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Autore: sunshinej_    06/08/2013    1 recensioni
"Ti colpisce come un migliaio di lame lancinanti che ti trafiggono tutto il corpo. Non riesci a respirare. Non riesci a pensare. A nient'altro che il dolore."
“Sono sempre l’ultima scelta di qualcuno.
L’ultima di cui qualcuno avrebbe bisogno.”
"Mi chiamo Emily" "Emily come?" "Emily e basta" "Ok piacere Emily e basta io sono Tomas" "Tomas come?" "Tomas e basta"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                                                                                           MARRY ME.



Di nuovo.
Quella musica assordante mi riempie di nuovo i timpani.
Mi guardo intorno in cerca bancone degli alcolici. Eccolo lì.
Nascosto dalle milioni di persone che si lasciano trasportare dalla musica. Milioni di persone che si sballano come me.
Direte che quindi mi stia divertendo giusto? Bhe mi dispiace deludervi ma non sempre la parola sballare vuol dire divertirsi.
Vuol dire essere sballati cioè drogati, ubriachi e senza una meta. Abbandonati a se stessi. Avvolte pieni di lividi e tagli oppure pieni di angosce che rendono il cuore pesante. Sapete quando ti senti piena di tutto. Piena di troppi pensieri piena di TUTTO.
Ecco io sono piena di tutto. Nel vero senso della parola però. Piena di tagli, di lividi, di alcol e di droga nelle vene.
Fico vero? Già... uno sballo.
"Un vodka alla fragola." Dissi con freddezza al ragazzo dietro al bancone.
"Ecco a te" Poggiò il drink davanti hai miei occhi rossi.
Bevvi un bicchierino tutto d’un fiato e sentii subito la gola bruciare al passaggio dell' alcol.
"E come si chiama questa bella ragazza dagli occhi tristi e magnetici?"
Alzai lo sguardo puntando i miei occhi neri come la pece in quelli dolci e verdi del ragazzo. Niente male.
"Emily" dissi in un sussurro.
"Emily come?" Disse il ragazzo incuriosito. Ma cosa vuole questo?
"Emily e basta" Dissi acida
"mmm... piacere Emily e basta io sono Tomas" Mi porse la mano sorridendo.
Guardai la sua mano tesa senza ricambiare e facendolo tornare nella posizione di prima con una smorfia.
"Tomas come?" Giocai il suo stesso gioco.
"Tomas e basta" Disse lanciandomi uno sguardo di sfida.
"Bene."
"Chi è lui?" Disse pacato.
Rimasi pietrificata. Come...
"Quando una ragazza è triste o è colpa di un lui o dei genitori e ad essere sinceri dal tuo carattere non sei una che si frega più di tanto di ciò che gli dicono i genitori. Quiindiii... chi è?"
"Un ragazzo che si è portato a letto una bionda mentre io stavo andando a fare la spesa"
"Bello stronzo."
"Già" dissi sussurrando affranta.
"Ed è per lui che ti riduci così?" Alzai lo sguardo verso di lui dura. Che cazzo vuole questo?
"Cazzi miei" Mi alzai e mi diressi nel bagno delle ragazze.
E come sempre mi guardai allo specchio. I miei occhi erano contornati da un filo di rosso e ho le pupille esageratamente dilatate causa della droga.
Fissai il mio riflesso con faccia schifata ripetendomi la parola imperfetta in testa
. Aprì una porta del bagno, mi inginocchiai sul water e mi ficcai due dita in gola rimettendo tutto ciò che mi rende imperfetta.
Tutto ciò che mi pesa. Ogni pensiero, ogni angoscia e tutto l'amore che ho dentro lo rimetto. Mentre ero ancora inginocchiata con il viso nel water qualcuno entrò e si fermò sulla soglia penetrandomi con lo sguardo la schiena.
"Cosa stai facendo?" Quella voce. Derek.
"Stò diventando perfetta" Dico alzando la testa verso di lui e sedendomi per terra con la schiena al muro.
"Perchè?"
"Per il vero amore" dissi amara.
"Ma io sono il tuo vero amore." disse dolce avvicinandosi un pò ma io lo bloccai con lo sguardo.
"E allora dov'eri quando avevo bisogno di te? Hai detto che ci saresti stato sempre per me. Ma hai preferito tradirmi con una bionda tinta"
"No Emily non è come pensi io ti amo.."
Risi amaramente per ciò che ha appena detto. Amarmi?
“Non mi ami. Perché non si distrugge la persona che si ama Derek"
"Io, non volevo ho sbagliato lo ammetto ma ora voglio te più che mai! Tu hai bisogno di me, io ti devo salvare Emily!"
"Sai una cosa? Certe persone non vogliono essere salvate. Perché la salvezza implica un cambiamento… e il cambiamento richiede uno sforzo maggiore dal restare uguali. Occorre coraggio per guardarsi allo specchio e vedere oltre il proprio riflesso Derek."
Rimase impietrito prima di dare un pugno al muro e correre fuori spostando una persona che era accanto alla porta.
Vidi due occhi verdi entrare e guardarmi attenti. Tomas.
"Che vuoi?" Dissi. Non rispose semplicemente venne vicino a me e mi si sedette accanto.
Mi prese il viso e mi poggio la testa sulle sue gambe così che entrambi ci guardiamo negli occhi.
E fu in quel momento che la voglia di sfogarmi si impossessò di me e non aspettai altro.
