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Autore: Cathi    07/08/2013    1 recensioni
"Ma io e te, bhe io e te Leni siamo okay hai capito? Nulla può separarci, io e te siamo a posto, hai capito?” Sirius tirò fuori una foto.
Erano loro due ad una fiera babbana.
Marlene rideva mentre Sirius mangiava zucchero filato.
Era una foto bellissima, erano solo loro due e nulla altro.
Solo Marlene e Sirius, solo quei due che erano okay mentre il mondo crollava.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Marlene McKinnon, Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“Vuoi salire Felpato?”

“Sarà per un’altra volta, mi spiace ma devo essere all’Ordine tra poco.”

“Di che si tratta?”

“Solo sorveglianza di Babbani non preoccuparti Leni”

Sirius prese il viso della ragazza tra le mani e la baciò con trasporto.

La ragazza scese dalla moto e si avvicinò al portone di legno.

La sua coda di boccoli biondi danzava allegra sulla sua figura magrolina.

Si chinò un attimo a raccogliere la Gazzetta del Profeta.

“Altre famiglie di Babbani uccise, membro dell’Ordine scomparso” lesse col fiato pesante a bassa voce.

Famiglie Babbane, famiglie come la sua. In più lei era membro dell’Ordine, l’avrebbero uccisa a breve.

Lei e la sua famiglia, loro dovevano andarsene subito.

Lacrime silenziose le inumidivano le guance.

Si appoggiò alla porta e rimase a fissare Sirius sulla sua motocicletta.

Corse verso di lui che l’abbracciò prontamente.

“Cosa succede Leni?”sussurrando Felpato arrivò all’orecchio della sua ragazza.

“Altri Babbani uccisi, qualche membro scomparso. Ho paura Sirius, mi uccideranno, me e loro, tra pochissimo, ho paura. Il mondo sta crollando a pezzi.”

“Leni, Leni ascoltami. Non ti posso dare torto ,il mondo sta crollando a pezzi, o almeno il nostro. Sarebbe stupido dirti che va tutto bene, sarebbe essere bugiardi e a noi non piace.

Ma io e te, bhe io e te Leni siamo okay hai capito? Nulla può separarci, io e te siamo a posto, hai capito?” Sirius tirò fuori una foto.

Erano loro due ad una fiera babbana.

Marlene rideva mentre Sirius mangiava zucchero filato.

Era una foto bellissima, erano solo loro due e nulla altro.

Solo Marlene e Sirius, solo quei due che erano okay mentre il mondo crollava.

“Io credo di sì” la ragazza tirò su con il naso e fissò gli occhi grigi di Felpato.

“Questa notte manderò Lupin a sorvegliare la zona, era già in programma. Tu però presta attenzione, sempre bacchetta alla mano e serra con qualche incantesimo le porte.”

“Lo so, grazie”

“Io e te ricorda, solo io e te.” si avvicinò con le labbra a quelle della ragazza e le stampò un bacio.

“Ora va e proteggi la tua famiglia”

Leni tornò verso la sua porta e fissò con i suoi grandi occhi verdi Felpato che la salutava.

“Io e te siamo okay” si ripetè salendo le scale con in mano il giornale.

Nello stesso momento Sirius stava sfrecciando verso l’Ordine pensando a Leni.

La piccola Leni, con i suoi boccoli biondi e gli enormi occhi verdi, con il suo sorriso sincero e travolgente, la sua dolce Leni che era bellissima quando piangeva e quando si arrabbiava, Leni quella forte, quella realista che crollava solo con lui.

Dieci minuti dopo era seduto allo stesso tavolo di Remus, James, Lily e Alice.

“Stragi di Babbani e uno di noi scomparso. Ora i babbani sono la priorità?”

“Felpato , Lunastorta e Lily sorveglierete le tre zone indicate. Io e Alice ci occupiamo di Rufus”

Lily si avvicinò a Sirius e a Remus.

“Dove si va?”

“Io vado verso casa di Marlene, la zona è già stata colpita, se ci sono guai vi mando un patronus” Lunastorta li salutò e con un pop si smaterializzò.

“A me tocca la zona Ministeriale Babbana” Sirius si smaterializzò davanti al ministero Babbano.

