Perdono

Era stato necessario.
Lo dovevi fare.
Era questo ciò che Alfred continuava a ripetersi, mentre andava a trovare Giappone, come faceva dal 1946 in poi, in quei precisi giorni.
Andava il 6 e tornava via il 10, voleva stare con lui nei giorni della memoria per le bombe atomiche.
Giappone diceva di averlo perdonato, ma lui non ci credeva.
Non era possibile perdonare per certe cose, neanche per una Nazione.
Sospirò per l'ennesima volta, mentre il suo jet privato atterrava all'aereoporto di Hiroshima.
Era più che sicuro che nonostante fossero passati decenni, l'aria fosse ancora satura di radiazioni, e le perdite nucleari causate dallo tsunami di 2 anni prima non avevano certo migliorato le cose.
-Ben arrivato, America-san -
-Buon giorno Giappone!-
Provò a sorridere come sempre, ma era un sorriso spento, più di circostanza che altro.
Non riusciva quasi più a sorridere in presenza di Giappone da quel giorno.
Specialmente perché le bombe avevano lasciato anche delle cicatrici fisiche sul suo corpo.
Voleva abbracciarlo, chiedergli scusa per l'ennesima volta e cercare di farsi perdonare.
Ma sapeva che il contatto fisico avrebbe solo peggiorato le cose, e che era impossibile farsi perdonare per ciò che aveva fatto.
-Sta per iniziare la cerimonia-
-S..sì! Arrivo!-
E come ogni anno, America seguì Giappone, nella speranza di un futuro migliore.

Oggi, 6 Agosto, è l'anniversario della bomba su Hiroshima.
Molti eventi hanno segnato la WW2, ma questo e la bomba a Nagasaki sono stati quelli che probabilmente hanno fatto più morti con un sòlo colpo.
Spero abbiate voglia di recensire :)