:.*MAGIA AL
CIOCCOLATO*.:
Questa one-shot fa parte della
raccolta di 14 ff che ho scritto per festeggiare il San Valentino. Ammetto che non è la mia festa preferita ma festeggiarla in
questo modo mi sembrava il meglio!
-Cosa? Vuoi che faccia un incantesimo
per rendere delizioso il tuo cioccolato?- io annuii
forte con la testa.
-… scordatelo!-
-Ma perché,
Mirmo?-
-Perché non
mi va.-
-E se ti dessi tre pacchetti di
Ciocconuvole super-big?-
-Davvero???-
-No, perché
mi hai esaurito la paghetta.-
Mirmo cadde a gambe all’aria.
Ero seriamente in crisi: il giorno dopo
sarebbe stato San Valentino e io non ero riuscita a preparare nemmeno un
cioccolatino commestibile in tutto il pomeriggio.
Tornai in cucina affranta e mi sedetti
su una sedia.
Mia madre mi vide e domandò: -Che hai,
cara? Scommetto che non ti viene il cioccolato!-
-Già.-
-Ma perché non
chiami la tua amica Cecilia? Lei è in Germania ora, no? La
Germania è la città del cioccolato!- a me si illuminarono gli occhi.
-È vero! Grazie mamma, non so come
ringraziarti!- e mi fiondai al telefono.
-Non tenerla troppo lunga, però.- mi
gridò dietro mia madre.
Fu una vera gioia risentire la voce
della mia amica e anche lei sembrava entusiasta nel sentirmi.
Parlammo un poco su come andavano le
cose e poi le raccontai la faccenda.
-Cioccolato? Io ho 300
ricette sul cioccolato!- esclamò Cecilia.
-Oh, mi aiuteresti?-
Presi appunti sulla ricetta che la mia
amica trovava migliore e mi misi ai fornelli.
-Dunque… non sembra
complicato.-
Come per miracolo sembrava che tutto
filasse liscio e i cioccolatini avevano assunto un
aspetto molto gustoso.
“Impossibile,”
mi dissi “non ne azzecco mai una, scommetto di aver sbagliato sicuramente
qualcosa.”
Chiamai subito l’Esperto del Cioccolato
ad assaggiare.
Mirmo era molto titubante conoscendo i
pasticci che combinavo, ma dopo tante insistenze e dopo averlo analizzato a
lungo, decise di assaggiarne uno.
Lo ingoiò in un nanosecondo e rimase
immobile per qualche istante.
-Oddio Mirmo, come stai? Dimmi che non
stai morendo!- gridai in preda al terrore.
Ad un tratto si voltò con occhi
sbrilluccicosi: -NON HO MAI ASSAGGIATO UN CIOCCOLATO COSÌ DELIZIOSO!!!- esclamò lui cercando di avventarsi sugli altri.
-Dici davvero?? Non ci credo!-
-Già, neppure io, è troppo buono per essere stato fatto dalle tue mani, chi ti ha aiutato?-
-Ho chiamato Cecilia per un consiglio,
ma il resto l’ho fatto tutto io!- esclamai orgogliosa.
Mirmo aveva ancora un’espressione
pensierosa ma poi mi disse:
-Beh, un cioccolato così buono necessita di un pacchetto adatto.- prese in mano le sue
maracas e, recitata la formula, una persona invisibile cominciò ad incartare i
cioccolatini con una carta meravigliosa, che rispecchiava i colori
dell’arcobaleno, comparsa dal nulla.
-Ecco fatto, quando lo darai a Fabrizio
avrete una piccola sorpresa!-
-Grazie Mirmo, ti sarò per sempre
riconoscente.-
La mattina seguente, un po’ titubante,
mi avvicinai a Fabrizio.
-Fabrizio… ehm, questi sono per te. Buon
San Valentino.- sorrisi io.
-Grazie, Camilla…- e appena prese in
mano il pacchetto una cascata di petali rosa cadde dal cielo per noi.
-Che meraviglia!-
ci guardammo e arrossimmo contemporaneamente.
Fu un San Valentino indimenticabile e
non lo scorderò mai.
Da Mirmo intanto…
-Cos’è questo? Un biglietto per me?-
Il biglietto diceva: “Grazie ad un
piccolo incantesimo ho aiutato Camilla col cioccolato… ma l’amore che
trasmetteva l’ho lasciato tutto! Ve lo dovevo,
Ivol”