06/08/2013
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History of Love.
La misura dell'amore
è amare senza misura.
Quel giorno era stato uno dei tanti giorni monotoni e privi di emozioni, la vita all'accademia era la solita: Lezioni - Allenamento - Party ad alto tasso alcolico.
Niente e nessuno mi lasciava presagire che in quel corridoio, uno dei tanti che riempivano il dedalo dell'istituto, avrei incrociato i suoi occhi di un blu oltreoceano così ipnotici da lasciarti senza fiato.
Mi ricordo ancora le imprecazioni contro Isaac, mi aveva chiesto di portagli dei popcorn e non nè trovavo da nessuna parte, fu allora che lo vidi, con una cartina in mano, i capelli neri spettinati e il suo sguardo furbo e allo stesso tempo angelico.
Fu in quello scambio di sorrisi indagatori che il mio cuore si spezzo in due, per ripararlo l'unica soluzione era incastrarlo con il suo.
E tu cosa ci fai qui?
Fu quella la prima frase che gli rivolsi, in quel momento il mio cervello non riusciva ad elaborare altre parole che non erano "Per l'Angelo se è bello".
Fu quel giorno che mi innamorai di Joshua Tobias McCall, il nuovo professore di Strategia.
Passai i giorni seguenti a tormentarmi sui miei sentimenti, in quel periodo Alex mi aveva abbandonata e ferita e Astrea mi aveva confessato che provava interesse per Josh, non avrei mai potuto ferirla tradendola; ma il mio destino era avverso alla mia decisione.
L'unico posto dove potevo tranquillizzarmi era la palestra, fare a pezzi qualche sfortunato manichino era la cosa più rilassante, ma evidentemente l'Angelo voleva mettermi nei casini, appena entrata nella sala delle armi c'era lui, capelli bagnati dal sudore che gli si appiccicavano al collo, la faccia rossa per lo sforzo del combattimento e il petto nudo e muscoloso che mi fece quasi mancare un battito del cuore; ignorarlo era la cosa più difficile al mondo, era simile al restare in apnea più di quanto il tuo corpo potesse sopportare, ma era la soluzione più adatta per non impazzire.
Qualcosa però andò storto, dal combattere con Isaac, mi ritrovai a combattere con lui; mi aveva sfidato e non potevo rifiutare. Dopo dieci minuti mi ritrovai sdraiata a terra con le sue unghie che si erano trasformate in artigli.
Non è vietato uccidere le proprie alunne professore?
Aveva sguainato la sua forza da licantropo e nonostante non provassi molta simpatia per quella razza, c'era uno scintillio nel suoi occhi che mi faceva sorridere ogni santa volta che lo vedevo.
Non mi uccise, non starei qui a raccontarti la nostra storia se lo avesse fatto; anche se la frase corretta sarebbe "non mi uccise fisicamente", ma mi strappò il cuore e se lo portò via, la barriera che mi impediva di provare qualcosa per lui crollò, come un vetro che cade e si sfrantuma in tante piccole schegge.
Dopo il ballo scolastico, dopo che avevo ballato una salsa schifosa con lui, ero completamente e totalmente innamorata di lui, tutto era contrario a noi: Il mio odio per i nascosti che si stava trasformando in amore, Astrea e Mika che erano anch'esse innamorate del mio lupacchiotto, il fatto che lui fosse un professore e io una studentessa. TUTTO era contro, ma quel tutto non bastò a fermarci.
Quella sera, sotto quell'albero, lui fermò il mio braccio e mi baciò, un bacio talmente dolce che credevo di poter morire da un momento all'altro, nessuno al mondo mi aveva mai fatto provare un'emozione simile, ero asservita a lui e l'unica cosa che desideravo fare era amarlo.
Spero che con questo tu capisca chi ho scelto.
Il mio cuore si ricompose, ormai era un'unione tra il suo ed il mio, da quel momento la stronza Ashley dal cuore di ghiaccio, si trasformò nella dolce Ashley dal cuore innamorato.
Un mese è passato da quella sera, un mese che riesci a sopportarmi, un mese che dopo tutte le nostre litigate sei ancora qui che mi tieni stretta la mano, non so perchè hai scelto me, certe volte sono la persona più insopportabile del mondo, ma l'hai fatto rendendomi la Nephilim più felice al mondo. Mi hai cambiata e ti ringrazio per questo.
Ti Amo e non smetterò mai di farlo.
Hai scongelato il mio cuore e l'hai rubato, ma ti prego il mio desiderio è che tu non me lo restituisca MAI.
Il tuo scricciolo.