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Autore: SeleneAngel12    05/08/2013    0 recensioni
Doveva stare più attento a scuola, si disse Louis mentalmente, magari se lo fosse stato, gli avrebbero insegnato a capire che nella vita il tempismo è tutto ed il suo si era probabilmente perso tra una birra di troppo ed una vaschetta di gelato abbandonata sul divano.
Si era detto più e più volte nella sua vita che non avrebbe mai rincorso Harry Styles, che avrebbe imparato a lasciarlo andare come a suo tempo aveva abbandonato la vana speranza di poter rimanere eternamente giovane.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis.

 

 

 

 

 

 

 

Probabilmente se Harry gli fosse stato vicino sarebbe riuscito a sopravvivere a tutto quello che stava vivendo, ma la verità era che Harry Styles non sarebbe più tornato.

Sebbene ci sperasse, ci credesse, con una forza talmente devastante da spaventare persino se stesso, lui non sarebbe riapparso davanti alla sua porta con un mazzo di fiori tra le mani, pronto a farsi perdonare per il tempo sprecato a girare per il mondo piuttosto che stare con lui.

Louis lo sapeva benissimo, eppure qualcosa dentro di lui ancora batteva al solo suono del suo nome, eppure i suoi occhi continuavano a scintillare non appena sentiva profumo di vaniglia nell'aria.

Ci sperava così tanto in un suo ritorno che ogni giorno entrava dentro la panetteria calda del loro paesino aspettandosi di scorgerlo dall'altra parte del bancone, pronto a servirlo con quel sorriso sornione sulle labbra.

Guardava il telefono Louis, ogni giorno,ogni ora, ogni secondo della sua giornata, in attesa di un messaggio o di una chiamata che non sarebbe mai arrivata, ed aveva anche smesso di uscire, di studiare, di vivere, perché lui si era portato via la sua vita e l'universo aveva smesso di girare.

Ma Harry Styles non sarebbe tornato, qualunque cosa lui facesse o sperasse e di questo ne era ben consapevole perché gliel'aveva detto che non l'avrebbe fatto, che per lui quello non era il posto giusto in cui vivere.

Era partito, l'aveva fatto veramente, a differenza di quello che tutti avevano pensato e si era portato con sé tutti i bei momenti passati insieme al suo dolce Lou, lasciandolo solo, con la speranza di rivederlo un giorno.

Louis lo sapeva che non era mai stato portato nel fare la cosa giusta, ne aveva avuto la dimostrazione quando, in un moto d'orgoglio, aveva detto ad Harry Styles che per quanto gli riguardava lui poteva fare quello che voleva della sua vita.

Sapeva di essere masochista, stupido ed anche ingenuo, perché da quando aveva detto ad Harry Styles che non l'avrebbe seguito nella sua folle avventura, il mondo gli era crollato addosso.

Credeva di essere forte, credeva di poter resistere senza Harry, ma forse era solamente cieco, talmente tanto da non vedere la sua vita scorrergli davanti nell'attesa di un qualcosa che non avverrà mai.

Così una domenica mattina, con il pigiama di flanella ancora addosso monta in macchina, accende la radio e piange spingendo l'acceleratore di quell'auto che ha ascoltato tante delle loro liti, forse troppe per essere ricordate.

Louis sapeva che non poteva pretendere nulla da una ragazzo che ormai non faceva più parte della sua vita, ma aveva sempre creduto che bisognasse essere in due per dirsi addio e lui non aveva ancora sentito il suo, nonostante gli insulti urlati in quella corsa contro il tempo che era sempre stata la via di Harry Styles.

Canta a squarciagola quella canzone che lui usava canticchiargli all'orecchio mentre, sdraiati sull'erba fresca del parco, gli raccontava di quanto avrebbe voluto andarsene e capisce che dev'essere stato una pazzo per essersi fatto scappare una persona speciale con lui.

Louis sapeva di essere stato felice solo accanto ad Harry, era solo che non voleva dirlo ad alta voce, perché dirlo ad alta voce avrebbe voluto dire rivelarlo al mondo e a lui piaceva quel piccolo segreto che c'era solo tra loro due, sempre se l'amore possa essere definito un segreto.

