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Autore: LoveShrader    05/08/2013    1 recensioni
I capelli bruni le scendono delicati sulle spalle, le sue guanciotte le fanno risaltare i grandi occhi verdi e le sue labbra carnose si aprono in sorriso sincero quando si accorge che la sto fissando.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono assordante della sveglia mi avvisa che è ora di alzarsi. Apro lentamente gli occhi che hanno bisogno di qualche secondo per mettere a fuoco il soffitto della mia camera. La porta,che avevo socchiuso prima di mettermi a letto, viene aperta lentamente da mio fratello Josh che cerca di fare meno rumore possibile.
 
-Ehi,Bello Addormentato,svegliati o farai tardi- mi dice accennandomi un sorriso.
 
-Ahhh,ancora cinque minuti mamma- gli rispondo mettendomi il cuscino sul viso.
 
Lo sento ridere.La porta si richiude e io mi impongo di alzarmi anche se non vorrei. Scendo le scale che portano alla cucina,deserta. Sul tavolo c'è il solito caffè di mia madre che fa tutte le mattine. Ne sorseggio un pò e come sempre è squisito. Non ho mai capito,in 21 anni,come faccia a fare un caffè così buono.
 
-Nicholas,hai preparato tutto vero?- chiede mia madre che spunta dal nulla.
 
-Si,Ma.- -Non ti preoccupare-
 
In questi giorni è agitatissima,credo sia per la mia partenza per Los Angeles. Ci sono già stato 5 volte in America per girare dei film,ma non per molto tempo,perciò adesso che dovrò mancare 4 mesi mia madre sta dando di matto,oppure sarà una crisi di mezza età. Dovrò girare un film,"Hunger Games",che dicono sarà uno di quei film chè sbancherà il botteghino,per questo devo impagnarmi per fare un buon lavoro e questo mi preoccupa,perchè io non sono molto bravo nell'impegnarmi.
 
-Va bene,adesso vestiti su!- -Mancano solo 4 ore alla partenza- conclude accarezzandomi il viso.
 
Torno in camera e indosso gli abiti che avevo poggiato ieri sera sulla sedia. Maglietta a girocollo grigia,semplice e jeans chiari. Ricontrollo se ho tutto: valigia,zaino,cellulare,occhiali da sole.
L'areoporto sembra quasi deserto in confronto alle altre volte che ho volato. Bene,mi sbrigherò prima. Ho tanta voglia di mordere un bel panino.
 
-Ragazzi,è ora di salutarsi- esclamo io senza farla troppo lunga.
 
Vedo le lacrime che stanno inondando gli occhi azzurri e innocenti di mia madre,ma lei cerca di non farle scivolare sul suo viso. Succede sempre così quando devo mancare da casa per qualche mese. 
 
-Divertiti e lavora bene Nick,mi raccomando- dice Josh mentre mi prende per abbracciarlo.
 
-E tu non fare arrabbiare la mamma- replico io aggiungendoci un sorriso.
 
Josh si stacca da me e subito dopo sento il forte braccio di mio padre che si appoggia intorno al mio collo.
 
-Sono fiero di te,figliolo- mi sussurra -Davvero-
 
Era da tanto che mio padre non me lo diceva e gli faccio capire che apprezzo il gesto abbracciandolo forte a me.
 
-Grazie- -Ti voglio bene-
 
Adesso è il turno di mia madre.Trattiene ancora le lacrime.
 
-Mamma,non piangere-
 
Allargo le braccia in cerca di un abbraccio che arriva. Mi stringe forte e anche io lo faccio. Le sue braccia mingherline vogliono ancora proteggermi dal mondo.
 
-Mamma così mi farai piangere e tu non vuoi che il caro figliolo pianga,non è vero?- cerco di sdrammatizzare.
 
I suoi capelli ricci e neri nascondono il mio viso commosso. Le do un bacio sulla fronte e mi stacco da lei. Reggo il suo sguardo anche se c'è la possibilità che mi metta a piangere da un momento all'altro.
 
