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Autore: Kwassakwassasisa    05/08/2013    0 recensioni
"Lontano dal chiasso, dal lavoro, dallo stress, dall’odio che prova per tutti e i litigi con il fratello Arthur. Lontano da tutto. Ora, seduto lì, solo lui e quella piccola parte di mondo chiamata Inverness, la sua città natia.
Non serve nemmeno fumarsi una sigaretta o attaccarsi alla sua bottiglia di Whiskey per star meglio.
Qui non serve."
Breve Flashfic dedicata a Scozia ed il mostro di Loch Ness.
Spero vi piaccia -v-
;Sisa
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scozia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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▶ℐnverness



Lo scozzese siede sul limitare di una passerella di legno a gambe incrociate. Gli occhi smeraldini danno sul vasto ed esteso lago di Inverness, il lago di Loch Ness.
Le solite nuvole impertinenti corazzano il cielo impedendo ai raggi del sole di filtrare limpidamente. Raggi del sole, ormai rari come uno di quei momenti di quiete.
Lontano dal chiasso, dal lavoro, dallo stress, dall’odio che prova per tutti e i litigi con il fratello. Lontano da tutto. Ora, seduto lì, solo lui e quella piccola parte di mondo chiamata Inverness, la sua città natia.
Non serve nemmeno fumarsi una sigaretta o attaccarsi alla sua bottiglia di Whiskey per star meglio.
Qui non serve.
Su quella semplice passerella di legno, oggi ormai instabile, si rivede proiettato in un passato in cui trascorreva le sue intere giornate a fissare il lago da quello stesso punto, in compagnia della sua unica vera amica. Il suo riparo, quando era stufo di badare ad Arthur e alle sue lagne. La sua unica via di fuga. 
Ricorda ancora quando vide Nessie per la prima volta.

Il piccolo Ian era scappato lì, furioso e rattristato per via dell’ennesima invasione barbarica. Popolazioni rozze, non capiva perché si comportassero a quel modo. Distruggere ogni cosa, uccidere i poveri innocenti, era questo ciò che facevano gli umani? Uccidersi a vicenda per una questione di potere?
La povera innocenza di Ian andò così ad infrangersi pian piano in un pozzo di misantropia e odio. Voleva solo proteggere i propri confini e i propri abitanti evitando un numero troppo grande di vittime. Non ha mai avuto nessuna intenzione di estendere i propri domini a tutta la penisola. Gli bastava la sua  piccola razione di territorio e la tranquillità di poter dare ad i suoi abitanti la sicurezza di una vita serena. Niente di più.
Versò così, le sue prime ed ultime lacrime, proprio su quelle acque.
In pochi istanti, dalla superficie emerse la testa di una creatura sconosciuta che si allungò con il collo verso lo scozzese, che lì per lì si spaventò per la grandezza dell’animale. Non aveva mai visto niente di simile, ma tacque senza lanciare alcun urlo di terrore. I due si scambiarono un lungo sguardo sospeso per aria. Negli occhi di quell’insolito animale acquatico, Ian trovò comprensione e consolazione. In pochi istanti si era creato un legame che sarebbe durato per sempre. Il capo dell’animale, andò a strusciarsi sul petto del rosso amichevolmente. Ian rimase attonito per qualche istante, ma poco dopo, si ritrovò ad accarezzare il collo vellutato della creatura con piacere.


Lo scozzese tocca adesso con nostalgia la superficie di legno della passerella, scheggiata e rovinata dal tempo. Sospira appena e chiede rivolgendosi al lago adesso deserto..

"Always afraid of humans, mh?
Ach, Nessie, you’ll never change
"

   
 
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