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Autore: Asja Brandom Hale    07/08/2013    0 recensioni
Salve a tutti;
visto i continui consigli nell'allungare i capitoli delle mie storie ho provato a fare una storia "rispettando" , o almeno, cercando di rispettare questi criteri.
Spero che vi piaccia e mi potete fare un favore?
Recensite anche con un commento piccola ma che almeno mi sappia dire se sto andando nella direzione giusta o meno.
Grazie ancora Jalice99
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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POV Narratore : 
“Non devi avere paura. La paura è da stupidi” le ricordava suo padre quando la piccola Britney non si addormentava o non riusciva a fare qualcosa per via di questa emozione che la immobilizzava tutta da capo a piedi.
E solo dopo questo incoraggiamento che il padre le diceva riusciva a superarlo; non si nega che il rapporto con suo padre era molto profondo fino al giorno dell’incidente che glielo strappo via.
Oh si, quel giorno in tutta Hilton Hill si era tristi, nessuno che rideva, nessuna barzelletta, nessuno che in quel piccolo paese scherzasse anche solo per un secondo e una ragione c’era :”  il capo banchier, il  signor. Huostin e sua moglie deceduti  la notte scorsa in un incidente d’auto , la macchina è sbandata andando a finire nel burrone sottostante. Lasciano una figlia e una eredita che va alla bambina di otto anni.”
Questo era quello che scrivevano i giornali il giorno dopo l’incidente e credetemi…per Britney le cose non sono state facili; non avendo parenti è passata da una famiglia all’altra, conoscendo sempre luoghi e gente nuova, non affezionandosi troppo a quelli che erano i suoi “fratelli, sorelle, madre, padre” riusciva a dare l’addio senza spandere nemmeno una lacrima….occhi lucidi si ma non lacrime che le bagnavano le guance.
Adesso , quella pargoletta di 8 anni ha la bellezza di 17 anni ed è stata trasferita in un'altra casa, in un'altra famiglia : i Cullen.
POV Bri:
8 novembre 2013, il  cielo piange, piange ma non delle lacrime che avrei dovuto versare per tutte quelle persone a cui ho detto addio ma piange per l’infelicità che questo giorno porta : la morte dei miei genitori.
È stata quella l’ultima che, almeno credo, ho pianto davvero e mi sono sentita in colpa; mi sento persa senza di loro e all’età di 8 anni perdere i propri “angeli custodi” non è facile.
Ora sono qui, nuova casa, nuova vita. Ho 17 anni e guardandomi allo specchio anche per un nano secondo non posso non dire che i miei genitori non hanno fatto un bel lavoro : alta, capelli di media lunghezza biondi, un po’ di pancia ( nessuno è perfetto!!) , delle gambe che tutto sommato possono essere passibili e occhi verdi-azzurri.
Sono contenta non solo del mio aspetto ma anche della mia ( nuova ) famiglia : Carlisle, il mio nuovo padre, è una persona molto paziente e ordinaria, Esme è una donna molto dolce ( mi ricorda molto i modi di fare della mia mamma) e poi ci sono i miei fratelli; Edward è il più grande fra tutti ed è molto timido e dai capelli color rame, Emmet , il secondo più grande, è molto muscoloso ( assomiglia quasi ad una montagna) ed è molto simpatico , Rosalie , il fiore all’occhiello della famiglia ( così la definisco io) è molto bella, alta, fisico da modella , occhi grandi e azzurri e non ha paura di dire quello che pensa, Jasper è il quarto più grande ( dopo Rosalie) ed è come un fratello vero : mi protegge, mi sostiene ed è molto bello, capelli biondo-miele , alto e muscoloso infine c’è quella pazza di mia sorella Alice , fisico minuto che assomiglia quasi ad un folletto, bassa ma con gran carattere, con i capelli corti neri , dei splendidi occhi dell’ennesimo colore ed è molto dolce ( più di quanto lo sia Esme) e credo che sia per via della sua infanzia : ha perso i suoi genitori quando era molto piccola ed è stata adottata dai Cullen.
Nessuno in casa, tutti fuori per fare spesa o altro mentre io sono rimasta in  camera mia, distesa sul letto, con la musica nelle cuffiette ad alto volume che ripenso a quella spiacevole notizia.
Che cosa è ?!? Una lacrima.
Non credevo di essere ancora capace di crearne ma mi sbaglio non è una sono due, tre….sto piangendo.
Piango come il cielo che fa scendere le sue goccioline di pioggia sui vetri delle finestre, piango perché mi sento in colpa, piango per tutti gli errori che ho commesso, piango per tutte quelle volte che ho detto addio con poca importanza, piango perché non ho più i miei genitori e perché sono dovuta passare da una famiglia all’altra.
Sento la porta di casa aprirsi e una voce che mi chiama cosi mi dirigo in bagno, mi sistemo come posso per cercare di nascondere i segni delle lacrime  e scendo in salotto.
“Bri…hai pianto?” mi chiede Rosalie e tutti mi fissano stupidi solo una persona mi si avvicina e mi stringe a se : Alice.
“Io??!? Ma che ! Lo sai che non sono il tipo!” mento spudoratamente
“Beh? Fatte compere?” chiedo rompendo quel silenzio che si era fatto  imbarazzante
“Ovvio e ho anche una sorpresa per te. Andiamo” mi riferisce Alice e mi trascina su per le scale mentre il resto della famiglia appoggia quei 5000 pacchi che hanno in mano.
“Ma Alice…che?”
“Lo sappiamo bene che non è giornata ma oggi c’è una festa di mezzo..”
