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Autore: Sherit Maatkara    15/02/2008    5 recensioni
Ecco cosa succede alle prese con i fratelli (bellissimi @.@) Winchester, in versione demenziale però (perché devo sempre essere io il più scemo? nd Sam) (Perché sei il minore, fratellino! nd Dean) (E' inutile che ti vanti tanto, sei scemo pure tu in questa fan fic nd Sherit Maatkara) ( =( ndDean)
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SUPERNATURAL – Fan Fiction

Cercando di scrivere una Fan Fic seria… parte 1

 

Era una tranquilla e tetra giornata piovosa

 

Sam: tanto per farci prendere la polmonite, no?

“Andiamo, siate uomini! Non potete farvi abbattere da un po’ di pioggia…”

Dean: “Un po’ di pioggia”… ma sentila! Qui è il diluvio universale. Guarda, c’è anche Noè!

“Smettila, Dean. Voglio scrivere una Fan Fic seria.”

Sam: Beh, dall’inizio non si direbbe…

“Non fare il saputello, Sammy

Dean: Ehi, non copiarmi le battute!

“Insomma, volete stare buoni sì o no? Siete nell’Impala, non rischiate di bagnarvi. “

Sam: Meno male =)

“Allora…”

 

Era una tetra, ma tranquilla giornata piovosa. I nostri due eroi…

 

Dean: Visto? Ci ha chiamato eroi!

Sam: -_-

“Fate silenzio!”

Sam: ma… ma… io non ho detto niente… è stato lui!

Dean: Chi? Io? O.o

“Silenzio comunque!

Riprendiamo:

 

I nostri due eroi erano a bordo della loro mitica Chevrolet Impala targata KAZ 2Y5

 

Dean: dato che ci sei, metti pure l’indirizzo della nostra casa a Lawrence e i nostri numeri di telefono!

“Sempre a criticare! La mitica Impala deve essere descritta nei minimi dettagli”

Dean: e noi? O.O

“Vi ho già chiamati eroi, non basta?”

Dean: Uff

Sam: stavolta non ho fatto niente!

 

I nostri due eroi erano a bordo della loro mitica Impala, viaggiando sulla statale – a quell’ora deserta – verso il Texas.

 

Dean: Yuuuuh! Texas, arriviamo!

Se non critichi e/o commenti e/o parli non sei contento, eh?”

Sam: stavolta non ho fatto niente!

“Qualcuno cambi le batterie a questo povero ragazzo… gli si è incantato il cervello!”

Sam: Ma io non ho fatto niente!

 

Quello Stato, infatti, sarebbe stato meta di un’altra loro avventura, all’insegna della lotta contro i demoni e le altre entità maligne.

 

Dean: “Entità maligne”, senti un po’ questa. Parla come te

Sam: >:P

“Ehi, ehi, calma, a cuccia. Ricordate che siete a bordo dell’Impala, viaggiate in una strada deserta e fuori piove che sembra il diluvio, ok?”

Dean/Sam: D’accordo!

 

Sam guardava fuori dal finestrino, lo sguardo sperduto nel paesaggio monotono del Texas. Ad ogni pozzanghera, l’auto sollevava miriadi di spruzzi che poi ricadevano confondendosi con la pioggia.

 

Sam: Ma è deprimente ‘sta cosa!

Zitto e mosca. Qui quella che comanda sono io!”

 

La sua mente vagava tra i ricordi, fino all’inizio di quel viaggio intrapreso con il fratello Dean.

 

Sam: io aggiungerei “fratello rompiscatole, donnaiolo, strafottente, idiota, stupido, imbecille”

Dean: Mi vuoi un gran bene, Sammy-_-

“Silenzio…”

 

La notte in cui lui era piombato a casa sua

 

Sam:… svegliandomi alle due e provandoci con la mia ragazza?

Dean: Ripeto… stavo solo cercando una birra!

ç.ç Mi volete far finire almeno una frase?!

Sam/Dean: Scusa…

 

La notte in cui lui era piombato a casa sua, la morte di Jessica. Tutto era successo così velocemente, sembravano essere passati solo pochi giorni.

-Tutto bene, fratellino?

La voce di Dean lo riscosse dai suoi pensieri

 

Dean: Io che mi rivolgo a lui così dolcemente? Naaaaah!

Sam:ç.ç come shei cattivo, Dean! Shei proprio un bambino cattivo!

E-emh!”

Dean/Sam: scusa!

 

Sam si voltò verso di lui.

-Sì, va tutto bene. Stavo solo pensando. –

 

Dean: Sì, sì, come no… dovevi dirmelo, se no non l’ho capivo mica da solo!

Sam: Cosa c’entro io, ho letto il copione!

“BASTAAAAAA! Recitate senza commentare, altrimenti vi sbatto fuori e l’Impala la guido io!”

Dean: No, ti prego! @.@

“Allora riprendiamo:

 

Dean era poco convinto, però preferì non fare domande. Rimase con lo sguardo incollato sulla strada e sorpassò un cartello con scritto “Landford, 3”

-Siamo quasi arrivati, Sammy-, spiegò. –Ripassiamo la lezione, ti va?