-4 mesi passeranno subito- -Adesso devo andare-
 
Mi imbarco.Sono in prima classe.Nell'aereo ci sono hostess che girano dappertutto con vassoi colmi di cibo e bicchieri di champagne che sembra ottimo. Ne prendo un bicchiere e anche un piattino di gamberetti appetitosissimi. Ancora un minuto e sarei morto di fame. 
Cerco il mio posto.Mi siedo lasciando nello scompartimento sopra alla mia testa lo zaino. Alla mia sinistra c'è un posto libero,qualcuno è in ritardo.
Non vedo l'ora di tornare in America,è un posto così bello. E' proprio come nei film: case da sogno con viali e giardini, vicini che ti portano una torta con regalo di benvenuto e tanti,tantissimi ragazzi sullo skate. Facendo film in America ho avuto l'opportunità di farmi conoscere anche oltreoceano. In italia sono, diciamo ,"famoso" perchè ho recitato in molti film italiani e, come dicono loro, fatto ricordare a tutti che l'Italia ha un ruolo importante nel cinema internazionale.
Una ragazza che si siede accanto a me mi fa tornare alla realtà. I capelli bruni le scendono delicati sulle spalle, le sue guanciotte le fanno risaltare i grandi occhi verdeacqua e le sue labbra carnose si aprono in sorriso sincero quando si accorge che la sto fissando.
 
-Ehm...ciao- le sue sopracciglia si inarcano e mi fanno capire che io mi sto mettendo in imbarazzo.
 
-Ma...tu sei Jennifer Lawrence?- l'ho riconosciuta.
 
Bruna è davvero irriconoscibile.
 
-Si,sono io - mi sorride ancora.

Credo che non mi abbia riconosciuto.Anzi,ne sono sicuro.
 
-Sono Nicholas Levy- le dico un pò imbarazzato dal fatto che non sto per lavorare con lei ma non sa nemmeno chi io sia.
 
I suoi occhi pensierosi fissano i miei.
 
-Aspetta...tu sei Nicholas Levy!- aspetta che le dia una risposta.

-Bhè...te l'ho detto io chi sono ma comunque si,sono Nicholas Levy- sfoggio uno dei miei sorrisi migliori.
 
Non riesco a fare a meno di notare che sia davvero una bella ragazza e mi sembra davvero alla mano e molto simpatica.Si rispecchia molto nella Jennifer Lawrence delle interviste.E' la Jennifer Lawrence delle interviste.Di solito tutte le attrici cercano di apparire "migliori" di fronte alle telecamere, ma la Jennifer che ho appena incontrato no.

-Scusami,è che con i capelli biondi non ti avevo riconosciuto- mi riporta alla realtà

 
-Come mai in Italia?- chiedo cambiando discorso.
 
-Oh,sai,lavoro e cose noiose,tu?- 
 
-Bhè...io ci vivo qui- 
 
Le scappa una risata e io la seguo. E' contagiosa.
 
-Giusto,scusa Nicholas- -Sai,è che ho tanta fame e non riesco a ragionare se non metto qualcosa sotto i denti-
 
Al suono di queste parole ripenso ad una sua intervista dove diceva che aveva un ossessione per il cibo e le mie labbra si inarcano senza che me ne renda conto in un sorriso al quale Jennifer non fa molto caso.
 
-Non preoccuparti,comunque puoi chiamarmi Nick- le sorrido di nuovo cercando di farla sentire a suo agio, ma mi rendo conto che lo è già.
 
-Lo farò- afferma convinta.
 
Continuiamo a parlare per ore,fino a quando Jennifer si addormenta. Adesso l'aereo sembra in silenzio,vuoto,perciò mi lascio cadere nel sonno anch'io.
 

 
 
SALVE A TUTTI!!!
Questa è la mia prima FanFiction.
L'ho voltuta scrivere sulla persona
che preferisco di più in tutto il mondo,
Jennifer Lawrence.
Credo che non sia male e
spero che recensiate in molti. SPERO VI PIACCIA!!!
  
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