Scusa, ma ti chiamo amore
(Basata sulla canzone Scusa ma ti chiamo amore dei
Sugarfree)
Kelsi entrò nella scuola con un sensazione strana alla bocca dello stomaco.
Non sapeva perché, ma sentiva che quel giorno qualcosa sarebbe cambiato. E questo non la preoccupava, anzi. La entusiasmava.
Ma era solo una sensazione, quindi continuò il suo cammino verso l’armadietto. Subito salutò Sharpay, che si stava sistemando il rossetto chiaro davanti allo specchietto dell’armadietto. La sua migliore amica era come al solito stupenda.
-Ciao, Sharpay.-
-Ciao, Kelsi.- la bionda l’abbracciò, -Buon San Valentino.- trillò entusiasta.
-Anche a te.- rise Kelsi stringendola a sua volta.
Sapeva bene che Sharpay riteneva quella festa adatta anche all’amicizia. E poi quel giorno sarebbe stato speciale per lei. Finalmente si era messa con Troy e avrebbero passato il loro primo San Valentino insieme. Le due si separarono.
-Wow, sei fantastica oggi!- notò Sharpay.
Kelsi quel giorno aveva optato per un look un po’ meno mascolino. Indossava una minigonna a quadri bianchi e rossi, a pieghe, un maglione bianco a collo alto, da cui spuntava una meravigliosa collanina d’argento. Le collant chiare e un paio di stivaletti bianchi alla caviglia. Un look che comunque non era molto da lei.
-Oh! Beh… io…- balbettò Kelsi calcandosi sui boccoli castani il cappellino rosso, -Non so… ho visto i vestiti nell’armadio… e quindi…-
-Ehi, non ti devi giustificare con me.- rise indicando i suoi jeans e la sua maglia piena di pailettes d’oro.
-Giusto.- concesse Kelsi aprendo l’armadietto.
Subito un foglio piegato in quattro cade per terra. Si chinò e lo raccolse, per poi rialzarsi accigliata. Fece per aprirlo, ma una voce la costrinse a nasconderlo.
-Ciao!- Ryan apparve in mezzo a Kelsi e Sharpay, aprendo il suo armadietto, -Hai già visto il tuo amore, sorellina?-
-No.- Sharpay scrutò i corridoi, -Ma si farà vedere. Ha detto che aveva una sorpresa per me.-
-Capisco.- Ryan si voltò verso Kelsi e le regalò un sorriso, -Ciao, Kelsi.-
-Ciao, Ryan.- salutò anche Kelsi.
-Adesso abbiamo la Darbus noi due, vero?- le domandò Ryan tirando fuori un libro dall’armadietto.
-Già.- rispose Kelsi chiudendo l’armadietto e infilando nel proprio libro di teatro il foglio trovato, -Sharpay, noi andiamo a lezione. Ci vediamo nell’intervallo.-
Ma Sharpay non li ascoltava già più, troppo intenta a cercare Troy per i corridoi. Ridendo i due si avviarono verso il primo piano della East High School, per poi sedersi ai propri posti nell’aula della Darbus.
Solo quando la lezione entrò nel vivo, Kelsi si permise di sbirciare intorno a sé. Erano tutti troppo intenti a leggere i propri biglietti d’amore o ad ascoltare la noiosissima lezione su un qualche poeta strambo vissuto alla fine dell’800. Tirò fuori dal libro il Foglio e lo aprì. Si accorse subito che si trattava di una canzone, ma dalla calligrafia non riusciva a capire chi potesse averla scritta.
E poi lei non riceveva mai lettere d’amore. Probabilmente era di Jason. Aveva detto che voleva regalarle qualcosa che per lei aveva molta importanza.
E cosa c’era di più importante di una canzone?
Scusa ma ti chiamo
amore
Non so dire nulla più
Scusa se ti ho
dato un nome
Dico solo che sei tu
Cercò con lo sguardo Jason, seduto davanti a lei. Lui si voltò sentendosi osservato e le sorrise strizzando un occhio. Poi sillabò alcune parole.
-Dopo c’è la tua sorpresa, tesoro.-
Allora non si tratta di Jason… pensò sbalordita.
Ridisegni il mio destino
E colori il desiderio dentro gli occhi miei
Io non ho più freddo adesso
Che ho imparato
a piangere
E non ho paura
quando
Sento di rinascere
Mi rimetto in gioco adesso
Lascio correre il mio cuore verso di te
Non è troppo tardi
In tasca, ora ho la libertà
Puoi tirarla fuori quando
vuoi
Quelle parole la colpirono. Erano piene di sentimento, d’amore, di fiducia. Non riusciva a immagine una persona alla East High capace di scrivere tali parole.
Poi ebbe un flash. Alzò il viso e dal suo ultimo banco vide che al primo banco c’era Ryan che osservava Gabriella, per poi seguire di nuovo la lezione.
Non ci credette subito. Dovette prima rileggere quella strofa un paio di volte. Per essere ancora più sicura continuò a leggere la canzone.
Una vita da riscrivere
Nel tuo cuore
che ha mille pagine
Sfoglierò poesie che parlano di noi
Di un amore che
non ha età
Sì, perché Ryan le aveva confidato quell’estate che voleva riscrivere la propria vita. Dopo il Talent Show al Lava Spring si era convinto che doveva farsi vedere in modo diverso e non come l’ombra di Sharpay.
