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Autore: Legolas_    06/08/2013    5 recensioni
Cosa succede quando fai di tutto per riuscire a rendere felici gli altri, rendendo te però, triste? Cosa succede quando ti trovi davanti ad un rischio e tenti di giocare tutte le tue carte? E se non serve a niente quello che fai? Cosa succede, quando è già stato tutto scritto?
Genere: Commedia, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non mi sono mai piaciuti i baci.
Li ricevo sempre, sopratutto da mia madre, nella guancia, ma poi, quando lei mi da le spalle, io mi pulisco il viso con le maniche della maglia.
Non sopporto proprio il segno appiccicoso che rimane sulla pelle. Mi da fastidio. Alcuni pensano che sia un gesto d'affetto, d'amore.. lo penso anch'io.
Solo che mi fa schifo.
Nei film ho visto milioni di volte i baci che i genitori danno ai figli, o viceversa. Ad esempio, io li do volentieri. Ma non li voglio ricevere.
Una volta, a casa di mio padre, per l'ennesima volta, vidi un film, che parlava di una ragazza indiana che voleva diventare un calciatore.
E la sua migliore amica, una ragazza bianca, americana, le diede un bacio sulle labbra. Ma non erano fidanzate, come pensava la madre di lei.
Era solo un gesto d'affetto.
Io con le mie due migliori amiche non l'ho faccio. E non lo farei mai. Certa gente lo fa, e io non capisco il senso.
La settimana scorsa vidi mia sorella dare un bacio sulla bocca al fidanzato in macchina.
Giuro che volevo rimettere. Era la cosa più schifosa al mondo! Vedere mia sorella che baciava in quel modo.. era orribile.Mi volevo sotterrare da sola con pala e tutto il resto.
A lei non glielo dissi, e spero solo che il ragazzo non se ne sia accorto. Mi piace lui. E' una brava persona.
Finalmente mia sorella si è scelta un ragazzo adatto a lei, tolta l'eà. Lui è più grande. Di otto anni.
Quando l'ho saputo mi misi a ridere, e lei pure.
Le chiesi se mamma lo sapeva, e lei disse di no. La sera stessa glielo raccontò, e lei era un po' titubante.
   << E' troppo grande. >>, continuava a dire.
Invece io non ho ricordi nei quali i miei genitori si baciano.
Adesso ancora peggio, visto che sono separati. Da quattro anni e mezzo.
Più che altro non li vorrei mai vedere.. figuriamoci i miei nonni!
   E' sempre un po' imbarazzante quando vedi due persone baciarsi in bocca. A scuola mi succede quasi sempre.
Molto spesso alla ricreazione. Io e le mie amiche usciamo fuori quando fa bel tempo e vediamo sempre coppie che continuano senza vergogna a baciarsi. Alcune di esse sono coppie gay. Non sono contro gli omosessuali, anzi, li difendo sempre. Ma quando è troppo, è troppo.
E mentre tutto il mondo continua a baciarsi felicemente, io sono sola come un cane.
   Non proprio.
Pure i cani si baciano. O almeno hanno un partner. Io ho due partner. Ho le mie due migliori amiche. Sofia e Lavinia.
La prima la conosco dalle elementari; eravamo nella classe affianco, e alle medie nella stessa classe. Ora, pure alle superiori, stiamo nella stessa scuola.
Quindi ci conosciamo da nove anni. Peccato che siamo iniziate a conoscerci in terza media. Prima io non la conoscevo. Anzi, non sapevo neanche che esistesse.
Sofia ha qualche ricordo di noi alle elementari. Mi racconta quasi spesso di quando io, in seconda elementare, mi tagliai i capelli a zero.
Praticamente ero un maschio.
Eravamo in bagno, insieme, e lei aveva delle lunghe trecce castane che le arrivavano fin sotto le spalle.
<< Che brutta che sei con quelle trecce. >>, le dissi io acida, secondo il racconto di Sofia. 
Lei c'era rimasta malissimo, ma riuscì a ribattere: << Starai meglio tu con quei capelli, sembri un maschio. >>. Poi io ero andata via.
Quando me l'ho raccontò io scoppiai a ridere, ma arrossii in viso, colta nell'imbarazzo più totale.
Un'altro racconto di Sofia fu sempre riguardo le elementari.
Era la ricreazione, e una sua compagna di classe si vantava di avere lo smalto nero sulle unghie. Così io mi avvicinai per vederlo, e quando lo vidi, esultai con un: << Che schifo. >>.
Io e Sofia ci siamo conosciute prendendoci in giro.
   Non male come inizio, no?