“Lils tu ?”

“Io, bhe batterò la zona del Tamigi”

“Sta attenta”

“Anche tu James, proteggimi Alice”

“Ehi insomma io so badare a me stessa Lily!” Alice Paciock si incamminò minacciosa verso l’amica che ridendo si smaterializzò.

“Allora Ramoso andiamo?”

James le prese la mano e si smaterializzarono davanti al Ministero della Magia.

Remus Lupin si guardava attorno sospetto con la bacchetta ben stretta nella mano eseguiva difficili incantesimi di rpotezione quando un urlo di donna lacerò la notte da un casa affianco.

Lupin maneggiò con la porta un paio di secondi prima di riuscire ad aprirla.

Evocò un patronus e lo mandò a Sirius con il seguente messaggio.

“Casa di Marlene corri”

Attraversò di corsa il corridoio e si bloccò nel soggiorno dove due corpi immobili erano riversi sul divano.

Un uomo e una donna morti, Lupin tastò il polso in cerca di battiti ma nulla.

Un altro grido di dolore tagliò il silenzio.

Lunastorta fece in meno di due secondi le scale e si precipitò in una stanza dalla porta aperta.

Avery puntava la bacchetta contro Marlene Mc Kinnon.

“Crucio” Marlene si contorse e urlò di dolore.

“Dicci dov’è sangue sporco”

“Mai”

“Ora basta giocare Mc Kinnon, Sectumsempra” Piton sussurrò le ultime parole e Marlene si accasciò in una pozza di sangue.

“Pietrificus totalus” Lupin urlò l’inacntesimo contro Piton, che si bloccò all’istante.

“Bene bene abbiamo quacun altro qui” ghignò Lestrange.

“Expelliarmus” il getto colpì la bacchetta di Avery che volò lontano dal suo padrone.

“Crucio” Lupin si contorse sotto la maledizione di Lestrange.

“Stupeficium” il getto rosso che uscì dalla bacchetta di prugnolo fece volare il mangiamorte a parecchi metri da Lupin.

Lunastorta si avvicinò a Marlene che giaceva in una pozza di sangue.

“Ti sei dimenticato di me Lupin, Pietrificus totalus, ora assisti alla morte della tua amica” Regulus Black si avvicinò alla ragazza.

“Fermo, non fare un passo o sei morto” Sirius Black teneva la punta della bacchetta schiacciata contro la schiena del fratello.

“Troppo tardi fratellone. Avada Kedavra” il getto verde colpì il petto di Marlene.

Sirius sgranò gli occhi vedendo il corpo della  sua ragazza senza vita.

Iniziò a schiantare a caso urlando di rabbia e dolore.

Quando tutti i mangiamorte furono schiantati o scappati, Sirius si accasciò vicino al corpo scuotendolo.

“Leni, Leni ,Leni” Alzò con una mano la schiena di Marlene e abbracciò il corpo senza vita.

La sua piccola Leni, non era riuscita a proteggerla, lei era morta e lui era vivo, la sua piccola Leni, lui aveva fallito, lei era morta e lui moriva dentro.

Le lacrime gli offuscarono la vista di quella ragazza.

Di quella diociottenne bellissima. Di quella diciottenne con i boccoli sporchi di sangue e gli occhi senza vita. Di quella diciottenne con il ventre freddo che troppo presto se ne era andata.

Sirius si accasciò a terra pensando ai ricordi.

 

“Ci vieni a Hogsmead con me Leni?”

“Vediamo Black, dammi dei buoni motivi”

“Tu sei pazza di me, io sono pazzo di te, noi stiamo insieme e io sono niente popò di meno che Sirius Black”

“E da quando stiamo insieme Black?”

“Da ora” si avvicinò a lei e la baciò con trasporto.

“Allora Leni ci vai o no?” Lily stava sorridendo all’amica.

“Solo per questa volta” e scoppiò in una fragorosa risata.

Le gote diventarono rosee e gli occhi verdi espressero ciò che la risata trasmetteva.

La sua risata, la risata di una ragazza che lui non aveva protetto.

La risata di Marlene che non avrebbe mai più sentito.

  
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