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Autore: 1D_forever85    06/08/2013    0 recensioni
"Svoltai l'angolo e andai a sbattere contro un ragazzo incappucciato. Stavo per cadere a terra, ma lui mi prese giusto in tempo e subito dopo mi abbracciò.
Rimasi impietrita da quel gesto, ma cercai di reagire. Iniziai a dargli pugni nei fianchi, ma non si mosse di una virgola e mi disse:-Stai buona, abbi solo un po' di pazienza e ti lascerò andare-quella voce mi era familiare...
Dato che non voleva lasciarmi andare con le "buone maniere", avrei usato le maniere ancora più forti. Così gli diedi un calcio nelle parti basse.
Lui mi lasciò andare immediatamente e per poco non cadde a terra mentre io mi allontanai il più possibile da lui controllando che non mancasse nulla dalla mia borsa.
-Perché lo hai fatto?-mi chiese a denti stretti.
-Stai scherzando spero!!- gli risposi io guardandolo in faccia-Sei uno sconosciuto incappucciato che improvvisamente mi abbraccia con, magari, lo scopo di rubarmi qualcosa, ed io non dovrei reagire?-"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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-Cos'hai? Ti vedo un po' strana-mi chiese Annalaura
-Non ho nulla, non preoccuparti è solo che sono un po' nervosa per il nuovo anno scolastico, tutto qui-le risposi, con la prima cosa che mi venne in mente.
Anche se in realtà non era proprio la prima cosa che mi era venuta in mente dato che era la verità,solo che avevo omesso un piccolo particolare e cioè che quest'anno ero nervosa anche per un'altra questione,anzi a causa di una persona in particolare...
-È davvero strano iniziare un nuovo anno scolastico senza Marta e Martina, vero?-
-Si, è proprio strano-
-Ei Nui, sei proprio sicura di stare bene? Tra un po' mi rispondi a monosillabi e non è da te- mi rispose a sua volta con una risata sarcastica.
-Si, come ti ho già detto prima sono solo un po' nervosa, tutto qui tranquilla- le risposi a mia volta.
Volevo dirglielo, volevo davvero dirglielo, ma non ci riuscivo non eravamo così tanto in confidenza da dirle ogni volta tutto. Erano proprio in queste situazioni che Martina mi mancava terribilmente. Lei era diventata la mia migliore amica da quando avevo iniziato le superiori e avevo solo lei come migliore amica in classe.
I miei pensieri furono subito interrotti bruscamente quando lo intravidi. E si, era proprio lui non c'erano dubbi, insieme alla sua compagnia di oche.
Dentro di me iniziò come una rivoluzione, mi stavo agitando sempre di più, ma poi per tranquillizzarmi ripetei a me stessa: "Calmati Nouhaila, cerca di calmarti altrimenti non capirai mai quello che realmente provi e cosa ti sta succedendo. Ma forse se mi sto agitando così significa che ancora per lui provo qualcosa. O MIO DIO!!!!!!! NO no no e assolutamente no, non è possibile. Ho passato le intere vacanze ad odiarlo non avrebbe senso. Aspetta, cos'è che mi aveva detto Ndieme? Ah si, giusto devo cercare di provare indifferenza o come cavolo si dice".
Intanto che il monologo nella mia testa prendeva forma, Mattia(il maledetto nome di questo essere) si stava avvicinando all'entrata e ovviamente Anna lo vide...
-Ah, ecco il pulcino spennacchiato-
-Ancora lo soprannomini così ahahahahahah- le dissi ridendo
-Si, in fondo anche quest'anno è lo stesso, non è cambiato di una virgola. A proposito, gli vai ancora dietro? Oppure i tuoi adorati One Direction hanno preso il suo posto?-
-Ti prego, non comparare i miei idoli con quella specie di coso umano, ok? Stanno su universi completamente diversi. Mi sento offesa-ribattei
-Ok, come vuoi. Ma non hai risposto alla domanda. Ti piace ancora Mattia?- mi ripeté sotto voce.
Cavolo! La domanda che cercavo di evitare, che speravo non mi facesse ma non perché non sono affari suoi o cose del genere, ma per il semplice motivo che non sapevo che risponderle. O meglio, sapevo cosa dirle cioè che mi ero tolta quel coso dalla testa e che non ci avevo più pensato per tutta l'estate così da non sentirmi dire "ma come fai ad andargli ancora dietro". Ma le avrei mentito ed io non so mentire.
Già, questo è uno dei miei maledetti difetti. Intanto Annalaura aspettava una risposta.
-Sinceramente, non ne ho la più pallida idea. Ma ora non ci voglio pensare, è ora di entrare in classe forza-dissi incamminandomi e seguita a ruota da lei.
 
 
Ovviamente ci sedemmo vicine e in prima fila annoiandoci già con tutti i discorsi dei prof.
Era davvero una sensazione stranissima passare da quattro a due di noi in classe.
Per entrambi gli anni(o quasi) eravamo state insieme, sempre unite ed ora ci ritrovavamo io ed Anna ancora in classe insieme nello scientifico, Martina da sola nel pedagogico ed infine Marta, la più fortunata, a casa ad aspettare con impazienza il 15 ottobre.
 