Lavinia invece l'ho conosciuta tramite Sofia, alla fine della terza media. L'avevo invitata anche al mio esame, ed era molto gentile e timida.
Ma alla fine diventammo il trio perfetto quando iniziammo a uscire insieme, a conoscerci meglio e a passare 23 h su 24 insieme.
Giuro di non essere mai riuscita a legarmi così a delle persone. Le voglio un mondo di bene, e separarmi da loro sarebbe devastante.
Non voglio neanche pensarci.
Così scoprì molte cose di Lavinia; suonava il pianoforte da quando era bambina e le piaceva molto. Una volta sono andata ad un suo saggio e mi sono davvero emozionata.
Si vede che ci tiene molto, perchè quando suona libera e lascia diffondere le sue emozioni altrove.
Sofia invece non suona nessuno strumento, anche perché é impedita in quasi tutto. Alle medie suonava il flauto e io la pianola, ma non eravamo così brave.
   I miei pensieri vengono interrotti da un rumore. Alzo la testa e guardo la porta, dove poco dopo compare mia madre vestita per benino.
Vestito colorato con dei fiori, i capelli neri e ricci che le arrivano alle spalle sistemati bene, gli orecchino dorati, un bel trucco, la borsa rosa e le scarpe nere.
<< Io sto uscendo con Matteo.. >>, mi informa. Matteo è il fidanzato di mia madre. E' più piccolo di lei di tre anni, e fa la guardia giurata.
Si sono conosciuti quando anche mamma lavorava per la stessa compagnia di Matteo. Lui è il mio principe azzurro, in un certo senso. 
E' il padre che ho sempre voluto, quello che ho sempre amato.
Matteo è simpatico, fa sempre battute che mi fanno scompisciare dalle risate. Sa fare facce buffe e smorfie, è anche serio e si adira molto raramente.
E' fissato con gli auricolari per il cellulare; ne ha talmente tanti che ogni settimana ne deve prendere due perché gli altri li ha persi.
E' fidato, sincero, ha un bellissima cane, un rotwailer, si chiama Zar. Vive in aperta campagna e ha un cavallo femmina che si chiama Tempesta.
<< Va bene. >>, le rispondo io, ancora sdraiata sul letto matrimoniale.
Lei rimane ancora con la mano sulla maniglia della porta, guardandomi in faccia.
<< Tu poi rimani qua? >>, mi domanda.
<< No, vado al mare con Sofia e Lavinia.. poi ti mando un sms e ti dico come va, okay? >>, la rassicuro.
Mia madre è quel genere di persona che se non le mandi quell'sms a quell'ora le prende il panico. Vuole sapere come stiamo io e mia sorella, quando usciamo di casa.
Trovo la cosa giusta, se fossi mamma anche io, farei lo stesso.
Solo che è un po' stressante.
Lei annuisce e poi si avvicina a me e mi da un bacio sulla fronte, vicino all'attaccatura dei capelli.
<< D'accordo, allora ci vediamo stasera. Divertiti. >>, e poi esce.
Il dorso della mia mano è già sulla fronte a pulire il segno del bacio.
 
 
Ho molta fortuna. Per arrivare a casa di Sofia devo solo fare neanche duecento metri, che sono davanti al suo cancello di casa grigio.
Suono il campanello e l'abbaiare del suo cane mi fa capire che è in casa. Pochi secondi e apre il portone di casa. Indossa i sandali color panna e qualche pailette sopra, i pantaloncini a righe celesti e una maglierra bianca sopra.
Prende la borsa color verde prato e poi usce di casa, lasciando fuori in giardino il cane.
<< Ciao. >>, mi saluto lei.
<< Sbrigati dai, che sennò perdiamo l'autobus. >>, le dico invece.
Lei chiude il cancello e poi cominciamo a incamminarci verso la fermata che si trova in fondo alla via.  Sofia si sistema la lunga ed enorme chioma castana che le ha sempre dato un'aria selvaggia.    Come se io non ne sapessi niente.
Nel trio perfetto io sono l'unica ad avere i capelli più selvaggi, visto che li ho molto ricci. Lavinia li ha lunghi fino al ventre, lisci e neri come la pece, mentre Sofia lunghi fino al seno, mossi e castani.
   Meno male che non sono bionde.
Ho sempre provato un sentimento molto negativo verso le ragazze bionde. Mi stanno molto antipatiche. Hanno quell'aria non so ché di credersi chissà chi.
Mentre per i maschi è diverso.
Io amo specialmente i ragazzi biondi. Sono davvero belli! Ho anche un amico biondo, si chiama Andrea. Lui ha gli occhi tra il verde e l'azzurro, molto belli, insomma.