Louis aveva sempre odiato questo tipo di etichette, gli piaceva definirsi uno spirito libero e forse non era partito con Harry perché lui era l'unico ad aver realmente capito quanto non lo fosse, lo sapeva benissimo che non sarebbe mai stato libero senza essere legato a quel ragazzo dai capelli ricci, eppure ci aveva provato perché aveva sempre odiato i paradossi.

Louis sapeva che la sua vita non era altro che un gigantesco scontrarsi tra alti e bassi, sbagli e successi, sapeva benissimo quanto fosse ipocrita a non voler ammettere quanto amasse Harry Styles, eppure, neanche ora che si trova davanti alla sua nuova casa, con le lacrime agli occhi, no nemmeno ora lo vuole ammettere.

Louis sapeva di non essere mai stato una persona semplice o facile da capire, ma per Harry Styles lui era una libro aperto tanto che nulla di lui poteva più coglierlo impreparato e questo non era mai riuscito a sopportarlo.

Le gambe tremano davanti a quella porta troppo grande e troppo spaventosa perché sa che da lìpotrebbe uscire con tutto o niente e il fatto di poter perdere tutto, o magari di averlo già fatto senza essersene reso conto, lo rende più vulnerabile di quanto vorrebbe ammettere.

Louis sa benissimo di non avere una bella cera quando dalla porta d'entrata di quella casa che lui mai conoscerà esce un ragazzo bellissimo con una valigia verde al seguito.

Sa perfettamente di essere ridicolo con addosso solo il suo pigiama invernale e le pantofole, ma non potrebbe essere meno incurante di quel dettaglio al momento.

Incapace di muoversi o dare cenni di vita si guarda la punta dei piedi, sperando molto vanamente di poter creare un varco che lo teletrasporti direttamente dentro una fabbrica di gelato in cui affogare la propria delusione.

Louis pensava che Harry Styles non fosse il tipo di ragazzo che dimentica molto facilmente, ma forse tutto quello che credeva di sapere sul ragazzo che amava ora non era altro che un semplice ricordo.

Si ricordava di quando era lui ad uscire di nascosto da casa di Harry per non farsi scoprire dai genitori di lui, prima ancora che fossero pronti ad ammettere la verità davanti al mondo, o meglio, prima che lui lo fosse.

Era profondamente convinto che un giorno sarebbe andato a vivere con Harry Styles, non sapeva se sarebbero durati per sempre, questo no, ma era convinto che per lui potesse arrivare a fare qualsiasi cosa.

Eppure Louis l'aveva sempre saputo di avere la malaugurata dote di rovinare sempre tutto, se n'era reso conto quella volta in cui aveva chiuso la porta in faccia ad un Harry Styles particolarmente sbalordito e confuso dopo la loro prima litigata.

Era piuttosto sicuro di avere avuto tutte le ragioni di arrabbiarsi con Harry quella volta, ma, con il senno di poi, tra tutte quelle ragioni di cui si vantava, non riusciva a ricordarne nemmeno una.

Louis aveva sempre sospettato di essere di troppo in alcune situazioni e quando il ragazzo biondo si avvicina a lui per chiedergli se può aiutarlo in qualche modo, beh in quel momento ne è proprio sicuro.

Aveva sempre odiato l'accendo australiano, lo indispettiva e lo rendeva irascibile per un motivo che la sua mente aveva deciso di celargli fino a quel momento, perché ascoltando la voce del ragazzo davanti a lui ricorda, ricorda fin troppo bene.

Sapeva che Harry Styles aveva amici un po' ovunque nel mondo anche se a dirla tutta lo trovava molto strano, ma tra tutti i suoi amici quello che odiava più tra tutti era Ashton, l'amico australiano tanto decantato per le sue doti da batterista, che chiamava almeno una volta alla settimana per parlare con il suo dolce fidanzato del più e del meno.

Ma Louis non era mai stato geloso di quel ragazzone, forse perché non aveva mai avuto la possibilità di vedere quanto effettivamente fosse attraente di persona, forse perché semplicemente si fidava del suo fidanzato.

Perciò non si stupisce Louis, non si stupisce affatto quando sente la voce del suo ex risuonare melodiosa e cristallina come non mai per richiamare il suo famoso amico Ashton.

Doveva stare più attento a scuola, si disse Louis mentalmente, magari se lo fosse stato, gli avrebbero insegnato a capire che nella vita il tempismo è tutto ed il suo si era probabilmente perso tra una birra di troppo ed una vaschetta di gelato abbandonata sul divano.

