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Autore: strawhunter    06/08/2013    2 recensioni
{Insane!Tenma} {Tematiche delicate} {Accenno KyouTen} {Shonen-ai solo per l’accenno, Crack!Pairing} {AU! OOC} {Incompiuta} {Retrogusto angst}

«Hai avuto notizie di Matsukaze?»
«No— so solo che, purtroppo, la morte di Kyousuke l’ha sconvolto.»
«Era la una delle persone più importanti per lui, dopotutto...»

L’uomo di mezza età, che prima scriveva freneticamente sul suo blocco degli appunti, si fermò, alzando la testa. Non aveva mai avuto un caso del genere, ma avendo studiato, ovviamente, sapeva di cosa si trattasse. Ne era certo.
Chiuse bruscamente gli appunti che teneva sulle gambe e, con la penna a mezz’aria, stretta fra le dita, tracciò delle linee invisibili nel vuoto e schioccò la lingua.
Tenma alzò leggermente la testa dal suo lettino, per vederlo meglio; quanto odiava andare dallo psicologo. Si sentiva sotto esame, giudicato.
«Signorino Matsukaze.» iniziò quello con il viso indurito e il fare serio «Adesso so con certezza di cosa si tratta.»
«Di cosa?» chiese il castano, impaziente.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Attenzione! Una volta iniziato a leggerla, continuate fino in fondo –nelle note finali spiegheremo tutto- , perché probabilmente potrà sembrare inverosimile e forse patetica, quando in realtà tratta di qualcosa di estremamente reale e originale. Detto questo, buona lettura, ci becchiamo sotto (?).
 
 

 
Insane relationship.




 
«Mi dispiace tanto, ma non possiamo stare insieme.»
«M-ma perché?! Siamo fatti l’uno per l’altro!»
«Ehm… ecco…»



Matsukaze prese a fissare la figura distinta e minuta che aveva davanti.
Incredibile quanto effetto facesse su di lui; negli ultimi tempi la situazione stava diventando, a detta di molti, insostenibile.
Non faceva che pensare a lei in ogni momento della giornata, distraendosi da tutto ciò che amava, o meglio, di tutto ciò che aveva amato fino a prima di fare la sua conoscenza.
Perché lei sapeva come prenderlo e, quando Tenma voleva stare solo, era l’unica disposto ad ascoltarlo fino in fondo, a comprenderlo e ad amarlo comunque.
Non aveva più dubbi, sarebbe voluto stare con lei per sempre, davvero. Niente riusciva a turbarlo, ma, un giorno, ci pensarono i suoi amici.
«Non puoi stare con... quella!» interveniva ogni tanto Aoi, cercando di avere più tatto rispetto agli altri «Tenma, dico sul serio, una relazione del genere non è… normale.»
Come marcò l’ultimo parola, si sentì gelare, però. Quell’aggettivo… normale, cos’era alla fine la normalità?
Perché non poteva scegliere di stare con chi lo comprendeva e amava senza sosta?
E adesso lei era lì, di fronte a lui. E piangeva, senza sosta.
«Ho riflettuto. Vedi… è che non può funzionare.»


Tenma cercava da tempo, ormai, un modo per lasciare la sua fidanzata, ma, non avendone trovato uno decente o comunque ‘delicato’, si era ritrovato ad improvvisare. E ora lei continuava a piangere.
Accidenti, ma perché doveva essere così complicato lasciare qualcuno?!
Forse il problema principale era proprio quel ‘qualcuno’. Purtroppo dovette ammetterlo.

 
« ...Vedi, è che non può funzionare…»
«E p-perché, Tenma-chan?!»
«Ecco… io sono un ragazzo in carne e ossa e tu…»
Chissà se fargli notare le loro differenze sarebbe stata una buona idea… beh, tentare non costa nulla.
«E io sono cosa, Tenma-chan?!»
«E-e… tu sei un sasso…»



 



Sentì un riecheggio di pianto e, di nuovo, capì di aver deluso Pietra. La sua Pietra.
Scoppiò a piangere anche lui, rannicchiandosi su sé stesso e appoggiando la testa fra le gambe.
Mentre le calde e amare lacrime gli scesero giù per le gote, fra la sua mente si fece spazio un pensiero martellante, che espresse urlando al vuoto:
«COSA C’E’ DI SBAGLIATO IN ME?!»
~ ♣~

 
«Hai avuto notizie di Matsukaze?»
«No— so solo che, purtroppo, la morte di Kyousuke l’ha sconvolto.»
«Era la una delle persone più importanti per lui, dopotutto...»

«Puoi scommetterci.»