E i capelli tra il biondo paglia e color cenere.. è stupendo. E' alto, molto magro, è bianco come un lenzuolo; talmente tanto che ha le mani violacee perché ci scorre poco sangue.
Suonava il pianoforte anche lui insieme a Lavinia, poi ha cambiato scuola di musica, per andare ad una vicino a casa sua. La cosa buffa è che ascolta molta musica metal hard rock. Sembra più o meno una presa in giro. Due generi così diversi..
   Sofia ha sempre detto che io ho una cotta per lui. Sempre.
La cosa strabiliante è che ha ragione. E' molto carino Andrea, mi piace molto. Quando c'è lui cerco sempre di sembrare svogliata, come se la sua presenza non mi facesse mandare in tilt la testa.
Ma ho sempre negato.
Sofia continuava a dirmi che mi conosceva troppo bene e che quindi aveva ragione lei.
Come non biasimarla?
L'autobus si ferma davanti a noi e vediamo da fuori Lavinia, che ha la testa china. Saliamo e timbriamo il biglietto. Poi cerchiamo un posto libero, che non c'è, e rimaniamo in piedi davanti alla nostra migliore amica.
<< Ehi. >>, la salutiamo noi.
Lei alza la testa velocemente e poi si sistema una ciocca a caso dietro l'orecchio sinistro.
<< Ciao. >>, risponde lei sorridendo.
Stiamo in silenzio fino ad arrivare in spiaggia.
Sono solo le cinque del pomeriggio e c'è molta gente, considerando l'orario. Troviamo un piccolo spazio adatto a tre persone, e dopo aver sistemato i teli da mare ci stendiamo su di essi.
Mi volto e ammiro il mare. E' un poco mosso, ma comunque bellissimo. L'acqua da queste parti è molto chiara, la sabbia bianca come il latte e tutto è bellissimo.
Ci sono pochissime persone che fanno il bagno, forse a causa della bandierina che ha messo il bagnino.
Il cielo è perfetto: aperto, infinito, azzurro e pulito. Neanche una nuvola in cielo.
<< Quando entriamo in acqua? >>, domanda dopo mezz'ora Sofia, che ha il telefono in mano.
<< Tra dieci minuti. >>, le rispondo io.
<< Che fai con telefono? >>, le chiede Lavinia che si trova alla mia sinistra.
<< Volevo fare un paio di foto. Su, adesso mettetevi bene, così la faccio. >>, ci ordina lei. Io e Lavinia ci sediamo sugli asciugamani da mare e sorridiamo.
Pochi secondi dopo e Sofia ce ne fa fare altre quattro.
Poi da il telefono a Lavinia e le dice che ce ne deve fare anche a me e a Sofia. Cinque foto dopo e io facco lo stesso con loro due. I dieci minuti passano e noi stiamo ancora guardando e criticando le foto.
Le solite lamentele di Lavinia che dice sempre che esce malissimo, ma lei è bellissima. E' metà brasiliana e la sua carnagione è molto bella, molto rara. Mentre quella di Sofia è comune: bianca come il latte. Io sono olivastra, più scura di Sofia e meno scura di Lavinia. Io sto in mezzo, diciamo.
Rido a quella battuta e le mie due migliori amiche si girano confuse verso di me.
<< Perché ridi? >>, mi domanda Sofia tra le risa.
Alzo le spalle.
<< Niente. >>, le rispondo io.
<< Ma quanto sei matta. >>, butta Lavinia.
<< Disse l'altra! Quando eri nel tuo periodo di depressione sei passata dalla musica classica al metal! >>, esclamo io.
<< Colpa di Andrea.. mi ha influenzata lui. >>, cerca di guistificarsi lei.
<< Se se certo.. >>, dice Sofia portandosi indietro una ciocca di capelli castani crespi.
<< Cosa vorresti dire? Che mi piace Andre? >>, domanda sotto shock Lavinia.
Io rido. Non ce la vedo proprio stare con lui. Sono così diversi.. anche fisicamente! 
<< Nah, tranquilla. Sappiamo tutti che lui è innamorato di Samanta. >>, dice Sofia sorridendo.
Ecco il tasto dolente.
Mannaggia a me che mi innamoro della gente sbagliata!, penso disperata e rassegnata, abbasso gli occhi, triste.
<< E anche lei condivide.. >>, continua Sofia sorridendo come non mai. 
Sono felici tutte e due. Tranne me.
Loro hanno sempre pensato che Andre e Samanta siano innamorati tra di loro, e hanno ragione da vendere.