Si era detto più e più volte nella sua vita che non avrebbe mai rincorso Harry Styles, che avrebbe imparato a lasciarlo andare come a suo tempo aveva abbandonato la vana speranza di poter rimanere eternamente giovane.

Vorrebbe ridere, vorrebbe farlo veramente, perché ora che ci pensa lui nemmeno voleva essere amico di Harry Styles, era uno di quei tipi che lui odiava con tutto il suo cuore, bello, alto, simpatico, muscoloso, un musicista fantastico, romantico, insomma perfetto, come uno dei protagonisti dei libri di Nicholas Sparks.

Louis aveva sempre odiato i film d'amore, aveva sempre preferito di gran lunga i film d'azione, quelli che ti portano l'adrenalina a mille, e invece la sua vita era diventata la copia esatta di una commedia smielata e del tutto scontata e la cosa peggiore in tutto questo era che a lui cominciava a piacere veramente la sua vita, soprattutto dopo che Harry Styles ed il suo romanticismo l'avevano stravolta.

Louis immaginava che tutto il gelato che stava mangiando prima o poi avrebbe portato delle ripercussioni nella sua quotidianità ed ora era arrivato quel momento.

Aveva ordinato ai suoi muscoli di muoversi il più velocemente possibile per portarlo lontano da quella casa e tanto più da Harry Styles, ma ovviamente sembravano non dargli ascolto, ancorandolo al terreno accanto a quel tale di nome Ashon con un'espressione non troppo sveglia dipinta in viso.

Voleva rivedere Harry, lo voleva dal secondo in cui lui gli aveva voltato le spalle per andare all'aeroporto, ma quando vede la sua figura, perfetta come sempre, spuntare da dietro la porta vorrebbe solo che sprofondare.

Louis si era detto che, se mai avesse risentito la voce di Harry Styles invocare il suo nome, sarebbe stato un invito a buttarsi tra le sue braccia, ma la voce che aveva udito era solamente piena di sorpresa e amarezza forse.

Louis sapeva di avere uno di quei sorrisi che ti catturano e tante volte aveva approfittato di questa sua dote, ma ora che gli sarebbe venuto utile uno di quei sorrisi innocenti e del tutto spontanei, ecco che viene fuori una smorfia tirata e del tutto anti estetica e ciò lo fa uscire totalmente di senno perché l'Harry Styles che si trova difronte sembra esserne affascinato, proprio come lo era un tempo.

Louis sapeva di non essere mai stato un tipo imprevedibile, non era nella sua indole, ma capisce benissimo di essere riuscito a sorprendere il suo ex ragazzo per la prima volta dopo anni e questo lo lascia basito, forse perché spera possa esserci ancora una possibilità.

"Che ci fai qui?"

Louis sapeva di essere stato un pessimo alunno a scuola, non sapeva mai rispondere alle domande che gli venivano poste, mai, inevitabilmente e ciò indispettiva sia sua madre che i suoi professori, ed ora, nel momento più cruciale della sua vita, non si smentiva di certo.

"Il tempismo non è mai stato il tuo forte Lou"

Harry Styles glielo diceva sempre che il suo arrivare sempre in ritardo era una patologia dalla quale si doveva curare, ma non ci aveva mai dato peso, almeno finché quelle parole venivano pronunciate con un sorriso amorevole dal suo dolce fidanzato, eppure ora lo fanno sobbalzare.

"Sapevo che avresti impiegato parecchio tempo prima di mettere da parte l'orgoglio per tornare da me ed io ho aspettato, per mesi, ma un anno di ritardo è troppo anche per uno come te Lou"

A Louis non erano mai piaciuto gli addii, piuttosto preferiva scappare, forse perché questo gli dava la possibilità di sperare in un futuro, insomma a Louis piaceva mantenere tutte le porte aperte, ma questa volta si trovava bloccato dagli occhi verdi del suo ex, quegli stessi occhi che lo avevano cambiato e non poteva far altro che ascoltare le parole che uscivano dalla bocca di Harry sapendo benissimo che questa volta sarebbe tutto finito.