-È solo il primo giorno e già la Chiarucci ci ha riempiti di compiti, come suo solito- mi lamentai a ricreazione con Anna.
Un'altra cosa che non era cambiata rispetto agli anni precedenti, era il fatto che c'è ne stavamo lontane dalla nostra classe perché non li sopportavamo.
-Che ci puoi fare, la Chiarucci è sempre la Chiarucci ahah-mi rispose ironica
-Eh già, in questo hai proprio ragione ahah. Chissà la Marti come se la passa-
-Già. Ma soprattutto Marta, sono sicurissima che è ancora nel letto a dormire ahahahah . Tra noi quattro è stata decisamente la più fortunata ahahahahah –
-A chi lo dici, vorrei essere al suo posto adesso per dormire ancora ahahahahah-
 
 
Tornata finalmente a casa dopo quelle maledette 5 ore, pranzai e poi mi rilassi un po' prima di iniziare a fare scienze.
"Oi ciao, come è andato il primo giorno di scuola?" Martina
"Come sempre, come vuoi che sia andato?" le risposi non sapendo che scriverle
"Ei tranquilla era solo per chiedere!!!!" con i suoi soliti punti esclamativi
"Potresti provare a scrivere domande più sensate"
"Senti chi parla, quella che scrive messaggi senza senso"
"Non è colpa mia se non riesci a capire quello che scrivo"
"Chiunque leggendo certi messaggi che mi mandi non ci capirebbe niente!!!!"
"E’ colpa del T9!!! Ma lasciamo stare. A te invece come è andata?" ogni volta che iniziamo a discutere tramite messaggi preferisco sempre lasciar perdere perché altrimenti non finiremo più e non parleremmo delle cose più importanti.
"Idem. Con Mattia?"
"Dritta al punto a quanto vedo!" prima di continuare il messaggio ci pensai un po' su. Onestamente dopo averlo visto entrare a scuola mentre parlavo con Annalaura, non ci avevo più fatto molto caso.
"Comunque non c'è niente di sicuro, ma è probabile che non mi stia piacendo più"
"Ovviamente!!! Non sono come te che ci bada 100 per arrivare al punto! Comunque bene, stai iniziando a capirci qualcosa!!"
"Ahah molto simpatica :P infatti era ora che ci iniziassi a capire. Tu invece? Con Matteo? O meglio, Gianmarco?"
"Lo so, modestamente!!! Nessuna novità su entrambi. Gianmarco da quando sono tornata dall' Abruzzo, non l'ho ne più visto né sentito, mentre Matteo a quanto pare oggi non c'era"
"Ah, ok. Ora scusa ma devo finire scienze per la Chiarucci, sai com'è"
"Si lo so, anche io devo fare un po' di mate. Ci risentiamo"
"Ok"
 
 
Finiti i compiti(finalmente)navigai un po' su internet e stetti su fb.
"Oila, come è andato il primo giorno di scuola?" Ndieme.
Lei era un'altra mia migliore amica orami da tre anni come Martina. Anche se abbiamo sempre frequentato due scuole diverse, siamo riuscite a fare amicizia in corriera l'unico posto in cui riusciamo a vederci.
I suoi genitori vengono dal Senegal, ma ha una bisnonna giapponese quindi ha anche un po' di quella cultura ed è musulmana. È molto più alta di me(in realtà chiunque è più alto di me, sono una nana) ed abbiamo la stessa età.
"Oi, ciao bene. Ma tu per caso oggi non c'eri? Perché non ti ho visto in corriera"
"No, infatti non c'ero. Torno domani a scuola perché sono tornata appena oggi dalle vacanze"
"Ah, ok."
"Qualche novità?"
"Tipo?"
"Tipo... Non lo so, su Usui?"
 Usui è il soprannome che abbiamo dato a Mattia, anche se preferirei cambiarlo dato che Usui è mille volte meglio di lui. Usui sarebbe il protagonista maschile di "Kaichou wa maid-sama" un anime, cioè un "cartone animato" giapponese. Oltre ad essere un Directioner, come avrete capito, sono anche un otaku(appassionata di anime e manga) anche se ultimamente non guardo più tanti anime dato che non né ho trovati altri interessanti.
"Ma è mai possibile che tutte quante mi chiediate di lui?"
"Ma lo sai, Usui è al centro del tuo mondo"
"Questo lo era l'anno scorso"
"Vuoi dirmi che quest'anno non è così? Che non ti piace più finalmente?"
"Ancora in realtà non né sono sicura, ma penso che stia iniziando a non piacermi più"
"Ah che bello, finalmente non sentirò più tutte le tue lagne e lamentele su Usui"
"Ahahahaah,non cantare vittoria troppo presto, non è nulla di sicuro ancora. Invece tu, che mi racconti?" "Nessuna novità. Però c'è una scuola in cui vorrei andare"
"Non vorrai cambiare spero"
"No, tranquilla. I miei genitori non mi manderebbero mai, è a Londra. E poi anche se volessi? Tanto anche tu l'anno scorso volevi andartene"
"Ma non l'ho fatto"
"Solo perché non ti avevano presa -.-"
"Dettagli. Sarebbe bello però andare a Londra, magari riuscirei ad incontrare gli One Direction ahahahahah. Ma questa scuola che insegna? Perché ti interessa tanto?"
"È una scuola di musica, ballo, recitazione, arte, ecc... Insomma quelle materie che ti servono se vuoi diventare una "star" diciamo oltre alle altre materie normali"
"Wow, sarebbe veramente bello andarci"
"Già, a chi lo dici. Aspetta che ti invio il link del sito così la vedi meglio da sola"
"Oh, si grazie. Ora scusa ma devo andare a cenare. Ci vediamo domani allora"
"Si, ok. A domani"
 