"Sono così stanca di vedere le stesse cose ogni singolo giorno. Tutti sono infelici qui perché tutti vedono le stesse cose. Loro si svegliano nello stesso letto. Stesse case. Stessi lampioni deprimenti. Una bombola di gas. L'erba non è neanche verde è marrone. Tutto è lo stesso e tutti sono solo tristi, traditi, umiliati. Tutti continuano a dire ti amo come se non abbia più significato. Tutti prima o poi ti pugnalano e quando lo fanno questo ti colpisce come un migliaio di lame lancinanti che ti trafiggono tutto il corpo. Non riesci a respirare. Non riesci a pensare. A nient'altro che il dolore."
Continuava ad accarezzarmi i capelli e ad asciugarmi le lacrime sfuggite.
Mi guardava dolce e senza parlare come se stesse aspettando qualcosa. Mi persi nei suoi occhi verdi. Così limpidi ma che se guardi a fondo si legge della tristezza.
" Hai mai pianto tanto da respirare a fatica? Da sentire male al petto, da voler farla finita quando l'unica cosa che in realtà vuoi è essere salvata? Da non riuscire nemmeno a guardarsi allo specchio tanto che la vista è appannata?" Dissi.
"Si."
"Perchè succede?" chiesi con tristezza.
"sei spaventata" disse cupo.
Rimasi immobile. Ci fissammo per qualche minuto prima che lui spezzasse il silenzio.
"-Cosa vuoi fare da grande?" Mi chiese curioso.
"Restare."
"Ma non è un lavoro." Disse divertito.
"Oh, sì, lo è. E’ il più difficile di tutti. E’ per questo che nessuno lo vuole fare." Sorrisi per la prima volta.
Mi guardò sorpreso e poi di scatto ruppe il silenzio.
"Voglio baciarti" Disse fissandomi le labbra.
Mi pietrificai. Lui mi strinse più a se e io non riuscì a non guardare le sue labbra perfette a cuore facendomi venire voglia di baciarlo. Così restai al gioco.
"Sulle labbra?" chiesi ingenuamente.
"No."
"Sulla fronte?"
"No."
"e allora dove" chiesi confusa. questo tizio è fottutamente misterioso. Mi piace.
"Voglio baciarti l'anima" disse sussurrando.
"E allora fallo."
Mi mise una mano dietro la testa e mi avvicinò a se spezzando le distanze fra di noi. Le sue labbra erano tremendamente morbide e sapevano di menta e tabacco. Chiese accesso alla mia bocca e io non aspettai altro aprì e feci incontrare le nostre lingue in una sorta di danza assaporando il suo sapore. Dopo poco ci staccammo. Avevo l'adrenalina al massimo e il cuore non smetteva di voler uscire dal petto.
"Ho voglia di fare una pazzia abnorme." Dissi con un piccolo sorriso sulle labbra.
"Ho un idea" disse lui sorridendomi a sua volta.
"dimmi."
"Sposami"
"No.. cioè cosa?Ma è una pazzia!" dissi spalancando gli occhi.
"Come no? Hai detto tu che vuoi fare una pazzia abnorme!"
"Vuoi sposarmi?"
"Si"
"Ahah attaccati"
"Vaffanculo"
"Va bene, daccordo sposiamoci"
"No adesso non voglio più" disse mettendo il broncio
"Visto? Ti mettevo alla prova"
"Gne" fece una smorfia
"Chiedimelo di nuovo"dissi dolcemente
"Vuoi sposarmi?" chiese speranzoso
"Resterai sveglio con me quando di notte non riuscirò a dormire?"
"Sì"
"Mi lascerai guardare i cartoni animati?"
"Li guarderò con te"
"Mi sopporterai quando mi arrabbierò perché premi il dentifricio dal centro?"
"Sì. Ma continuerò a premerlo dal centro" disse ridendo.
"Quando sarò di buon umore e saltellerò in giro per casa come una stupida sarai felice con me?"
"Ti dirò che sei scema, ma sarò più felice di te"
"E quando sarò triste?"
"Ti farò ridere"
"Mi dirai sempre tutto anche le cose più insignificanti?¬"
"Niente è insignificante"
"Mi aiuterai a scegliere i vestiti?"
"Va bene"
"Tu mi ami?" chiesi speranzosa di avere qualcuno che mi ami davvero al mio fianco.
"Sì"
"Perché? Ci conosciamo da poco!"
"Perché sì non importa il tempo. Se una persona si ama, si ama e basta."
"E mi amerai anche domani?" chiesi speranzosa.
"Sì"
"E anche il giorno dopo?"
"Sì"
"Chiedimelo di nuovo"
"Vuoi sposarmi?" chiese dolcemente
"Voglio sposarti" risposi con un sussurrò per poi iniziarlo a baciare e per la prima volta sentì l'amore uscire da tutti i pori della pelle di entrambi.
Sapete la mia specialità consisteva nel trovarmi a disagio ovunque fossi. Ma ora se ho lui al mio fianco la mia nuova specialità è trovarmi completamente a mio agio ovunque sarò.



                               


                                                   
                 Salve peopleee!
                     Questa è la seconda One-Shot che faccio e sinceramente non mi sono mai aspettata di fare successo
                 visto che non le ho mai fatte in vita mia. Grazie mille a chi metterà questa One-Shot tra le preferite, seguite.
                               E grazie a chi metterà me tra gli autori preferiti. Un ultima cosa e poi me ne vado.
                                                                       Ricordatevi di recensire.
                                                                               BYE GUYS.

                                                                 -Francesca.xx

   
 
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