"Ora è veramente troppo tardi Lou, vado in Australia con Ash, seguirò i miei sogni, viaggerò per il mondo. Sei stato la mia prima volta per tutto Boo e tratterò i nostri ricordi come tesori, ma non penso che questo mondo possa riservarci qualcosa, noi che siamo sempre stati due cariche pronte a neutralizzarsi"

Odiava quando Harry Styles cominciava uno dei suoi interminabili discorsi, uno di quelli dalle parole ampollose e senza senso, quando ne incominciava uno i suoi neurotrasmettitori andavano in sciopero per un tempo imprecisabile, ma questa volta la sincerità e l'amarezza nelle parole di Harry lo catturano e per la prima volta si rende conto di come ci si sente a perdere tutto ciò a cui si tiene.

Louis è proprio sicuro di odiare gli australiani quando Ashton prende la mano di Harry con un'espressione sinceramente costernata per comunicargli che dovevano sbrigarsi, altrimenti avrebbero perso l'aereo.

Louis odia più di tutto il modo in cui le labbra di quel batterista da strapazzo si appoggiano delicatamente alla pelle del viso del suo ex, come se non volessero scalfirlo in alcun modo, come se volessero dargli protezione, che poi protezione da chi? Da lui?

Louis aveva sempre odiato il modo in cui le parole di Harry potevano condizionarlo, ipnotizzarlo, fino a fargli compiere azioni che fino ad un momento prima avrebbe giurato di non fare mai, detestava tutto questo in modo incondizionato, per questo motivo rimane interdetto quando afferra un braccio del ragazzo moro fino a spingerlo inerme tra le sue braccia.

Harry Styles non era mai stato il tipo di ragazzo che si mette a piangere, per lo meno non davanti ad altre persone, pensava fosse qualcosa di ridicolo, tipico solo di quelle persone che cercano di essere compatite, ma Louis sente le sue lacrime bagnare il pigiama di flanella all'altezza delle spalle e Louis lo sente il peso di quel ragazzo su di sé e sa anche cosa significa.

"Noi siamo fatti per stare insieme Harry"

Louis si ricorda di aver già urlato quelle parole ad un Harry Styles seduto nel bel mezzo di un prato, forse preso dall'esaltazione che quei giorni passati insieme gli avevano portato, ma ora hanno un peso totalmente diverso, voglio significare non mi lasciare, non farlo veramente perché noi ci amiamo.

"Louis è finita, ho imparato ad amare dinuovo grazie ad Ashton, senza quella paura che possa finire da un secondo all'altro, il nostro non era amore, era una scommessa contro il tempo"

Louis sapeva, anche se non voleva ammetterlo, che la storia con Harry Styles non era destinata ad un lieto fine, l'aveva capito dal primo giorno in cui l'aveva visto, per questo si ostinava a credere di odiarlo con tutto il suo cuore.

Louis sapeva che quegli occhi verdi erano destinati a vedere luoghi di cui i suoi occhi azzurri non avrebbero sopportato la vista, ma finché aveva potuto si era beato dell'illusione che forse ad Harry Styles sarebbe bastato vivere nel loro piccolo mondo.

Ma se c'è una cosa di cui Louis Tomlinson è sicuro è che di rado le sue prime impressioni si rivelano errate, suo malgrado, così sospirando lascia che Ashton accarezzi i ricci del suo ex mentre pian piano lo porta lontano da lui.

Louis credeva che non avrebbe più rivisto Harry Styles mentre, valigie alla mano, si allontanava da lui, eppure, per la seconda volta, eccolo che gli da le spalle stretto tra le braccia di un ragazzo che non è lui mentre se ne va, probabilmente per sempre.

Questa volta Louis non piange perché sa che Harry Styles lo ama, nonostante tutto e Louis trattiene le lacrime perché sa che un giorno sarà Harry Styles a tornare da lui.

Così Louis torna silenzioso come non lo era mai stato nella dolce Holmes Chapel e prepara una grossa valigia blu perché sa che quando Harry Styles si presenterà al suo capezzale lui sarà pronto ad intraprendere l'avventura di una vita con la persona che ama e che amerà sempre.

 

 

 

 

Buongiorno a tutti carissimi lettori!

Sono tornata con una nuova OS :) Sono contenta di averla scritta, se devo essere sincera, perché è…diversa credo (?) e stranamente non mi dispiace.

Fatemi sapere che ne pensate e magari potrei scrivere la continuazione.

Besos a tutti :-*

 

Selene

 

 

  
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