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Autore: Congliocchipienidite    07/08/2013    4 recensioni
«Trovo davvero pazzesco che in questo anno, tu non mi abbia pensato nemmeno un po’. Mi hai davvero dimenticato come dici?»
«Ti ho dimenticato per davvero»
I suoi occhi brillano.
«Dimostramelo»
Sto chiedendo l’impossibile.
Lei mi inchioda con il suo sguardo profondo, si divora il labbro inferiore, ma finge di farcela.
Non mi hai  dimenticato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Quindi…tu non provi niente per lei?»
Mi sento un vuoto allo stomaco, un vuoto incolmabile. E’ una stupida domanda, in fondo. Non c’è niente che dovrebbe farmi sentire così.
«Non c’è mai stato niente tra di noi
»  metto in chiaro, con un coltello invisibile che mi passa oltre al petto. «E poi, voglio dire, non avrei preso la decisione di trasferirmi  a Los Angeles, se provassi davvero qualcosa per lei»
Zayn  è confuso, però continua a domandare. «Ne sei sicuro?»  il suo sguardo mi fa agitare, ma non lo faccio notare. «Potrei mai innamorarmi di una diciassettenne come lei? Parliamo di Violet, Zayn. Ci siamo presentati, abbiamo parlato, ma niente di più.»
Sei un bugiardo, Styles.
Questa non è la verità, e lo sai.
«Quando la vedevi non gli toglievi gli occhi di dosso. Non credo che questo sia un atteggiamento di chi dice “Io non provo niente per lei”
»
Stronzo.
«Dobbiamo parlare ancora per molto? Mi sono stancato di questa conversazione. Non ha senso, sappilo
»
Ma Zayn mi conosce, sa che mento, sa ogni cosa. Lui finge, finge di non capire.
«Perché fai così?
»  si ritrova a domandarmi.
Chiudo la valigia, sospiro.
«Questa conversazione finisce qui
»  rispondo, afferrando il cellulare.


