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Autore: Setsuka    14/02/2008    19 recensioni
No razza di stupido...
non si fa così...
non te l'hanno mai detto che non si fa piangere la persona che ami?

Nonostante credessi di esser abituato a quel dolore
non riesci a trattenere una lacrima.
Una goccia scorre lungo la tua guancia.
Sentiti in colpa mi hai fatto piangere...
[ Festeggio la mia Cinquantesima pubblicazione! ]
Genere: Romantico, Triste, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wish you were here
Con questa one-shot si festeggia Cinquantesima pubblicazione di Setsuka.
E' dedicata
 a tutte le magnifiche persone che ho conosciuto da quando sono entrata su EFP,
 a coloro che dicono di ammirarmi,
 a coloro che hanno amato le mie storie,
a coloro che le hanno lette,
a coloro che mi hanno inserito tra i loro autori preferiti,
 coloro con cui ho lavorato,
coloro che hanno betato le mie ff,
 coloro che amano il RoyEd,
 coloro che considero mie amiche,
 coloro con cui ho piacevolissime conversazioni su messanger,
coloro che dicono di volermi bene e alle quali anch'io voglio bene.

Grazie mille.
E' passato un anno da quando ho fatto la mia prima pubblicazione e da quel giorno per mille motivi diversi ho avuto magnifiche giornate e magnifici momenti.
Grazie di cuore.
Vi voglio bene: Buon San Valentino   




Wish you were here


La vita è come un pendolo
 che oscilla incessantemente
tra il dolore e la noia
passando per l'attimo,
 per di più illusorio,
del piacere
[ A. Schopenauer]






E con un sorriso raggiante ti presenti davanti alla lastra di marmo che porta il suo nome inciso.

< Buon giorno amore mio >

In silenzio il tuo sguardo rimane fisso su quelle lettere scolpite nella pietra.
I tuoi occhi dorati hanno una luce diversa, non brillano più come un tempo, ma non versano più neanche lacrime, sei stanco di piangere, lo scorrere lento e doloroso del tempo ha congelato quelle lacrime.
Ti chini, in ginocchio, posizioni una piccola scatolina rossa davanti alla lapide.
Lo sguardo scorre ancora su quel nome.
Protrai il braccio verso la lapide e accarezzi con amore ogni singola lettera e lo fai con il tuo braccio d'acciaio, sentire il freddo marmo sarebbe più crudele.
Lo sentiresti ancora più lontano.
Realizzeresti che ti manca più di quanto credi.
Realizzeresti che quella è la sua tomba, non un monumento in suo onore, che rende omaggio al suo coraggio.

< Dovrei essere io al tuo posto >

Lo sussurri con amarezza e una sottile vergogna
La mano dell' Automail si apre, ferma immobile sull' iniziale del suo cognome.
Abbassi il capo, ma non per recitare una preghiera, non ne conosci e credi che dopotutto siano inutili.

< Vorrei che fossi qui... >

Ti trema la voce.

< ...in un giorno come questo tu dovresti esser qui >

Tutti quegli innamorati che hai visto scambiarsi tenere effusioni, quelle ragazzine strette al loro fidanzato... tutti così felici.
Non hai sopportato.
Era troppo.
Due fidanzati che si stavano abbracciando vicino a te li hai mandati al diavolo, tipico del tuo carattere, ma non giustificato, e hai finito col sentirti in colpa e ancor più triste.
Il lutto è ancora caldo per te.

< Mi manchi... >

Confessi con voce strozzata.

Non c'è un alito di vento, nonostante sia una giornata invernale.
La temperatura è piuttosto mite.
Il sole scalda con i suoi raggi, splende in quel cielo plumbeo.
Non c' è assolutamente freddo eppure senti salire lungo la tua schiena un brivido gelido che riesce a scuoterti.

< No razza di stupido... non si fa così... non te l'hanno mai detto che non si fa piangere la persona che ami? >

Nonostante credessi di esser abituato a quel dolore non riesci a trattenere una lacrima.
Una goccia scorre lungo la tua guancia.

< Sentiti in colpa mi hai fatto piangere... io almeno non lo nego, non accuso la pioggia per le mie lacrime al contrario di te... >

Alzi il viso al cielo.
Il sole ti abbaglia.

< ...dannato Colonnello... >

Un raggio accarezza delicatamente la tua gota.
Abbassi lo sguardo, poi ritorni a guardare la lapide di fronte a te.

< ...e io che ero venuto a portarti della cioccolata fatta da me. Sarò stupido... >

Un altro singhiozzo.
Un'altra pausa.

< ...ma non c' è nessun altro a cui voglio regalarla >

Ogni anno, su quella tomba, quel giorno, una scatola di cioccolatini è sulla tomba di Roy Mustang.
Perché un biondo alchimista non vuole regalare a nessuno il suo cuore, non vuole che palpiti per nessun altro all'infuori di lui, per questo il suo cuore è diventato d'acciaio
.
Acciaio come il suo nome. 








Un' altra RoyEd triste.
A me non dispiace sinceramente, ma lascio a voi il giudizio.
Si dice che quando uno ha un brivido e non è il freddo a causarlo c'è uno spirito vicino. Verità o fantasia mi è piaciuto pensare a un Roy lì presente per il giorno di San Valentino, che magari l'abbraccia: per questo Ed piange. Inoltre non ho voluto mettere il nome di Edward perchè volevo dare l'idea che con la morte di Roy anche Edward Elric sia andato e sia rimasto solo Acciaio.
Piaciuta o no, spero che commenterete e vi rinnovo i miei auguri per San Valentino: kisses , ciao!


   
 
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