Ormai sapeva che si trattava di lui.
A lui piaceva Gabriella.
Probabilmente aveva sbagliato armadietto.
Scusa ma ti chiamo
amore
E non posso dir
di più
Scusa se non
posso avere
Gli anni che hai
ora tu
Ma conservo
quell'istinto
Per volare come un aquilone in libertà
L'amore non è convenzione
Non si delimita
Scorre nei nostri cuori ormai
Era convinta che dovesse chiudere quel foglio, aspettare la fine della lezione e consegnarlo a Gabriella dicendole che era da parte di Ryan. Eppure qualcosa le diceva di andare avanti, nonostante un vuoto cominciò a impossessarsi del suo stomaco.
In qualche angolo remoto della sua anima non voleva che Ryan chiamasse Amore Gabriella. Lei che ora stava da sola, dato che aveva lasciato Troy mesi prima. Lei che per Ryan era sempre stata tutto l’universo.
Una vita da riscrivere
Nel tuo cuore
che ha mille pagine
Parlerò di un amore che
Oltrepassa le
distanze non si ferma mai
Non si ferma mai
Ho una vita da riscrivere
Nel tuo cuore
che ha mille pagine
Sfoglierò poesie che parlano di noi
Di un amore che
non ha età
La campanella suonò, ma lei non ci badò più di tanto. Continuò a leggere concisa le parole scritte con l’inchiostro nero sulla carta a righe. Voleva leggere fino all’ultimo.
Scusa ma ti chiamo
amore
Non so dire nulla più
Scusa se ti ho
dato un nome
Ora puoi chiamarmi anche tu
Notò poi poche frasi alla fine, scritte in rosso. Fece per leggere anche quelle, ma qualcuno le oscurò la luce. Alzò lo sguardo e vide Jason guardarla accigliato.
-Ehi, non rispondi?-
-Come?- domandò a sua volta Kelsi imbarazzata.
-Ti ho chiesto se stasera volevi venire al pub.- Jason notò il foglio che aveva in mano la ragazza, -Cos’è?- domandò afferrandolo.
-Non è me. È per Gabriella.- disse con le lacrime agli occhi.
Ora aveva capito che non era Jason il ragazzo che sognava tutte le notti.
Jason glielo restituì, -L’ha scritta Ryan?- le domandò guardandola serio.
-Sì, credo di sì.-
Jason scosse la testa, -Non è per Gabriella, tesoro. È per te.- disse chinandosi su di lei, -E dai tuoi occhi capisco che ricambi i suoi sentimenti.-
-Come puoi dire che non è per Gabriella?- si incuriosì Kelsi.
Jason le sorrise, -Perché Ryan è mio amico. E perché Gabriella si è fidanzata ieri sera con Zeke. La prima persona a cui l’ha detto è stata proprio Ryan. E stamattina non mi è sembrato tanto triste.- disse accennando al ragazzo biondo che gli si stava avvicinando, -E’ la tua occasione di essere felice, Kelsi. Non sprecarla.- le baciò una guancia e uscì dall’aula.
Ryan la fissò perplesso, -Tutto bene?- le domandò notando gli occhi colmi di lacrime.
-L’hai scritta tu?- gli domandò Kelsi indicando il foglio che giaceva sul banco.
-Sì.- ammise Ryan.
-Era per Gabriella?-
Ryan la guardò stupito, -No.-
-Era per me?- domandò ancora col cuore che batteva a mille.
Ryan deglutì, -Sì.-
Kelsi si alzò e posando una mano sul suo petto all’altezza del cuore si alzò in punta di piedi, raggiungendo le labbra del ragazzo. Chiuse gli occhi e lo baciò. Ryan si stupì un po’, ma il cuore che batteva felice lo invogliò a stringere a sé quella bellissima creatura.
-Ti amo.- le sussurrò quando si separarono.
-Anche io.- sussurrò di rimando.
-Più io, Amore…- e questa volta fu lui a baciarlo.
-Ah, guardate cosa mi ha regalato Troy!-
I due si separarono divertiti, osservando Sharpay ferma alla soglia dell’aula con un mazzo di rose rosse in mano. Dietro di lei stava Troy che tratteneva le risate.
-Arrivi sempre nei momenti più adatti, sorellina.- le disse Ryan senza lasciare Kelsi.
-Scusatela.- Troy prese la parola rendendosi conto che la sua ragazza era sbalordita dalla scena a cui aveva assistito, -Continuate pure.- prese Sharpay e la trascinò fuori dall’aula.
-Dove eravamo rimasti?- domandò Ryan con un sorrisetto malizioso.
-Qui, Amore.- e si scambiarono un altro bacio.
Le frasi scritte in rosso Kelsi le lesse solo quella sera, quando tornò a casa da un pomeriggio fantastico passato insieme a Ryan.
“Perché io voglio
chiamarti in ogni momento Amore.
Perché io voglio riscrivere la mia vita insieme
a te.
Perché io voglio baciarti,
abbracciarti.
Scusa, Kelsi.
Ma io ti chiamo Amore.
Ryan”
The End
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Scritta in un’ora precisa XD
Vi piace? Volevo scriverne una
che fosse sull’amicizia, perché io credo che l’Amore
possa anche essere paragonato al Bene con
Mi raccomando, fatemi sapere.
Baci e Buon San Valentino
By Titty90 ^^