 
Talent Accademy. Era questo il nome della scuola di cui mi parlava Ndieme. Era davvero una scuola bellissima e fantastica, magari poterla frequentare insegnavano le materie dei miei sogni, vale a dire canto e soprattutto recitazione. Fin da piccola ho sempre voluto fare la dottoressa da grande, ma il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di diventare attrice e cantante. Andare in quella scuola mi avrebbe aiutato ad avvicinarmi di più al mio sogno, ma anche la scuola stessa stava diventando un sogno. I miei genitori non mi avrebbero mai fatto andare a Londra per una scuola artistica, l'anno scorso mi avevano fatto tante storie solo perché volevo andare in una scuola militare che si trovava a Napoli. Però magari un tentativo l'avrei fatto...
 
 
-Ahahahahah a Londra? Stai scherzando spero! L'anno scorso Napoli e quest'anno invece Londra?-mi rispose mio padre appena gliene parlai. Non mi stupiva affatto quella reazione, infondo me lo aspettavo.
Mia madre invece si mise solo a ridere,non mi degnò neanche di una risposta.
-No, sto parlando seriamente. Questa scuola è la scuola dei miei sogni, quella che avrei sempre voluto frequentare, ma che non ho mai trovato qui-
-Perché vorresti provare a diventare...-
-Un’attrice e magari anche una cantante- risposi a mio padre -ma se mai non c'è la dovessi fare, potrei continuare a provare a diventare una dottoressa studiando sempre in quella scuola dato che insegna anche materie scientifiche e ti prepara bene. Inoltre studierei tutto in inglese che, come dici sempre tu papà, è molto importante- ero uscita con una frase fantastica, a dir poco convincente.
-Bè si, in effetti in questo ragione-
Sapevo che papà sarebbe stato facile da convincere, ma il problema era mamma ed infatti...
-Come ci hai detto, prima di entrare dovete passare una selezione, giusto?-annui con la testa e lei continuò -e dovrete cantare e recitare davanti ai professori che faranno da giudici. Ora io mi chiedo, come farai a cantare davanti a loro se non riesci a cantare neanche davanti a noi?-
-Ma sono due cose completamente diverse! Lì dovrò cantare anche per forza e poi sarò davanti a persone che non conosco, sarà più facile cantare. Davanti a voi non ci riesco perché mi vergogno-
-E di cosa?-
-Non lo so, credo di voi. Non so perché, ma davanti a voi è mi è molto più difficile cantare. Comunque il fatto del canto non è un problema-
-Si è vero, passiamo alle cose più importanti. Dato che non è anche un dormitorio, se noi ti dessimo il permesso di andare e se loro ti prendessero, dove abiterai?-
Ok, con questo mi aveva decisamente incastrato. Infondo non ci avevo affatto pensato ed era un grande problema. Ma provai a rispondere, non potevo dargliela vinta.
-Non lo so, ma troverò qualcosa. Dopo aver dato i risultati la scuola da un po' di tempo per ambientarsi e durante quel periodo cercherò qualche appartamento e un lavoretto per potermelo pagare, e penso che sarà piuttosto facile trovarne uno visto che sarò nel centro di Londra. In più se trovassi delle coinquiline sarebbe ancora più facile pagare l'affitto e tutto il resto. Ma penserò dopo a queste cose visto che ancora non mi avete detto né si né no-
Mia madre ci pensò un po' su e questo l'avevo visto come una cosa positiva perchè altrimenti mi avrebbe già risposto no.
-OK, d'accordo puoi anche andarci se ti prendono...-non potevo credere alle mie orecchie, mi aveva appena detto di sì ero al settimo cielo anche se mi sembrava una cosa piuttosto strana -ma solo se canterai prima davanti a noi-concluse.
Era troppo bello per essere vero. -D'accordo-le risposi, come ho detto prima non potevo dargliela vinta. Infondo dovevo solo cantare, no? E allora perché con loro davanti non riuscivo e mi sembrava addirittura una cosa impossibile? Ma dovevo farmi coraggio e farlo. Infondo quando si prova a realizzare il proprio sogno all'inizio si trovano sempre delle difficoltà e degli ostacoli, e questa prova era uno di questi ostacoli da superare. E non avevo nessuna intenzione di mollare ancor prima di iniziare. Dovevo almeno provare a realizzare il mio sogno.
  
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