Titolo: Il matrimonio di mia sorella
Autore: Lady Bad_Romance
Rating: Arancio
Disclaimer: Scrivo per puro divertimento personale e non a scopo di lucro. Non conosco ne Jared ne Shannon Leto quindi non so assolutamente se i pensieri che ho descritto e le loro personalità siano anche solo minimamente simili.
Il matrimonio di mia sorella
Capitolo 1.
Los Angeles all'alba è uno spettacolo mozzafiato e correre di prima mattina con questo panorama è rigenerante per i miei poveri nervi perennemente tesi.
Vivo per lavorare e se dormo tre ore a notte è già tanto. A soli 28 anni ho già scritto e pubblicato 2 romanzi di discreto successo e gestisco una pasticceria di mia proprietà, regalatami da mia nonna per il mio ventunesimo compleanno. Sono una ragazza di buona famiglia, i miei nonni hanno una catena di pasticcerie e caffetterie, quindi il negozio è un mio dovere niente di più. Potrei gestirla in modo marginale senza lavorare in prima persona, affidando mansioni ai miei impiegati, ma per ora riesco a far combaciare i vari impegni.
Finita la corsa spengo l'Ipod e visto l'ora mi dirigo in pasticceria.
Sono le cinque del mattino giusto in tempo per preparare ed infornare i Croissant, ma prima mi faccio una doccia e mi cambio nello spogliatoio del personale.
Alle dieci e mezza stacco affidando a John le ultime questioni e mi incammino verso casa, dopo aver fatto scattare la serratura blindata entro nel mio appartamento.
Ad attendermi sulla soglia ci sono i miei due gatti: Efestione e Antinea, hanno dei nomi strani lo so ma ho una passione per la mitologia e la storia. Si strusciano amorevoli sulle mie gambe dandomi a loro modo il buongiorno.
Mentre percorro il corridoio noto lo zaino abbandonato disordinatamente sul divano e mi guardo in giro.
Incredibile sta ancora dormendo! Mi avvicino alla porta della camera e bussando dico
<< Buongiorno! Il sole è alto e gli uccellini cinguettano. Sveglia! >>
Non aspetto neanche una risposta,ma vado direttamente in cucina a preparare la colazione.
Tiro fuori dalla scatola d'asporto i croissant che ho portato dal negozio e una volta messi a tavola mi dedico ai pancake tirando fuori la padella.
Apparecchio per due e una volta finito di cucinare comincio a riordinare.
Mentre sto asciugando la padella antiaderente che ho appena lavato sento due braccia forti e possenti stringermi ad un corpo marmoreo e poi percepisco qualcosa di duro fra le natiche.
Lancio un urlo e con uno scatto felino tiro una padellata al malcapitato, quando mi giro a guardarlo lo riconosco subito anche se si sta tenendo la fronte per la botta mentre dice
<< Piccola! Ma che diavolo ti prende? >> lo ignoro bellamente e urlo nella direzione del bagno
<< Deena mi spieghi perché c'è un batterista nella mia cucina? >>
Lo guardo meglio e arrossisco, gli lancio addosso il mio grembiule da cucina per farlo coprire visto che è completamente nudo
<< Mi correggo! Perché c'è un batterista nudo nella mia cucina? >>
Mia sorella sentendo le urla corre velocemente da noi con i capelli gocciolanti e un asciugamano a coprirle il corpo, dev'essere uscita dalla doccia in fretta e furia, preoccupata mi chiede
<< Lena stai bene? Cos'è successo? >> poi osserva attenta la scena che le si para davanti: io rossa come un pomodoro con la padella in mano e lui con una mano sulla fronte e il grembiule da cuoco a coprire le sue parti intime.