Giro il bicchiere tra le mani, preso ad osservare ogni cliente che entra nel bar.
Sono annoiato,  a dirla tutta. E lo si può capire dal mio sguardo perso nel vuoto. Sbadiglio, bevo un sorso di caffè e sbuffo.
La vita a Los Angeles è stressante.
La gente lo è.
Io lo sono.
Tutto quello che è intorno a me è stressante.
Le persone mi guardano, ed io guardo loro.
Una ragazza mi guarda.
Un’altra anche.
Ammicco, sorrido.
Loro si mordono il labbro, imbarazzate.
Eppure, trovo che sia noioso anche guardare.
“Che vita monotona” penso tra me.
Vuoi continuare a piangerti addosso?
Faccio una smorfia, guardo in basso. 
Alzati da questa fottuta sedia!
«Stupida coscienza
»
Un’anziana mi fissa strana, come se fossi un pazzo.
Forse lo sono.
Mi tappo le orecchie e cerco di pensare ad altro.
Non ti libererai di me.
«Violet!
»   qualcuno urla. La gola mi brucia, la pelle diventa d’oca.
«Violet vieni qui!
»
Mi volto con le labbra diventate secche all’improvviso, il cuore che mi scoppia come un palloncino, le  gambe che tremano.
Non è lei.
Il mio respiro torna regolare. Anzi, tutto torna regolare. Tutto torna alla sua normalità.
Non è lei.
Ma avresti voluto che lo fosse, vero?
«No
»  dico secco.
Il barista rimane spiazzato. Avrà  pensato che sono sicuramente uno psicopatico, visto che parlo da solo.
E’ ancora nella tua mente. Violet è ancora nella tua mente.
«Non è vero
»  mi difendo.
Smettila di fare l’orgoglioso. Lo sai che non ti serve a nulla.
«Non sono orgoglioso
»
E questo comportamento come lo interpreteresti?
Resto in silenzio.
Io non sono orgoglioso.
Violet non è niente per me.
Lei è solo…solo un’ombra del passato. Una conoscente, un’amica. Non saprei come definirla.
E’ tutto ciò a cui non sono mai riuscito ad attribuirgli un nome.
Lo vedi?
Mi alzo di soprasalto, stufo di sentire la mia coscienza parlare.
Tu non sai niente di me.
So più di quanto tu creda.
Pago il caffè, esco di fretta, e fisso il cielo.
“Dimmi che mi lascerai in pace” prego.
Dici a me?
Ho bisogno di sfogarmi.
Prendo il cellulare con fretta, digito il  numero di Zayn.
Dimmi che ci sei.
«Sei nei casini, Mr Styles?
»  ridacchia dall’altra parte del telefono.
Forse.
«Sto diventando pazzo
»  inizio a dire, disperato. Zayn non dice nulla.
«Credo che la mia coscienza voglia confondermi
»
«Sei nato già confuso, Harry»
Grazie mille.
«Grazie per la comprensione, davvero»  rido a crepapelle, mentre il mio amico cambia tono all’improvviso.
«Bella vita lì, eh?
»
Si, lo è.
Ma manca qualcosa.
«Secondo te?
»  sorrido inconsapevolmente, camminando per le vie di Los Angeles. Zayn fa una risata silenziosa.
«Ci manchi
»   dice con voce dolce, che suona tanto come presa in giro.
«Manco a tutti
»
Zayn ride.
Los Angeles è la città dei sogni.
E’ la città perfetta per cui vivere.
Solo che…solo che alcune cose di Londra mi mancavano.
Gli amici.
Il divertimento.
Le lunghe serate.
Le sbronze.
Le risate.
I sorrisi…
Continuo a parlare, sempre più stranito da questa situazione. Vedo il cielo annuvolarsi, la gente sbuffare per il tempo, altra gente che si rintana da qualche parte.
Zayn chiacchiera, ed io lo ascolto attentamente.
Mi racconta di tutte le cazzate che abbiamo fatto.
Mi racconta di quando ero cascato in mezzo alla strada.
Mi racconta delle  prime grandi serate nei locali.
E poi, nel girare la testa, l’aria svanisce.
Due occhi verde acqua  mi guardano.
Le sue dita lunghe finiscono di digitare qualcosa sul cellulare che ha in mano.
I capelli che gli svolazzano ovunque.
“Ci sei?”  chiede il mio amico, senza avere risposta.
Non so cosa dire, non so cosa fare.
Lei cammina con passo svelto. Mi ignora.
Girati.
«Harry?
»
Zayn riprova a chiamarmi, ma i risultati sono scarsi.
Violet.
Cammina veloce, vuole evitarmi.
Non lo fare.
Attacco, accelero il passo.
Torna qui.
«Violet
»  la chiamo dolcemente.
Lei non si volta.
Mi dispiace.
«Violet, aspetta.
»
Mi ignora ancora.
«Violet!
»  dico più duramente. Si gira, mi guarda, la testa comincia a girarmi.
«Perché sei qui a Los Angeles?
»  è la prima cosa che mi viene in mente.
E’ venuta per trovarti.
«Sto cercando lavoro
»  risponde lei, decisa.
Non ho mai smesso di pensarti. Nemmeno per un secondo.
Non riesco a guardarti negli occhi, sai? E’ così…stupido. Io, Harry Styles, che non riesce a guardare negli una ragazza del suo passato? Assurdo, direi.
«Io…
»
Violet gesticola, si mangia le unghie. E’ nervosa.
«Ti ho dimenticato
»   mormora.
«Anch’io
»
Violet non sa che dire. L’ho spiazzata, forse?
«Trovo davvero pazzesco che in questo anno, tu non mi abbia pensato nemmeno un po’. Mi hai davvero dimenticato come dici?
»
«Ti ho dimenticato per davvero»
I suoi occhi brillano.
«Dimostramelo
»
Sto chiedendo l’impossibile.
Lei mi inchioda con il suo sguardo profondo, si divora il labbro inferiore, ma finge di farcela.
Non mi hai  dimenticato.


