Lascia
che sia la sera a spargersi nei viali
Il
sole
ha lasciato lo spazio alla notte da poco più di
mezz’ora…
Mi sento
vuota. Sola e vuota.
Mentre
mi volto indietro e svuoto la valigia
E’
poco più di mezz’ora che me ne sono
andata…
Il mio misero e piccolo mondo è crollato nel
momento esatto in cui tu mi hai voltato la schiena.
Si è rotto in mille schegge quando mi hai negato la
vista dei tuoi occhi neri.
So che mi ami,ma perché mi hai lasciato andare via?
Rimangono
i capelli, le punte fragili
E gli occhi rossi rossi contro vento
Ora non ho
più niente a parte me stessa.
Sono qui, fuori dal Castello, gli occhi rossi di
pianto mentre gli do un’ultima occhiata, mentre i ricordi
dolci e amari tornano
ad affacciarsi sulla mia debole mente.
Angelo
mio saltiamo
in
fondo al buio andiamo
cadendo
giù per sempre liberi
Ancora non
ho capito perché mi hai lasciato.
Non ti avevo chiesto una gran cosa, dopotutto.
Solo di sentirti dire quello che provi per me.
Ma forse ho sperato troppo. Mi sono illusa di
qualcosa che non è mai esistito.
So che palesare i sentimenti equivale a fare un
salto nel vuoto. Non si sa mai cosa dirà l’altra
persona, se li accetterà o se
li butterà al vento come foglie morte e ne
seguirà il lento distruggersi.
Io mi sono buttata…
Angelo
mio saltiamo
Spaccami
il cuore piano
Portami
ovunque senza andare via
Basterà
Getto ancora
uno sguardo al portone chiuso.
Sto per voltarmi,ma un movimento veloce attira la
mia attenzione ancora su di esso.
Si è aperto.
Asciugandomi velocemente le lacrime cerco di capire
che è la figura di uomo che sta correndo verso di me.
Gli occhi mi staranno sicuramente tradendo…sei tu…
-Severus…- il tuo nome mi esce in un sussurro
mentre faccio cadere le valigie.
Ti vedo mentre ora corri verso i cancelli dove mi
trovo.
Il mantello nero svolazza intorno al tuo corpo
tornito.
Il
mio cuore ha ripreso a battere forsennatamente,
sembra che stia per rompersi nel mio petto.
I cancelli si aprono al tuo arrivo…
Hai il viso arrossato dallo sforzo, il respiro
corto e affannato, e gli occhi rossi…
-Non andare…- parole sussurrate che mi sembrano un
grido per l’intensità con cui le hai dette,
guardandomi negli occhi ed
avvicinandoti lentamente.
-Io…- non so cosa dirti. Mi fa ancora troppo male.
Mi abbracci. Forte.
Hai nascosto il viso nel mio collo, chiudendo gli
occhi.
Abbracciami
niente
ci può sciogliere
Ancora
i tuoi sospiri le notti a ridere
Le tue
braccia sono una dolce prigione…
È come se fosse di nuovo la prima volta.
Ricordo perfettamente la sensazione di quando lo
facesti, subito dopo il ritorno da una missione particolarmente
difficile per
te.
Hai bussato alla porta delle mie stanze a notte
fonda.
Ho aperto la porta e ti ho trovato completamente
bagnato e tremante.
Non hai detto una parola, non hai fatto un gesto.
Ti sei limitato a guardarmi, a fissarmi.
Dietro alla freddezza che stavi sfoggiando
eroicamente ho scorto dolore, rabbia, impotenza, solitudine e mille
altre cose
ancora.
Ti ho fatto entrare.
Il silenzio ci ha circondato. Decisa,ma dolce, ti
ho tolto tutti i vestiti bagnati. Ti sei fatto manovrare come una
bambola di
pezza. Mi ha spaventato quel comportamento.
Ti ho messo nel mio letto e stavo andando a
prendere una coperta per coprirti e cercare di calmare i tuoi tremiti,
ma mi
hai afferrato un polso, bloccandomi al letto.
Mi hai tirato su di te e mi hai stretto come se
niente al mondo avesse potuto separarci.
Siamo rimasti così tutta la notte e parte del
giorno successivo.
Eri esausto, ma non mi hai mai lasciato, come
timoroso di perdere il contatto con la realtà.
E poi lentamente i nostri incontri sono diventati
regolari, aspettati da entrambi con ansia.
Erano incontri pieni di risate e divertimenti, man
mano pieni di sospiri di piacere nello stare vicini…
Lascia
che sia la sera a farci illudere
Prima che passi questa notte invano
Un tremito
nel tuo corpo mi riporta al presente.
La sera è ancora qui, a fare da testimone a questo
dolore, o forse dovrei dire a questo nuovo inizio?
Ancora non so come comportarmi.
Ho troppa paura di soffrire di nuovo…
Le tue braccia si stringono ancora di più sul mio
corpo…
Qualcosa di umido bagna il lato del collo dove
nascondi il tuo viso…
Ti scosto appena.
Stai piangendo.
-Severus…non farlo…- te lo sussurro contro la
fronte mentre vi poso un bacio leggero.
-Ti amo…-
Due parole che mi hanno bloccato il cuore per un
momento.
Angelo
mio saltiamo
In fondo al buio andiamo
Cadendo giù per sempre liberi
Finalmente
ce l’hai fatta.
Ho
aspettato così a lungo che tu dicessi quelle due semplici
parole…
Ora ti
sei buttato anche tu, come ho già fatto io…
Amore
mio ti amo
Spaccami
il cuore piano
Solo
uno sguardo prima di andar via
Basterà
-Anche io ti
amo Severus…-
Ora veramente il mio cuore si sta rompendo.
Batte talmente forte che sono sicura che tu possa
sentirlo.
Rispondo finalmente all’abbraccio e ti stringo
forte, come se potessi essere spazzato via come un sogno.
Sollevi il viso sorridendo appena, e mi guardi
dolcemente.
Lentamente ci avviamo al Castello, mano nella mano
come due teneri ragazzini.
Questo piccolo gesto mi basterà per tutti i giorni
in cui non ci sarai a causa delle tue missioni.
Mi basterà.
Abbracciami
Ci troverà la sera
Ci troverà la sera
Ci troverà insieme
Siamo
qui,nelle tue camere.
Nemmeno
un soffio di vento potrebbe separarci dal nostro abbraccio.
La notte
ormai è fonda e piena di stelle che brillano ammiccanti per
il nostro amore
appena dichiarato.
Ma nulla
mi sorprende.
L’alba
ci troverà così, abbracciati, come anche il
giorno e poi di nuovo la sera.
D’ora in
poi saremo sempre così.
Insieme.