la porta di camera alle spalle.
Daniel sbarra gli occhi confuso. «Perché cosa
«Ti sto antipatico» chiarisci, come se fosse ovvio. Ed ovvio, per te, lo è davvero.
«Non capisco di cosa tu stia parlando».
«Tu se puoi nemmeno mi guardi in faccia. Sembra proprio che il mio volto ti disgusti, sai?»
L’illusionista si irrigidisce. «Che stronzate» sputa, passandosi le mani tra i capelli. «Hai diciannove anni, queste cose non puoi capirle».
«Quali cose? Non c’entra niente l’età, lo sai bene. Non sono un bambino ed ho bisogno di sapere cosa devo fare con te, perché non ce la faccio più».
«Nulla, non devi fare proprio nulla».


(114)
“Allora fa’ le cose per bene, dici sempre di trattarti da adulto, ora comportati da tale e attieniti al piano.”
Non credevi che te l’avrebbe rinfacciato di fronte a tutti, non in quel modo. Non di sicuro appena prima che tu rischiassi la vita in uno stupido scambio d’auto.
Bussano alla porta, è Daniel.
«Ho saputo che ti sei fatto male» dice, senza tanti fronzoli. «Ho questa crema, se ti interessa» continua, porgendoti un tubetto di un qualche prodotto che di sicuro non sarai in grado di metterti da solo.
«Mi aiuti?»
Le sue iridi si schiodano dal pavimento e scorrono lungo il tuo corpo. «Ho da fare» mente, prima di correre praticamente via.


(112)
«La vuoi sapere la verità?» domanda Merritt, appoggiandosi al ripiano della cucina.  
Alzi un sopracciglio, finendo il tuo latte caldo. «Ovvio» rispondi, posando sul tavolo la tazza della Marvel.
«Lo fai eccitare» ammicca, indicandosi col mento il pacco coperto dal pigiama a righe. «Figliolo, ha l’alzabandiera ogni volta che ti guarda per più di venti secondi».
Sinceramente, non per fare il modesto, ma caschi dalle nuvole. Questa non te l’aspettavi, ma ora che ci pensi si spiegano molte cose. E tu che credevi che Daniel fosse superdotato.
Non puoi fare a meno che sorridere. «E cosa devo fare?»
Il mentalista ride. «Ti devo insegnare proprio tutto io o ci arrivi da solo?»

(121)
Le strane manie di Daniel lo portano a farsi una doccia alle sei e un quarto di mattina e una, più lunga, alle sette e venti precise di sera.
Le lancette del tuo orologio sono sincronizzate a quelle del suo Rolex, per questo quando lui entra in bagno tu sei già dentro. Scosti la tendina e lo ammiri, trattenendo a stento una risata quando il suo volto si fa paonazzo.
Esci dalla vasca e gli vai di fronte. «Scusa, ma ho bisogno di sapere se Merritt è solo un ciarlatano oppure.. no» mormori, afferrandogli i polsi per scostargli le mani da davanti.
Prima che lui ti colpisca con un pugno dritto sullo zigomo hai già visto tutto ciò che serviva vedere.


(113)
Entri nella sua camera in silenzio.
Sai benissimo che potrebbe dartele di santa ragione così come è già successo soltanto quarantotto ore fa, ma la tentazione è troppa e una volta qualcuno ha detto che il miglior modo per vincere una tentazione è cedervi e tu i consigli utili li ascolti sempre.
Danny quando dorme è tranquillo, non ansioso come te lo saresti immaginato. Lo svegli piano e lui invece di cacciarti ti sfiora con le dita il livido violaceo che hai sulla guancia.
«Sto sognando?» gracchia.
Scrolli il capo. «Fammi spazio».
«Perché?»
«Non puoi eccitarti ogni volta che mi vedi» dici solo, per poi infilarti tra le sue lenzuola.


(86x2)
Da quando l’avete fatto va meglio, più o meno.  
Daniel ti guarda, lo fa continuamente. Si morde le labbra e si tortura le mani. Ha così tanta voglia che te la passa, così adesso siete in due con l’alzabandiera inopportuna ogni tre per due.
Sorridi, sfiorandogli con il naso la tempia. «Pensavo che cedendo alle tentazioni poi fosse possibile liberarsene» soffi, mentre lui ti palpa il sedere da sopra i boxer fradici.
«Stronzate. E’ più probabile invece che cedendo ad una tentazione se ne diventi dipendenti».

«Sono la tua nicotina?» chiedi, sbattendo le ciglia.
Lui ride, scuote la testa e ti schiaccia contro le piastrelle. L’acqua che scroscia vi rende scivolosi i movimenti. «Dovresti passare meno tempo con l’idiota, stai prendendo la sua stessa malattia» borbotta, prima di baciarti e toglierti il respiro.
Dietro la porta si sente un’imprecazione e il colpo di uno scappellotto. E poi: «se non la smetti di origliare ti denuncio».
«Ma se sei stata tu a sistemarmi il bicchiere!».
«Solo perché lo stavi usando al contrario, idiota».
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Now You See Me / I maghi del crimine / Vai alla pagina dell'autore: CathLan