Il senso di colpa mi distrugge.
Non sai cosa darei per poter tornare indietro. Per cancellare tutto. Mi chiedo come riesci a non prendermi a pugni e calci, o peggio, ogni volta che ci incontriamo. Come fai a non odiarmi?! Sei sempre gentile, garbato. Sarebbe più facile da accettare se tu mi disprezzassi. Il dolore per tutte quelle vittime e per le loro famiglie è un peso che porterò per sempre. Sono io l'unico responsabile. Io ho distrutto delle città e delle vite. Io ti ho ferito. Durante quella guerra sono avvenuti molti fatti che non sarebbero mai dovuti accadere, è vero, ma mi chiedo se fosse davvero necessario sganciare quelle bombe. A chi me lo chiedesse risponderei di sì, ostentando sicurezza, ma dentro di me non ne sono certo, anzi...
So che mi hai perdonato, me lo hai detto tu stesso, e la nostra amicizia ne è la prova. Spero di ricevere, un giorno, perdono anche da me stesso.
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06/08/2013
Ringrazio chi ha letto.
In caso di errori, per favore, vi chiedo di segnalarmeli così da poterli correggere.
Questa è una introspezione breve, che non intende esaurire la complessità del personaggio o della vicenda, senza pretese.
Ho qualche dubbio grammaticale sul periodo "A chi me lo chiedesse...".
Ciò che è stato compiuto dalle altre nazionio è volutamente ignorato per dar rilievo a quell'episodio.
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06/08/2013
Ringrazio chi ha letto.
In caso di errori, per favore, vi chiedo di segnalarmeli così da poterli correggere.
Questa è una introspezione breve, che non intende esaurire la complessità del personaggio o della vicenda, senza pretese.
Ho qualche dubbio grammaticale sul periodo "A chi me lo chiedesse...".
Ciò che è stato compiuto dalle altre nazionio è volutamente ignorato per dar rilievo a quell'episodio.