«Voglio scoparmi quella tipa» 
Guardiamo Niall, sconvolti da quella decisione che aveva preso il nostro amico.
«Quale?
»
Niall indica a Liam la sua preda, davvero felice per quello che stava per fare.
«Cosa ne pensate?
»
La squadro da capo a piedi, e non posso negare che il suo viso mi ricorda tanto una bambola di porcellana. La sua pelle così delicata, liscia. Le labbra carnose e rosse.
Mi viene voglia di baciarla.
«Carina
»  ammetto, accendendomi una sigaretta.

«Te ne sei andato così, fregandotene del resto del mondo»
Le parole di Violet mi uccidono profondamente.
«Non avevo niente che mi trattenesse a Londra
»
Sei un verme.
«Giusto
»  sussurra semplicemente, prima che la voce le scomparisse.
«Avevo voglia di cambiare vita, tutto qui. E anche se ho lasciato un pezzo di me in quella città, non importa. Avevo bisogno di cambiare
»
Violet approva ogni cosa che dico. «Giusto»
Distolgo un attimo lo sguardo da lei.
«Da cos’è che stai scappando, Harry?
»
Da cosa stai scappando, Harry?
Sto scappando da te.
«Da nulla
»  mento.


«Violet Clarkson è una vera santa
» sbuffa Niall,bevendo il terzo drink della serata.
«Dici sul serio?
»
Niall fa sì con la testa.  «Una santa vera e propria»
Non lo avrei mai detto.
«Però, sai a cosa stavo pensando?
» mi tocca una ciocca di capelli ricci, sorridendo. «Che potresti avvicinarti tu, a lei.»
Come hai detto, scusa?
«Spero per te che sia uno scherzo
»
«Non dirmi che hai paura di Violet Santa Clarkson»
Rido per il nome che gli ha dato, fregandogli il drink. «Per me, Horan, non ci sai fare con le ragazze»
Lui mi segue con la sua risata rumorosa, guardandosi un po’ intorno.  «Sicuramente»


«Tu non scappi mai da nulla»
La guardo per qualche minuto, poi riprendo a parlare. «Tu stai scappando da qualcosa?»
E nei suoi occhi leggo chiaramente “Sto scappando da noi”

«No
»  ricambia il mio sguardo, intimidita. «Non ho bisogno di scappare, io»


Fumo un’ultima sigaretta, ormai concentrato nel pensare a come avvicinarmi a quella lì.
Violet.
Non ho la voglia di andare da lei, sinceramente. E’ la solita santarellina, niente di meno niente di più.
Sappi che questa me la paghi, Niall.
Mi guardo in giro, trovandola.
E’ circondata da un gruppo di amici, amici che conosco anch’io.
Bingo.
Vai lì Styles, fai il finto tonto e poi puntala.
Troppo scontato?
Me ne frego, cammino a testa alta e ordino un drink. Sento il suo sguardo addosso, lo percepisco da come il mio viso inizia a riscaldarsi. Sono i suoi occhi a fare tutto ciò.
Prendo la bevanda con aria da strafottente, poi mi giro per guardarla. Lei cerca di guardare altro, ma sa che ci ricascherà.
Ed è così.
«Oh, Styles!
»  il mio amico Benjamin mi saluta, spostandosi nella mia direzione.
Perfetto.
«Oh, Benjamin!
» saluto nello stesso modo, buttando l’occhio verso la ragazza che avrei dovuto conoscere. Ha gli occhi grandi, le labbra piccole e i capelli lunghi biondi. Penso che sia una bambola di porcellana, e posso dire con certezza che ci somiglia davvero.
«Tutto solo, stasera?
»
Rido, aggiustandomi la maglia. Voglio attirare la sua attenzione.
«Non sono da solo, tranquillo. Gli altri sono in giro per il locale
»
«E tu?»
Ed io?
«Avevo bisogno di restare da solo
»
«Benjamin!»  un gruppo di ragazze lo circonda.
«Hey, ragazze
»  sorride a tutte, fermandosi a fissare una ragazza dai capelli rossi.
Ti dai da fare, a quanto vedo.
«Vogliamo andare a farci un giro, tu che fai?
»
La mia preda si avvicina silenziosamente, mettendosi accanto al mio amico. Mi perdo a guardare ogni centimetro del suo corpo, così snello e perfetto. Raccoglie i capelli in uno chignon morbido, e, finalmente, colgo l’occasione.
«Amico, - bevo il mio drink, leccandomi le labbra dopo qualche secondo – non mi presenti la tua amica?
»
E lei, evitando il mio sguardo, arrossisce.