Non ho un ricordo di loro dove non si prendano in giro: se le dicono di tutti i colori quei due. A scuola, alla ricreazione li vedevo sempre che litigavano, ma poi si lanciavano occhiate..
E io lì che soffrivo come non mai.
Samanta è anche una mia amica.. come posso tradirla così? Non è la cosa giusta da fare.. Poi anche Andrea ricambia i sentimenti di Sam.. io non centro nulla..
   Sospiro.
<< Oh scusa Alex.. >>, mi dice a bassa voce Sofia, rendendosi conto di quello che ha detto.
Alzo le spalle.
<< No no, tranquilla.. ci sono abituata tanto. >>, le rispondo io. 
Forse sono troppo cattiva, penso. Forse non dovrei continuare ad andare incontro ad un vicolo cieco.. forse non dovrei perdere tempo.
<< Sei troppo dura con te stessa. >>, mi dice Lavinia.
Mi volto verso di lei e la guardo negli occhi: << In che senso? >>.
<< Sei una brava persona, hai un bel carattere, finché non ti arrabbi.. e se anche una bella ragazza. Perchè devi continuare così? Sai che Andrea non contraccambia i tuoi sentimenti.. forse.. >>, ma non continua la frase che io sbotto: << 'Forse' cosa?! >>.
<< .. forse dovresti lasciarlo andare. >>, finisce Sofia.
La guardo e solo in quel momento mi accorgo di quanta verità c'è in quella frase.
Hanno ragione loro.
Devo andare avanti. Non posso restare qua e soffrire.
Le sorrido e prima di alzarmi prendo il telefonino.
 
A: Mamma
 
Ciao, qua tutto bene :) Stiamo andando in acqua, quindi non posso risponderti. A dopo x
 
Chiudo il telefono grigio e poi ripongo gli occhiali neri da vista nella borsa. Seguo le mie migliori amiche e poi ci immergiamo in acqua. E' bellissima.., penso rilassandomi.
Ma poi gli schizzi da parte di Sofia mi fanno ritornare alla realtà e così mi volto e le butto la testa in acqua per vendetta. Stiamo così per almeno un quarto d'ora, poi Lavinia si avvicina e domanda: << Andiamo alle boe? >>.
Più che una domanda, sembra un'affermazione. Lei vuole andare là.
<< Okay. >>, le rispondo io.
Iniziamo a nuotare e solo dopo essere arrivate là, mi accorgo che sotto di noi ci sono gli scogli. Lavinia si siede sul filo arancione e poi si sistema i capelli.
Sofia fa lo stesso e io rimango davanti a loro, tenendomi a galla. So come fare. Ho fatto piscina per un paio d'anni e ho vinto anche delle medaglie.
<< Che facciamo? >>, domanda Sofia guardandosi le unghie tutte mangiate e rovinate.
Mi volto verso la spiaggia e noto la bandiera che il bagnino ha messo poco fa.. rossa. In effetti, penso guardandomi attorno, ci sono onde.. ma non me ne sono accorta.. come mai?
Mi rivolto di scatto e dico: << Andiamo dai.. >>.
<< Perché? >>, domanda Lavinia confusa.
<< Non vedi la bandiera rossa? E' proibito farsi il bagno con quella bandiera, e per di più ci anche le onde! Dobbiamo tornare indietro.. >>, e mi volto per iniziare a nuotare.
<< Okay.. >>, si rassegnano entrambe e incominciano a nuotare insieme a me. Siamo a tre quarti dalla spiaggia quando mi volto e un onda mi fa andare giù.
Bevo dell'acqua salata che mi fa diventare la gola secca e dolorosa.
Ritorno in superfice e non ritrovo le mie amiche. Mi volto da ogni parte e non riesco a vederle.. finché davanti a me non vedo due teste scure che si agitano.
Con il cuore in gola nuoto verso di loro e trovo Lavinia che si è retta alla corda delle boe, mentre Sofia, la più bassa delle tre, annaspa sott'acqua.
Lavinia ha gli occhi rossi a causa del sale, e lo sguardo paonazzo. Non ci penso due volte e vado giù a prendere Sofia.
La schiuma delle onde mi oscura un poco la vista, ma vedo lo stesso il costume bianco e blu a pochi passi da me. Afferro duramente il suo braccio e poi la riporto sù.
La sento respirare affannosamente e poi mi fissa spaventata.
Mi giro attorno e noto con paura che le onde sono aumentate e di tanto.. poi il vento soffia come non mai; vedo da lontano il bagnino che si alza dalla sedia e ci vede. Poi chiama delle persone che si appostano sul bagnoasciuga.
