Memento.

Mancava poco al ritorno in Italia, all'addio all'isola di Liocott. Un viaggio memorabile merita souvenir memorabili, diceva suo padre. Fideo voleva proprio dargli retta, in fondo serviva un simbolo che ricordasse la sua grande esperienza. Eppure, dopo tre ore passate nei vari negozietti dell'isola, non aveva trovato ancora nulla che facesse al caso suo. Gli inseparabili Marco e Gianluca, che si erano offerti gentilmente di accompagnarlo e approfittarne per mangiare dolcetti, stavano cominciando a spazientirsi.

"Andiamo, capitano!" Sbuffò il moro "È pieno di oggetti carini, scegline uno e andiamo, che perdiamo l'aereo!"

"Guarda qui!" Ci provò Maseratti "Quest'orsacchiotto con il pallone da calcio in mano ha l'aria così simpatica!"

"Compralo tu allora" Tagliò corto il capitano della Orpheus "No, ho bisogno di qualcosa che esprima al massimo la mia esperienza!"

I due amici sospirarono: Fideo Ardena sarà anche stato un gran giocatore, ma era incontentabile. Stavano giusto per gettare la spugna, quando un urlo li sorprese facendo capire che la missione era stata compiuta.

"Trovato!"

L'urlo compiaciuto proveniva dalla sezione dedicata ai poster. In effetti, avere una bella immagine attaccata in camera da riguardare prima di dormire era una cosa carina e rassicurante. Gli altri due si avvicinarono.

"Era ora!" Gianluca incrociò le braccia "Allora, facci vedere. Hai scelto un poster del mare?"

"Non sarà mica una donna nuda?" Ipotizzò scherzoso Marco, pur avendo sentito vociferare di un presunto lato b del capitano che avrebbe potuto portare a una risposta affermativa.

"Ma certo che no! Guardate, non è perfetto?"

I ragazzi spalancarono gli occhi. Non era un bello spettacolo, quel poster. Ma il viso raggiante di Ardena suggeriva il contrario, mentre sorrideva soddisfatto.

"Allora, che ve ne pare?"

"Ma capitano... È uno scarafaggio..."

"Sì, è uno scarafaggio. Uno scarafaggio su un pallone da calcio! Non vi sembra che si diverta con il calcio proprio come noi?"

Il suo sorriso si allargò. Era tanto soddisfatto da non essersi accorto che Zanardi e Maseratti lo avevano piantato in asso, convinto che stesse dando i numeri. Fideo scosse la testa e si rigiró il poster tra le mani, più soddisfatto che mai. Quel souvenir lo dilettava e in, un qualche modo, l'immagine sul poster lo rispecchiava: un piccolo sorprendente appassionato di calcio.

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Buonasera :'D qui Oblivias, o Ursy, che ogni tanto si fa viva nel fandom tanto per :'D

Alloooora... Questa flashfic (trecentoqualcosa parole pls--) l'ho scritta in venti minuti in un momento di pigrizia in cui mi stava a fatica cercare la valigia. Perché sì, domani parto per l'annuale visita al nucleo famigliare inglese e, seppure mi renda felice, sono terribilmente in ansia e sotto stress. Non ho alcun amico lì e tendo a soffrire di solitudine. Inoltre, ho gli esami a inizio settembre e, perdonate la finezza, me la sto facendo sotto. Così ho provato a scrivere usando la prima cosa che avevo davanti come prompt (che sia chiaro, non era uno scarafaggio, bensì un poster :'DDD) , giusto per consolarmi un po'. Spero di cuore che vi sia piaciuto!

Ringrazio la mia adorata Lau per avermi proposto di scrivere su Fideo :D E come sempre grazie a chi legge, recensisce e magari gradisce.

Bis Bald!

Oblivias/Ursy