La fisso come per dire :” Scherzi, spero. Una festa oggi?!? Ma che c****!”
“Aspetta….festa si ma di chi…”
Ed ecco che mi viene in mente : l’anniversario  di matrimonio di Carlisle ed Esme.
“È  l’anniversario di matrimonio di mamma e papà”
Dire quelle parole mi fa rabbrividire per un minuto poi ritorno in me
“Porca puzzola!! È adesso ? Cosa mi metto…Alice ti prego aiutami!!”
“Sono qui apposta, sorellina. Ti fidi di me?”
“Ma certo che si”
“Allora chiudi gli occhi e non riaprili fino a quando non te lo dirò io, ok?”
“So che me ne pentirò ma va bene”
Vedo mia sorella esultare di gioia e poi, come mia detto lei, chiudo gli occhi curiosa del risultato.
“Ok…ho finito. Apri” mi dice cosi alzo le palpabre e noto una splendida ragazza allo specchio.
“Ma sono io?!? Woah! Grazie grazie!” esclamo entusiasta abbracciandola
Finito di saltellare , come una pazza, per la gioia scendiamo in salotto dove ad accoglierci c’è una atmosfera bellissima : le pareti bianche sono state addobbate con striscioni di color lillà e nell’aria c’è un delizioso profumo di lavanda.
“Caspita! Quanto sei bella! Britney…sei stupenda”
“Grazie Jazz”
Passa un’ora e mezza e io mi incomincio a sentirmi male e questo viene subito notato.
“Bri, che hai?”
“Ma nulla di che Rosalie, solo un po’ di mal di testa”
“Ti credo con tutta la lacca che ti avrà messo tua sorella” scherza Emmet e Alice per risposta lo fulmina
“Per me devi andare a riposare” mi consiglia Edward
“Ma che riposare! È una festa dobbiamo divertirci!!” cerco di convincerli ma non ho le forze per stare in  piedi e Jasper mi sorregge prima che io cada all’indietro
“Tu stai male, è meglio che vai a letto.” Continua Emmet
“Ma che … no! È una festa dobbiamo divertirci….sono sicura che tra un po’ mi passa” contrasto decisa
“Bri…tu scotti…e anche tanto.” Mi dice Esme e stavolta, senza obbiettare, vado in camera mia a riposare.
Pov  Narratore :
Passa un ora da quando Britney è salita per andare in camera sua e mentre tutti stanno riordinando il salotto, qualcuno suona alla porta.
Carlisle va ad aprire e gli si presentano due figure dall’aspetto molto cordiale.
“Salve, signor Cullen. Io sono Francis Score e lui, è il mio collega Erman Kurbick. Possiamo entrare?” chiede un uomo alto e snello
“Ma certo.”
Dopo averli fatti entrare, e dopo aver fatto le presentazioni , il capo-famiglia riprende la parola
“Posso chiedere cosa volete?”
“Siamo qui perché dobbiamo parlare con Britney  Huostin. Sappiamo che l’avete adottata e dobbiamo parlare per conto dell’eredità”
“Lei non c’è ora. Sta riposando” risponde in malo modo Jasper che non li vede di buon occhio
“Dobbiamo parlarle subito!” contrasta l’uomo grasso e baffuto che stava alla destra di Francis
“Tornate un altro giorno…oggi non può parlare con voi” ringhia di nuovo Jasper
“Senti biondino mi hai stufato! Stai zitto tu in sta storia non c’entri”
“Si che centro…Britney è mia sorella perciò c’entro anche io! Ti consiglio di moderare i toni…”
“Se no?!?” lo sfida Erman
“Ora Basta!” urla Bri dalle scale
“Bri….stai bene? Come ti senti?”
“Tutto ok, mi serviva solo un po’ di riposo. Se non sono indiscreta con chi ho il piacere di parlare?”
“Io sono Francis Score e lui, è il mio collega Erman Kurbick. Dobbiamo parlare con lei, signore Huostin per via dell’ereditarietà dei suoi”
“Meglio che vi sediate” consiglia Britney che , insieme alla sua famiglia, li porta in salotto
“Bene…tu sai cosa vuol dire ereditare?” le chiede Erman credendo di parlare con una bambina di 4 anni
“Certo che lo so. Ci vado anche io a scuola” gli risponde acida Bri
“Ok, non avendo altri parenti i tuoi genitori ti hanno lasciato in eredità la bellezza di 500.000 dollari”
“500.00 dollari con quelli si che fai compere” scherza Emmet ricevendo una occhiataccia da Rosalie
“500.00 dollari….io non ne sapevo nulla” confessa la ragazza
“Era scritto sui giornali! Che eri analfabeta!?!” la provoca di nuovo Erman con un sogghigno
“No! Non era analfabeta bensì allo oscuro di tutto! Perché , quando quelli stronzi dell’adozioni mi sono venuti a prendere a casa l’unica cosa che mi dissero è che i miei genitori erano morti…così di punto in bianco. Perciò non ho avuto né il tempo né la voglia di aprire un fottutissimo giornale!!” gli risponde Britney  scocciata di essere presa per un’imbecille cosi Carlisle calma le acque
“Se Bri è l’unica ereditiera di questa somma…quando sarebbe di andare a ritirarla?”
“Prima possibile. Domani andrebbe più che bene sempre se per voi non è un problema” dice Score
“No è perfetto” risponde Edward
“Chiedete di Allyson Tiguervert è lei che si occupa delle eredità” continua Erman che si è apparentemente calmato.
Dopo che i due notai escono , tutti a fare le valigie per un'unica destinazione : Hilton Hill.
  
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