Film > L'altra metà dell'amore
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Autore: Raffaella Manzo    06/08/2013    0 recensioni
Questa storia parla di due ragazze molto amiche, ma le loro strade si separarono molto presto..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tutto ebbe inizio in un anomina cittadina di Londra, in pochi ne sapevano l'esistenza,  era molto piccolo, si trovava in montagna, era isolato dal mondo, per vivere si pascolava e si coltivava la terra. In quel paesino così solo, abbandonato e anche abbastanza triste, vivevano 2 ragazze, Clarissa e Beatrice, le due ragazze sono cresciute insieme, erano "vicine di fattoria" tra i padri delle due ragazze c'era una lieve rivalità, facevano le stesse cose, ma nesusno ha impedito alle due ragazze di crescere insieme, diventarono amiche, molto amiche, ma le loro strade si separarono presto, forse anche fin troppo presto.
Dopo la morte del padre di Clarissa, la madre, incapace di fare tutto ciò, decise di trasferirsi in città. Arrivò il momento di andare via, Clarissa disse a Beatrice:" Ehi, per qualche giorno non ci sarò,questo fiore è per te, ogni volta che lo guarderai ricordati che ci sarò sempre per te" era una frase molto profonda, nonostante ella avesse solamente 12 anni, Beatrice prese il fiore, le sorrire e le diede un innocente bacio sulla guancia. Clarissa andò via. Passorono secondi, minuti, settimane, mesi e anni, Beatrice ricordava ogno cosa di Clarissa. Ma per Clarissa non fù così. 
Arrivò il compleanno di Clarissa. Beatrice venne a sapere la verità un anno dopo, cioè che Clarissa, dopo la morte del padre, si è trasferita per sempre  giù in città. Beatrice riuscì a trovare il suo nuovo indirizzo, le mandò una lettera per augurarle buon compleanno,ma  Beatrice non ebbe mai una risposta, pensando che la lettera fosse stata smarrita ne inviò un'altra, dove racconta tutto quello che facevano quand'erano piccole, questa volta Beatrice ebbe una risposta, ma non era la risposta che voleva, c'era scritto:"Mi dispiace signorina Beatrice, non mi ricordo chi è lei. Cordiali saluti" dopo aver letto ciò, scoppiò in lacrime.
Passarono gli anni, entrambe avevavo 18 anni ormai, Beatrice conservava ancora quel fiore, appassito ormai, ma lo conservava ancora. La madre di Clarissa decise di tornare su in montagna per vedere in che condizione fosse la fattoria. Andarono li, e ovviamente c'era Beatrice, ella corse subito verso Clarissa e le fece vedere quel fiore, Clarissa rimase fermae immobile, all'impovviso iniziò a ricordarsi tuttole sue iniziarono a parlare, e si riacesse quell'amicizia, forse non era solo amicizia. Arrivò il momento che Clarissa dovette andare, Beatrice aveva già pensato che voleva andare con lei, allora scrisse una lettera alla mamma, e in quella lettera c'era scritto:" Cara mamma, vado via per inseguiere il mio sogno, non cercarmi, mi farò sentire io quando sarà il momento" la mamma, dispiaciuta, accettò, anche lei sapeva che se sarebbe rimasta in paese non avrebbe mai fatto nulla. Clarissa andò a casa di Beatrice, le due si diedero un bacio molto appassionante, e si dissero addio. Clarissa andò via, Beatrice la seguì e si nascose nel furgone. Giunti in città, Beatrice scese dal furgone e corse in camera, con molta fortuna riuscì subito a trovare la sua camera. Arrivò in camera Clarissa, quando vide Beatrice rimase ferma, non sapeva che fare e che dire. Clarissa andò da sua madre e le chiese se poteva rimanere a casa Beatrice finchè non riuscirà a trovare una sistemazione, la madre accettò. Tra le ragazze si accesse una passione fortissima, ma c'era un problema, Clarissa era sposata e aveva un bimbo. Dopo l'arrivo di Beatrice, la vita tra Clarissa e il marito fu piena di problemi, lei non lo amava più, amava Beatrice, e dopo vari litigi i due si lasciarono,e le ragazze finalmente potevano vivere felici. Ma non fu così, la madre non avrebbe mai accettato la loro relazione, ma questo problema non fermò l'amore delle due ragazze, finchè la madre non le scoprì a baciarsi, buttò subito fuori Beatrice e impose a Clarissa di