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Autore: Gone with the sin    05/08/2013    4 recensioni
Avrei voluto essere guardata con gli stessi occhi con cui lo guardavo io, che in essi scorgesse la mia anima, e non solo il mio corpo, scrigno morbido e sensuale a cui ambiva.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo bene quella notte. 
L'odore del mare di agosto, la mia vulnerabilità, le sue mani, 
io e lui su quella panchina , in quel piccolo paese sconosciuto, lontani da tutti.
La notte del "poteva essere",
 la notte del cuore graffiato e delle lacrime incerte sospese in gola,
col mondo fuori, 
e noi chiusi dentro.
"Vieni qui"mi sussurrò nel buio della stanza.
Esitai. 
Gli davo le spalle, rannicchiata nel mio letto, facendo finta di dormire e di ignorare l'estrema e folle voglia di averlo.
Ma l'istinto prese il sopravvento , e mi guidò facendomi adagiare accanto a lui.
Sentivo il suo respiro caldo su di me, chiusi gli occhi per assaporare in tutta la sua intensità  quel turbinio di sensazioni ed emozioni nuove, che mi travolgevano.
La sua sola vicinanza mi faceva perdere la ragione, ero scossa da brividi continui,
il mio stomaco faceva le capriole,lasciandomi senza respiro, ed io mi inebriavo del suo odore,
che mi mandava in tilt il cervello. 
La sua testa affondava nel mio collo, aspirando avidamente.
Allungata , girai la testa un soffio prima del suo bacio,
come se il mio sesto senso sapesse.
Ma le sue mani non si fermarono.
Correvano sul mio corpo, sotto il vestito, si fermavano sulla pancia e la stringevano, con forza e passione.
Con la voglia di avermi.
 Le nostre gambe spontaneamente si intrecciarono, diventando una cosa sola.
Avevo paura, ma ero eccitata e felice, mi sentivo su un'altra dimensione,
in cui tutte le emozioni e sensazioni erano amplificate e vissute appieno.
Nel buio scorgevo il suo viso, avrei tanto voluto che il suo desiderio fosse anche altro, avrei voluto essere l'unica per lui, ma ero consapevole che non fosse così, e mi bruciava dentro.
Avrei voluto essere guardata con gli stessi occhi con cui lo guardavo io,
che in essi scorgesse la mia anima, e non solo il mio corpo, scrigno morbido e sensuale a cui ambiva.
Lo desideravo come non avevo mai desiderato nessuno fino a quel momento,
lottavo col mio cuore, facevo a pugni con esso,e in quell'istante ero disposta a dargli quella parte di me intima e inviolata, con tutte le paure, le fragilità, con tutta me stessa. 
 Non ha capito l'enorme importanza del dono che avrei voluto fargli, e mi ha ferita. 
Lacrime di sangue sul mio cuore, e una piccola cicatrice.
   
 
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