Inutile dire che scoppia a ridere per l'esilarante mentre il povero uomo ci guarda sbigottito e confuso affermando
<< Ci vedo doppio. La botta in testa deve avermi causato un trauma carnico. >>
A quella frase scoppio a ridere anche io e interpellando mia sorella le porgo la fatidica domanda
<< Sorellina ti sei dimenticata di dirgli che hai una gemella? >>
Deena con espressione angelica risponde semplicemente
<< Forse. >>
Mi avvicino all'uomo e mi presento
<< Io sono Lena. Scusami tanto per la padellata, ma mi hai spaventato. >>
Mi porge la mano e si presenta a sua volta
<< Scusami tu. Piacere Shannon. >>
<< Non mi porgere la mano per favore, visto che pochi minuti fa mi stavi porgendo qualcos'altro. >> affermo maliziosa facendogli l'occhiolino, mia sorella intanto se la ride a crepapelle e il povero Shannon?
È arrossito!
<< Incredibile, sono riuscita a far arrossire un Leto! Non lo credo possibile. Dai tranquillo io scherzo. Per scusarmi ti preparo la colazione. >> sorrido rassicurante e poi rivolgendomi a tutti e due ordino
<< Ma prima filate in camera a vestirvi! >>
Deena ridacchiando trascina il suo ragazzo in camera e io cerco di non guardargli il sedere all'aria di Shannon e mi rimetto a cucinare.
Tornano in cucina dieci minuti più tardi; la fronte di Shannon non ha un bell'aspetto così gli porgo la sacca del ghiaccio che lui accetta volentieri mentre dice scherzando in modo malizioso
<< A sapere prima che avevi una gemella si poteva fare una cosa a tre. >>
Io gli tiro uno scappellotto mentre Deena gli sferra un pugno sulla spalla.
Io per vendicarmi della battuta affermo << Puoi dire in giro che hai fatto a botte con un bestione di due metri se ti fa stare meglio, così difendi la tua reputazione da Bad boy. >> << Pancetta? >> concludo la battuta mostrandogli il contenuto della padella, il moro sbuffa contrariato per la battuta e risponde annuendo per l'ultima domanda, poi notando che io non prendo mi chiede
<< Tu non ne mangi? >>
cordiale diniego << No sono vegetariana. >>
<< Sul serio? Anche mio fratello lo è. >>
Deena interviene correggendolo
<< No tesoro, tuo fratello è vegano o meglio ci prova ad esserlo. >>
<< È molto impegnativo adottare uno stile di vita del genere. Complimenti a tuo fratello. Io ci ho provato molte volte, ma con scarsi risultati. >>
Lui mi rassicura affermando << Neanche lui ci riesce totalmente, non riesce a dire di no ai dolci, quindi le uova se le mangia. A proposito buoni questi croissant dove li hai presi? >>
Gli porgo la scatola e lui si ingozza letteralmente
<< le ho fatte io stamattina. Provengono dalla mia pasticceria. >>
<< Buoni, buoni. >> boffocchia con la bocca piena Shannon e io e mia sorella ci guardiamo esterrefatte.
Come fa a mangiare così tanto ed essere così magro? Ha le gambe che sono due stecchini!
Prendo un foglio di carta e ci scrivo sopra e per concludere lo firmo prima di darlo al moro << Tieni con questo, puoi passare in negozio con chi vuoi e quello che mangerete sarà offerto da me. Vedila come un modo per scusarmi del bernoccolo. >>
poi chiedo a Deena << Come vi siete conosciuti? >>
Lei sognante comincia a parlare a macchinetta e a raccontarmi di come il lavoro a New York le piace e va a gonfie vele, lavorare come consulente esterna esperta in percussioni nelle varie case discografiche è quello che ama fare infatti Deena è una batterista spettacolare, laureata al conservatorio proprio come me.
Anche la caffetteria se la cava più che bene a quanto mi accenna.
Fin da piccole i nostri genitori ci hanno obbligate a seguire lezioni di musica e canto.
Io per esempio suono la chitarra e il pianoforte mentre mia sorella è un asso con la batteria e il violino.
Amo la musica è la mia passione, ma la mia vera vocazione è la scrittura e i miei genitori non l'hanno mai accettato.