Avrei voluto non incontrarti mai, lo avrei voluto davvero.
Ma non si può manovrare la propria vita, e lo sai anche tu, no?
Perché inizia sempre tutto come un gioco, e sai anche questo.
Sono un bugiardo, Violet.

«Non ti ho mai visto in giro …
»  sussurra, impacciata.
«Strano. Tutti mi conoscono
» 
Violet sorride appena, alzandosi di scatto. «Devo tornare dagli altri
»
Non ora.
Vedo il suo corpo fluttuare e andarsene da me. Non puoi andartene.
L’afferro per il polso, rigirandola.  «Hai dei begli occhi, comunque
»   sussurro, lasciandogli un lieve bacio sulla bocca.
Doveva essere un bacio senza alcun significato, e allora perché nel mio stomaco si sta creando un nodo?


 
«Perché lo hai fatto, Harry? Perché sei venuto qui a Los Angeles, fregandotene di tutto il mondo?
»
Faccio un respiro, guardo a terra, respiro più intensamente. I suoi occhi mi stanno parlando di quello che ha passato, di quello che ha dovuto sopportare. Muove la testa, si volta per andarsene, e chiude gli occhi. Cammina lentamente.
«Lo sai che c’è, Violet? C’è che dovevi rimanere a Londra e non farti più vedere. Avresti fatto un favore a tutti, tra cui io stesso.
»
Stringe i pugni, continua a camminare.
«Hai il potere di incasinare le vite altrui, lo sai, vero?
»
La rabbia si diffonde dentro il mio corpo.
«Dovevi essere solo un gioco per me
»  questa volta si volta, «Ma non lo sei»
Violet fa un passo per tornare indietro.
«Non saresti dovuta venire qui, non saresti dovuta tornare
»  tutto quello che ho tenuto dentro sta  venendo fuori.  «Perché tutte le volte che torni, io mi innamoro altre mille volte di te»
Violet rimane immobile in mezzo alla strada. Comincia a muovere la bocca, a toccarsi i capelli, a guardare in basso.
«Io non ti ho mai dimenticato, Violet.
»
Le parole non escono più. Il tempo si ferma, tutto il mondo intorno sparisce.
Ci siamo io e lei, adesso.
E due cuori che hanno bisogno di incontrarsi di nuovo.
Sono stanco, spaesato.
Me ne vado.
Mi incammino di nuovo, sperando di non ritrovarla più.
Ma lei è di nuovo dietro di me, che mi tiene per la maglia e sospira.
Lei mi gira, mi fissa e ride. Ed è così bella quando lo fa.
Poggio le labbra su quel sorriso dolce, svuotandomi di ogni paura.
Perdonami.
«Non ti ho mai dimenticato, Harry
»   la sua mano tocca la mia, provocandomi una strada sensazione. «E lo sai perché?»
Il mio orgoglio viene distrutto da ogni parola che esce da quelle labbra rosee.
No, non lo so perché.
«Perché il mio cuore, nonostante tutto, non ha mai smesso di urlare il tuo nome
»


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Ed eccomi qui con una nuova OS :)
La stavo scrivendo da qualche giorno, non è niente di che, però spero che in qualche modo vi sia piaciuta. 

Un bacione grande grande **


  
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