Porto Sofia vicino a Lavinia e le guardo entrambe.
<< Ehi, ascoltami. >>, dico a Lavinia guardandola negli occhi. << Adesso torno in riva e porto Sofia. Tu, ti prego tieniti forte alla corda e non staccarti mai, intesi? >>.
Lei annuisce velocemente, poi mi giro e tirando dal braccio di Sofia, incomincio a nuotare.
La prima onda mi colpisce subito e senza ritegno. Io e la mia amica veniamo catapultate sott'acqua e bevo per la seconda volta acqua.
Ritorniamo in superfice che il respiro non c'è più; poi incito Sofia e muovere le gambe, in modo da fare più in fretta.
   Ma la seconda onda è più forte della prima e ci scaravenda indietro, così io e Sofia siamo costrette a rifare il doppio della strada, con il vento a mille e le onde che non smettono di strattonarci da una parte all'altra.
Ma per fortuna la terza è più piccola e così la sfrutto e in un battibaleno tocco la sabbia con le ginocchia.
Butto Sofia sul bagnoasciuga. 
<< Ritorno, te lo prometto. >>, le dico affannata e poi, ignorando le urla delle persone e del bagnino ritorno in acqua, verso Lavinia.
Ci metto almeno dieci minuti o forse anche più ad arrivare a lei. Stavolta le onde sono più alte e più prepotenti.
La ritrovo come l'ho lasciata. Sorrido in quel miscuglio di paura, terrore e tristezza.
<< Ehi. >>, le dico mentre le stacco il braccio e la porto via dalle boe.
Ma non è così che vuole il mare, così io e Lavinia ritorniamo indietro di un bel po', e l'onda ci fa bere e tornare sotto, dentro l'acqua.
   D
evo farcela, penso.
Ritorniamo sù e prendo una boccata d'aria.
Mi volto e vedo Sofia con un ascigamano attorno che la riscalda.. ha lo sguardo fisso su di noi..
Non posso deluderla, continuo a pensare mentre tento di portare Lavinia in riva.
Le onde però non ne vogliono sapere di noi, e stavolta la cosa peggiorò di molto.
L'onda mi colpisce in viso, e oltre a bere per l'ennesima volta acqua salata, la mia mano si stacca da quella di Lavinia e io finisco sotto.
Poi il mio piede destro si incastra tra due rocce che, mannaggia a me, non avevo visto.
Mi dimeno dentro l'acqua e con tutte le mie forze cerco di staccarmi da quelle due calamite del cavolo. Passano i secondi e i miei polmoni sembrano esplodere. Non ho più aria dentro di me e mi sento stordita.. la mia vista si appanna un poco e sento come se tutto stesse per finire.. sto morendo, penso.. 
   Poi qualcosa mi fa tornare in me e sbatto le palpebre carica di adrenalina.
Mi abbasso e vedo ancora il piede incastrato, e tutto il sangue che continua a espandersi attorno a me, come se stesse galleggiando..
Poi, per quanto possa essere doloroso, do uno strattone con il piede destro e urlo. Urlo dal dolore.
Il piede ritorna a muoversi e senza pensarci due volte ritorno in superfice.
Sputo acqua e prendo fiato.
Ho davvero pensato di non farcela, penso spaventata.
Mi volto a sinistra e vedo Lavinia che cerca di tenersi a galla, ma senza successo. Anche se il piede mi fa un male cane, cerco di nuotare verso di lei. 
Riesco a raggiungerla e con uno strattone la porto dietro di me, verso la riva.
Ci siamo quasi, penso con il sorriso tra le labbra. Riesco a vedere Sofia che sta sorridendo, il bagnino che si tocca i capelli euforico e le persone che si danno dei colpetti alle spalle, non più spaventati.
Ma la gioia finisce lì.
Un'onda mi colpisce alla schiena, mandando me sott'acqua, e Lavinia in riva.
Mi guardo il piede rosso sangue, pieno di ferite, e cerco di tornare su, in superfice, ma il mio corpo è troppo debole.
Sono così stanca, penso, mentre mi lascio andare giù, fino a toccare la sabbia.
Vedo i raggi del sole che riflettono sull'acqua e crea un bellissimo effetto.
Una piccola onda mi fa ribaltare in avanti; l'ultima cosa che vedo, da lontano, sono le gambe olivastre di Lavinia.. poi spariscono.
Sorrido un poco.
Almeno loro, penso, ce l'hanno fatta.




*spazio autrice*
Salve a tutti:) Come vi sembra il capitolo? Ditemelo in una recensione! A presto con il prossimo!
ClarisseLaRue_
  
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