<< per concludere è tre mesi che usciamo insieme e per ora va alla grande. >> finisce di raccontare la storia del loro primo incontro.
Storia che non ho ascoltato ma presumo che si siano incontrati in qualche casa discografica e infatti Shannon me lo conferma
<< e dove la trovo un'altra donna che sa suonare così bene la batteria? >>
mia sorella in risposta lo bacia appassionatamente, ma vengono interrotti dalla suoneria del cellulare di Deena.
Lei si allontana lasciandoci soli e il silenzio e l'imbarazzo cala su di noi come un velo finché Shannon non decide di rompere il ghiaccio domandandomi
<< Allora fai la pasticcera ? >>
<< Non proprio. Sono una scrittrice. La pasticceria è un affare di famiglia. >>
Lui sembra veramente sorpreso << Come la caffetteria per Deena? >>
<< Esatto. Nostra nonna per il nostro ventunesimo compleanno ci ha intestato delle attività da gestire per spronarci nel mondo del lavoro. Ora posso farti io una domanda? >>
<< Certo. >> risponde esitante come se avesse paura di una mia possibile domanda.
<< Come è possibile che hai scambiato me per mia sorella? Siamo diversissime! >>
Deena è la classica Barbie alta e atletica, bionda occhi castani, un fisico tonico e asciutto a partire da una taglia quaranta di pantaloni e una terza abbondante di seno. Lei caratterialmente è solare, esuberante, libertina, spigliata e sexy inoltre ha una passione per gli sport, era perfino l'ex capitano della squadra delle Cheerleader. Io invece sono totalmente l'opposto odio gli sport se non una bella corsa o una passeggiata in bicicletta per la città giusto, giusto per tenermi informa. Ho un fisico molto diverso da quello di mia sorella, più morbido e formoso capitanato da una quinta di seno e una taglia quarantadue di pantaloni per via del bacino largo.
Ho i cappelli color del rame e ho gli occhi verdi, caratterialmente invece sono più tranquilla e riservata.
Tutte e due però abbiamo i lineamenti del volto identici, morbidi e dolci in pieno stile bambolina di porcellana uno strano mix tra Lana del Rey e Julia Roberts.
Occhi da gatta, labbra carnose, nasino dritto alla francese e zigomi alti per essere più precisa, personalmente odio il mio aspetto cambierei tutto di me in un batter d'occhio ma mia sorella lo sa sfruttare veramente bene a quel che vedo.
Le uniche cose che ci distinguono sul volto sono due piccoli e leggeri nei. Il mio è situato sullo zigomo destro mentre Deena ce l'ha sotto l'occhio sinistro.
Shannon sospira sollevato e risponde
<< Meno male pensavo mi chiedessi altro. Comunque Deena mi ha detto che oggi avrebbe fatto la tinta visto che è in vacanza e si può rilassare e viziare e oltre i capelli voi due vi assomigliate molto sai? Inoltre mi ero appena svegliato e tu eri di spalle. >>
Ridacchio del suo imbarazzo e curiosa gli domando << Si farà mora come qualche anno fa, tranquillo. Cosa pensavi ti chiedessi? >>
Lui soppesa un attimo la possibilità di rispondermi e poi dice << Una cosa tipo: Che intenzioni hai con mia sorella? >>
Io scoppio a ridere di gusto e prima di parlare prendo aria
<< No tesoro mio, quella è una tua grana! Non ci voglio mettere bocca. Tanto sei libertino tu quanto lei, quindi Buona Fortuna! >>
Mia sorella come richiamata dalla nostra discussione entra in cucina e tranquillamente cominciano ad amoreggiare io ignorandoli sistemo la cucina do da mangiare ai miei mici e poi mi dirigo verso il mio studio ma prima di uscire dalla cucina dico senza voltarmi << Cercate di non fare TROPPO rumore per favore. Devo lavorare. Divertitevi. >>
L'ultima cosa che sento prima di chiudermi la porta dello studio alle spalle sono le loro risate spensierate.