vederla e di uscire. Entrambe le ragazze caddero in depressione, ma riuscirono a trovare un modo per vedersi, tutte le sere Beatrice andava sotto casa di Clarissa per vederla, li lanciavano sguardi apparentemente felici, ma in realtà non lo erano, entrambe sapevano che i loro sguardi non erano felici, ma facevano finta di essere entrambe felici per non deprimere l'altra. Questa cosa andò avanti per tre mesi, la madre lo venne a sapere e barricò le finestre in camera sua. Beatrice continuò ad andare sotto casa sua per altri 3 mesi, Beatrice sentiva la presenza di Clarissa e viceversa, ma dopo 3 mesi non fu così, Beatrice, stanca e sfrustata dal fatto di non poterla vedere ne guardare iniziò a prendere un brutto giro, tra alcol e droghe, iniziò ad avere ragazzi e ragazze con la speranza di dimenticare Clarissa, ma niente, quell'amore era così forte che niente poteva distrugegrlo. Clarissa preoccupata cercò  un modo di scappare, lo trovò quel modo,ma era molto pericoloso, doveva scendere dalla finestra che era in camera della madre. Aveva paura, ma l'amore era più forte della paura, scese giù, iniziò a girare tutta la città per trovarla, ma fu tutto inutile, finchè non vide da lontano un'ambra che assomigliava a Bea, corse, vide che era lei e iniziarono a baciarsi molto appassionatamente. Beatrice portò a casa sua Clarissa, tra le due iniziò una notte di sesso, non quel sesso fatto per calmare gli ormoni, quel sesso fatto in modo passionale e soave. Arrivà la mattina, e il momento che Clarissa doveva andare, Beatrice le fece una proposta, quella di scappare insieme per vivere finalmente una vita felice, ma Clarissa rifiutò, non voleva lasciare la mamma e il figlio da soli. Si diedero un ultimo bacio e lei scappò via.
Beatrice stava di nuovo male e si rimise in quel giro, come biasimarla, ormai le era rimasta solo Clarissa, aveva abbandonato tutti e tutto per lei, ma Clarissa non fece la stessa cosa, e questa cosa faceva stare molto male Beatrce. Arrivò al punto che, il 2 settembre, si tolse la vita nella vasca da bagno di casa sua, con pillole e tagliandosi le vene. 
Clarissa scappa di casa, corse a casa della sua amata presa da felicità e gioia, ma la sua felicità si spense un attimo dopo aver visto il suo unico e grande amore senza vita in quella vasca da bagno. Ella si sentì morire dentro, era andata lì per dirle che era disposta a scappare con lei da tutto questo schifo e stare con lei per sempr, ma non fu così. Clarissa non sapendo che fare chiamò i soccordi da un telefono pubblico e fece ritorno a casa sua. Il girono dopo entrò in camera sua madre,e con un tono molto sollevato disse a Clarissa che Beatrice era morta. 
Andarono al funerale, da quel giorno in poi Clarissa andava tutti i giorni a cimitero sulla tomba di Beatrice a  piangere e con la speranza  di sentirla più vicino, ma non era così.  Clarissa non mangiava e non dormiva più, passava intere giornate a piangere, i sensi di colpa aumentavano giorno per giorno, pensò al suicidio. Era convintissima di volersi uccidere. Esattamente un anno dopo dalla morte della sua amata decise di togliersi la vita. La sera del primo settembre andò al cimitero, sulla tomba di Beatrice con un pugnale, aveva deciso di uccidersi alle 00.00 del 2 settembre, ma arrivata quell'ora non ci riuscì e scoppio a piangere.
Tre mesi dopo conobbe un ragazzo, il suo nome era Dante, restarono insieme 2 anni, ma lei continuava ad amare Beatrice e continuava ad andare tutti i giorni al cimitero. In quei due anni Clarissa sperava di dimenticarla, ma non fu così, anzi, la situazione peggiorò. E decise di farla finita, sul serio però questa volta. Prima di uccidersi rimase per iscritto che voleva essere seppellita vicino al suo grande amore.
La notte del 2 settembre su tolse la vita in camera sua. La madre, presa dai sensi di colpa esaudì l'ultimo desiderio della figlia.
Un anno dopo la madre fu chiusa in un centro di cure e il bimbo sato in affidamente.
La cosa più triste è che, in tutto questo, la madre non sappe la verità sulla figlia. 
  
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