Corsi a lungo e alla fine mi trovai davanti a una fantastica villa, aprì la porta con timore e mi fiondai dentro.
La scena che si presentò davanti hai miei occhi era incredibile. Michael Jackson stava ballando in un salone immenso. Mi avvicinai lentamente e con le gambe tremanti ascoltai il pezzo, smooth criminal, non riuscì a trattenermi e iniziai a ballare con lui. Mi stavo scatenando quando sentì che lui si era fermato e mi fissava, lo imitai e lui mi sorrise. L' unica cosa che fui capace di fare fu abbracciarlo stretto e, notai con felicità, che lui ricambiò la stretta con calore quando partì you are not alone.
Mi alzai erano gia le sette e oggi era il 25 giugno, erano passati quattro anni dalla sua morte. Accesi subito lo sterio e misi beat it e ne ballai la coreografia, dai miei occhi oramai dolce ruggiada sgorgava.