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Autore: Aletta_JJ    06/08/2013    3 recensioni
567 parole. Jess&Leslie.
Non Ho più Paura.
DAL TESTO:
[...]
Improvvisamente Jess scivolò sul fango e cadde a terra. Leslie lo raggiunse e, mettendosi davanti a lui, gli porse la mano. Jess alzò lo sguardo curioso di scoprire se stesse ridendo di lui o se la sua imbranataggine le facesse pena. Guardandola, vide con stupore, che Leslie sorrideva leggermente e per un solo attimo pensò che il sole fosse uscito fuori da dietro le nuvole.
Tutto si illuminò attorno a lui.
Leslie illuminò ogni singola cosa con il suo sorriso.
E le mani, in quel momento, presero a tremare; ma perché?
#Aletta_JJ ©
## OS di MIA creazione ##
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jess Aarons, Leslie Burke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa:  Ciao a tutti! Questa è la prima OS (e non credo che sarà l'unica e ultima) che scrivo e pubblico in questa sezione.
Ho adorato il libro, però la fine mi ha distrutta emotivamente. Ho sentito il bisogno di scrivere ed è venuta fuori questa OS. Buona lettura e un grazie a tutti quelli che leggeranno quello che ho scritto. :)

Nel capitolo 9: "Il sortilegio", verso la fine, dopo aver attraversato il fiume Jess vorrebbe abbracciare Leslie. E se l'avesse fatto? 
(C'è una frase che viene detta del libro, l'ho messa tutta in corsivo.)

.

A Davide che è il mio rifugio.
Ti voglio bene.


Non Ho Più Paura.

 

Jess correva veloce sotto la pioggia densa.
Correva lontano dal fiume.
Correva lontano da Terabithia.
Correva lontano dalle sue paure.
Sapeva che era sbagliato fuggire. Sapeva che era da codardi rifiutarsi di attraversa ancora una volta il fiume. Doveva dirlo a Leslie.
Non poteva nasconderle una cosa così importante, perché se  l'avesse fatto lei l’avrebbe capito anche da sola e sarebbe stato ancora più imbarazzante.
Leslie era così coraggiosa, così abile, così regale. Ma perché perdeva il suo tempo con uno come lui? Una come Leslie avrebbe potuto essere amica di chiunque, eppure lei l’aveva scelto. Aveva scelto lui per condividere un pezzo di sé e scegliendolo gli aveva letteralmente stravolto la vita. Aveva reso tutto migliore.
Improvvisamente Jess scivolò sul fango e cadde a terra. Leslie lo raggiunse e, mettendosi davanti a lui, gli porse la mano. Jess alzò lo sguardo curioso di scoprire se stesse ridendo di lui o se la sua imbranataggine le facesse pena. Guardandola, vide con stupore, che Leslie sorrideva leggermente e per un solo attimo pensò che il sole fosse uscito fuori da dietro le nuvole.
Tutto si illuminò attorno a lui.
Leslie illuminò ogni singola cosa con il suo sorriso.
E le mani, in quel momento, presero a tremare; ma perché?
“Hai intenzione di alzarti, sì o no?” chiese lei appoggiandosi l’altra mano contro il fianco.
Allora Jess afferrò la mano di Leslie e si rimise in piedi.
I due ragazzi si trovarono a pochi centimetri l’uno dall’altra. Jess pensò di non essere mai stato così vicino ad una ragazza prima d’allora. E il cuore non gli era mai tremato così forte nel petto. Nemmeno la signorina Edmunds era mai riuscita a farlo sentire così vivo.
In quel momento avrebbe tanto voluto abbracciare Leslie. Avrebbe voluto trovare la forza di lasciargli andare la mano tiepida e di cingerla con le braccia. Ma lei che cosa avrebbe pensato dopo? Jess aveva paura; ancora una volta!
“Perché non ci cambiamo e andiamo a vedere qualcosa alla tele a casa tua?”propose lei lasciandogli andare la mano e allontanandosi di qualche passo. Quella distanza, per quanto minima, era devastante per Jess. La voleva vicino, sì era proprio quello che voleva.
Scacciò la paura e, riprendendole la mano, la fece voltare nuovamente verso di lui. La ragazza lo guardò dubbiosa, ma non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni visto che Jess le circondò la vita con le mani e la tirò a sé, abbracciandola fortemente.
Averla tra le braccia era come trovarsi in un altro mondo. Non era il posto nel bosco Terabithia, ma Leslie. Era lei.
Quello che riusciva a dargli. Era semplicemente qualcosa di meraviglioso. Qualcosa che Jess avrebbe sempre voluto poter portare con sé, come un talismano fortunato. Leslie era il suo talismano, così prezioso, così raro.
“Jess…” il suono di quella parola –il suo nome-, lo fece ritornare alla realtà. Lentamente la lasciò andare.
Abbassò lo sguardo e sospirò a fondo. Non sapeva che cosa sarebbe successo e la paura ritornò in lui più forte di prima.
Leslie gli prese la mano, intrecciando le dita alle sue.
Quando lui alzò la testa, vide che la ragazza stava ancora sorridendo e quindi sorrise anche lui.
Riprese a correre, trascinandosi dietro Leslie, mentre Principe Terrien li seguiva abbaiando.
Era felice. Felice come non lo era mai stato.
E non aveva più paura. Né del fiume in piena né di qualsiasi altra cosa.

   
 
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