Sono una regina, la regina di questo mondo fatto di byte e di note. Sono stimata, amata, corteggiata, copiata, invidiata, maledetta, odiata.
Sono fatta di fantasie suicide e colori sgargianti. Vivo di video allegri e terribili; gioco, scherzo, canto, amo, odio, distruggo, uccido, vengo uccisa.
I miei sudditi sono i miei amici, i miei amori, i miei fratelli, le mie vittime, i miei carnefici.
Sono potente, ma sono infinitamente debole. Basta un tasto per porre fine alla mia esistenza, ma non è sufficiente un virus a cancellarmi per sempre dal mio mondo.
Sono e non sono la regina del nulla, così concreta da diventare leggenda, così vacua da fare male. Mi reggono fili di note e tradimento, impalcature di bugie e vite vissute a metà.
Non sono triste, non sono felice. Sono e non sono.
Gli altri. Sanno o non sanno cosa sono? Perché se lo sanno non lo so e se lo so non lo sanno.
Chi sono? Sono non sono la regina del nulla.