 
L’uomo di mezza età, che prima scriveva freneticamente sul suo blocco degli appunti, si fermò, alzando la testa. Non aveva mai avuto un caso del genere, ma avendo studiato, ovviamente, sapeva di cosa si trattasse. Ne era certo.
Chiuse bruscamente gli appunti che teneva sulle gambe e, con la penna a mezz’aria, stretta fra le dita, tracciò delle linee invisibili nel vuoto e schioccò la lingua.
Tenma alzò leggermente la testa dal suo lettino, per vederlo meglio; quanto odiava andare dallo psicologo. Si sentiva sotto esame, giudicato.
«Signorino Matsukaze.» iniziò quello con il viso indurito e il fare serio «Adesso so con certezza di cosa si tratta.»
«Di cosa?» chiese il castano, impaziente.
«Esotericmania.*» non aspettandosi una risposta, il dottore, continuò «Comunemente detta ‘Sindrome di Asperger’.»
Il ragazzo corrugò la fronte, assumendo un espressione confusa. Il dottore non si stava facendo capire, più di tanto. Fino ad allora emergeva una sola realtà: era una malattia, la sua.
In cuor suo lui lo sapeva già; ma aveva avuto paura. Molta paura.
«E’ così grave?»
«Una volta un mio amico mi parlò di un suo paziente che aveva sposato una sedia. Quello era un caso bizzarro: il paziente si rifiutava di sentir ragione, di parlare e continuava a ripetere che il suo è semplicemente un amore, nulla di strano rispetto a quello tra persona e persona.»
Due  occhi color ametista si sgranarono, increduli. Come sarebbe stato sposare, un giorno, il suo sasso?
No, non ci doveva pensare. Non l’avrebbe fatto.
Boccheggiò un paio di volte, così lo psicologo si sentì in dovere d’intervenire, cercando di tranquillizzarlo «Ma questo non è il suo caso. Lei sta cercando di combatterlo, non capita spesso. E’ una cosa molto, molto, positiva.»
Tenma voltò lo sguardo verso il soffitto basso, color pesca, sospirando speranzoso.

 
«Lei cosa mi consiglia?»
«Le consiglierei di rifletterci su parecchio, credo che faccia bene. Ma per il momento, ci dorma su.»

 

Aveva fatto come l’uomo gli aveva detto. Tornò a casa tardi e gettò la sua borsa a terra, con noncuranza. Poi raggiunse la sua stanza e, a pancia sotto, con il viso che premeva sul cuscino, si addormentò.
E fu allora che lo vide. Era lì, davanti a lui. Gli sorrideva,  rassicurante, come se non fosse successo nulla, come se lui non fosse morto affatto. Come se l’indomani si sarebbero rivisti.


 
«Puoi farcela, so che riuscirai a passarla, Mastukaze.»
«Per la prima volta mi sento solo...»
«Non lo sei. Affatto.»
«Mi aiuterai? Mi aiuterai a superare questa situazione.»
«Certo. Ci sarò sempre.»
 
 
 

 
 
 
*esotericmania: conosciuta anche come objectophilia, più nota come "sindrome di asperger”.
porta chi ne è affetto ad innamorarsi di oggetti inanimati. come nei casi in cui una donna ha sposato la torre eiffel o il muro di berlino. ho provato a documentarmi il più possibile per rendere decente il contenuto di questa fic, ma i risultati delle ricerche sono stati più o meno scarsi: perciò abbiamo trattato il caso in modo lieve- si spera.
 
 

 
angolino delle autrici.
 
siamo arrivati qui, alla fine, neh?
zalve a tutti, siamo il duo delle strawhunter.
Come da patto (?!) l’angolo autrice sarà scritto da hunter, dato che sopra, nella spiegazione della malattia, ha scritto tutto straw.
E, che dire… abbiamo deciso di creare un account condiviso perché l’idea di questa fic è di entrambe.
Come ci è potuta venire un’idea del genere?
Chattavamo amichevolmente su WhatsApp sclerando sulle nostre otp –ToraYuuka! Nda straw.- quando mi viene la brillante idea di dire alla senpai che shippo Zanark con tenma;
sperato lo shock iniziale, perché, diciamocelo: nessuno shippa Tenma e Zanark, mi ha detto una cosa tipo “ormai tenma lo shippano pure con le pietre :’D”, così la mia mente bacata ha rielaborato il tutto a modo suo, inventandosi un’ipotetica relazione fra matsukaze ed un sasso. ovviamente per scherzo, eh--
dopo aver riso per tre ore buone e rischiato una guerra contro le vecchiette assatanate del palazzo di fronte(?), mi sono messa a scrivere una drabble sulla nuova pairing sassoten (?!)
l’ho fatta leggere alla senpai, che è stata fulminata dall’ispirazione e si è messa a scrivere pure lei, unendo la mia drabble a tutto ciò che le passava per la testa, dando vita a questa fic :)
la mente geniale (e di sicuro non bacata, com’è invece la mia) della mitica senpai è dunque riuscita a rendere un’emerita cretinata una fic geniale! –dafuq-
eh, beh…vi saluto!
fateci sapere cosa ne pensate e se vi abbiamo messo sotto shock con questa tematica.(?)
-PER COLPA TUA HO DOVUTO FAR MORIRE KYOUSUKE! nda straw.- //la lincia.
a presto!
 
strawhunter.
  
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