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Autore: Bab1974    07/08/2013    3 recensioni
Harry ha passato estati diversissime tra loro, prima dai Dursley, poi a Hogwart a metà fra loro ei i Weasley, poi alla fine solo con chi gli vuole bene.
Partecipa al contest 'Non c'è estate senza maghi' di ~Hikari.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Maledette magnifiche estati 1
Maledette, magnifiche estati


I
Le estati di Harry, prima di Hogwarts, erano state talmente brutte che il bambino le attendeva con angoscia.
Aveva imparato ciò che l'aspettava: giorni interi passati con la signora Figg, con la puzza di cavolo e la marea di gatti, e questo quando le cose andavano bene e la famiglia Dursley aveva feste, vacanze, uscite varie, da cui lui era logicamente escluso.
Era molto peggio se Dudley e i suoi amici non avevavo nulla da fare: sapeva che doveva aspettarsi scherzi di ogni genere e di non poter reagire, se non voleva che oltre al danno creato da loro si aggiungessero pure i rimproveri e le botte degli zii.
Nonostante ciò aveva qualcosa dentro di sé che lo faceva crescere tranquillo, come se sapesse che al mondo c'era un posto per lui, solo che ancora non l'aveva raggiunto.
Fu durante una di queste estati, l'ultima che avrebbe trascorso da solo con i Dursley, che venne a conoscenza, tramite Hagrid, del Mondo Magico, dei suoi genitori e del suo destino.
All'inizio pensò che combattere Voldemort fosse troppo per un bambino, poi pensando al passato capì che nulla poteva essere paragonato alla vita che aveva fatto con i Dursley, e che battersi contro il Signore Oscuro non poteva essere così male.


II
Le estati di Harry, per i primi cinque anni di Hogwarts, erano divise in due parti che non potevano essere più diverse l'una dall'altra.
La prima la passava con gli unici parenti che aveva, gli zii Vernon e Petunia Dursley e il cugino Dudley;
la seconda con persone che pur non essendo parenti, lo amavano al pari di un figlio.


Per i Dursley, Harry era sempre stato una palla al piede e, se non avevano fatto altro che dimostrarglielo, da quando erano stati costretti a prenderlo con loro quando aveva circa un anno, il ragazzo non aveva mai capito la quantità di disprezzo che gli portavano finché non aveva cominciato Hogwarts.
La prima estate che era stato costretto a passare con loro dopo la fine della scuola, aveva compreso che gli zii avevano paura della magia, e ne aveva approfittato per evitare che il cugino lo maltrattasse, anche se in realtà non poteva usarla.
Le estati che aveva passato con la famiglia Weasley erano state totalmente l'opposto.
Molly e Arthur lo trattavano lo trattavano come fosse uno dei loro figli (come non ne avessero abbastanza) e Ron più che un amico, era un fratello. Per la prima volta sentiva l'affetto di una famiglia unita e che lo amava incondizionatamente.
Ogni anno che passava, notava sempre più la differenza e l'inutilità di quei Babbani. Loro lo temevano come fosse stato un demonio. Ogni anno aspettava sempre con maggiore ansia il ritorno in casa Weasley.
Quelle estati erano state le più brutte e le più belle che mai avrebbe potuto desiderare.


III
La prima vera estate di tranquillità l'ebbe solo dopo la fine della guerra.
Ora aveva una ragazza, Ginny, e i Weasley non erano più dei finti genitori ma dei veri futuri suoceri, che lo adoravano come non mai. Ron ora non era più un finto fratello, ma un vero futuro cognato, al quale era attaccato per la vita.
Oltretutto aveva la possibilità di allungare le vacanze fino all'inizio del corso Auror, giacché essendo l'eroe del Mondo Magico, ed avendo salvato milioni di vite, comprese quelle dei Babbani, non era stato ritenuto necessario che prendesse i M.A.G.O. La stessa possibilità era stata data ai suoi compagni, che lo avevano aiutato e a Neville, che si era dimostrato davvero eroico.
Alla fine, oltre a Harry, ne aveva approfittato solo Ron. Hermione, perché amava lo studio e non sopportava di lasciare le cose a metà e Neville, che nonostante tutto si sentiva un insicuro, avevano preferito seguire il corso regolare degli studi.
Harry decise che era il momento giusto per far conoscere a Ron il mondo dei Babbani.
Era davvero uno spettacolo vedere il suo miglior amico che si stupiva di ogni cosa che vedeva. I semafori, le insegne luminose, i pub grandi e pieni di luci , etc e il tutto fatto senza magia.
"In fondo anch'io a volte ancora mi stupisco di cose che tu ritieni normali." commentò Harry.
"Già." ribatté Ron dopo aver visitato un megastore multipiani "Ma sono certo che sono molto meno di quelle di questo  mondo."
Non c'era nulla da fare, voleva sempre la ragione lui!
  
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