 

Sam: Tanto lo sai che sono sempre io a prendere i voti più alti!

“STOOOOP! Sam, ricordi cosa ti ho detto? “

Sam: è stato più forte di me…

Dean: Ecco, visto? Deve sempre fare il saputello

Sam: Non sono un saputello!

“A cuccia, non ricominciate! Sam, cerca di dire le battute del copione, d’accordo?”

Sam: sissignora!

 

Sam inclinò la testa da un lato e prese dal cruscotto alcuni fogli. – Forse abbiamo un caso di fantasmi a Landford, qui in Texas. Una casa infestata, questa volta speriamo sia vera. –

-Già, ricordi Mordecai Mardoc? Tutta una grossa balla-, rammentò Dean. – Ma allora eravamo in un'altra città del Texas.-

 

Sam: “Allora”… parli come se fosse successo mille anni fa!

“SAAAAAAAAAM! Non commentare altrimenti ti arrostisco!”

Sam: Ma io non sono un pollo… non sono buono da mangiare!

Grrrrr! Sam ti uccidooooo!”

Sam: ç.ç perché mi devi sempre minacciare?

Perché altrimenti non fai quello che dico io e adesso recita come si deve!”

 

-E-Ehm... già-, disse Sam, ricordando con amarezza gli scherzi del fratello maggiore.

 

Sam: Ma io aggiungerei scherzi stupidi ed esagerati del mio stupido ed esagerato fratello maggiore.

“>:[ Sam... sei un Winchester morto!”

Sam: Io? Ma sono vivo e vegeto!

Dean: Ehm, fratellino... ho come l'impressione che ti ucciderà lei!

Sam: O.O"

Dean: Eh, già....

Sam: Brrrr....

“Allora, possiamo proseguire?”

Sam: Sì, certo... però, metti via quel bazooka!

 

Dean ridacchiò. Ricordava anche lui i propri scherzi e come Sammy gli avesse incollato la mano alla bottiglia di birra.

 

Dean: che male... solo al pensiero mi si stacca la pelle

“Click!”

Dean: Ehm... ho come un'allergia alle armi di distruzione come quella che hai in mano... preferisco cose piccole come Colt o normali fucili a pompa

“BASTAPARLAREORARIPRENDILASCENAHAICAPITO?”

Dean: S-subito.

 

Il fratello maggiore tamburellò le dita sul volante, sulle note di "Nothing Else Matters" dei Metallica. L'unica canzone "lenta" che si permetteva di ascoltare. - Questa canzone è proprio adatta-, spiegò. -Nothing Else Matters, oltre il nostro lavoro, adesso. -

Sammy rimase in silenzio.

-Su, Sammy, non fare quella faccia...-

 

Sam: Che faccia avrei? O.o

Dean: Non lo so... hai lo sguardo completamente vuoto... come al solito. Era una battuta del copione, non chiedermi di spiegarla.

“GRRRRRRR...”

Dean: okay, d'accordo, riprendo la scena... Però non vale minacciare la gente con quel bazooka!

“L'ho già spiegato a Sammy, con voi ci vogliono le maniere forti!”

Dean/Sam: O.O

“Forza, riprendete a recitare! Questa volta siate seri!”

 

-... non fare quella faccia, non ho intenzione di metterti ancora la crema depilatoria nel bagno o polvere irritante nei boxer!-

Sammy scostò un ciuffo ribelle dall'occhio destro. - Si spera....-, commentò.

Finalmente accanto alla desolata strada comparvero prima qualche casa isolata, poi sempre più fitte e più vicine, fino a quando l'Impala non raggiunse il centro della città.

Eppure nemmeno lì trovarono anima viva. Dean posteggiò l'auto all'ombra di un grande pioppo e scese seguito dal fratello.

 

Dean: perché proprio un pioppo? Io odio i pioppi!

Sam: Già... non si poteva fare, che ne so, una quercia?

Dean: Questa volta ha ragione Sammy...

“... >:( “

Dean: D'accordo, d'accordo... pioppo è e pioppo rimane... adesso riprendiamo la scena...

“Bravi...”

 

Alcuni volantini venivano sospinti dal vento. Sam si chinò a prenderne uno, di color verde, che gli stava passando accanto al piede.

 

Dean: Sammy, quante volte ti ho detto di non raccogliere le cose da terra?

Sam: Ma il copione mi dice di fare così!

Dean: Non trovare scuse, fratellino... adesso metti giù quel foglietto e proseguiamo

Sam: Ma non si può proseguire senza foglietto!

“Ragazzi...”

Dean/Sam: Sìììì?

“VOLETE CORTESEMENTE SMETTERLA DI FARE CA***TE?”

Dean/Sam: :-S

 

Sam liscò con le mani le pieghe del fogliettino e prese a leggerlo:

"Per ordine del sindaco, la città deve essere completamente sgomberata. Tutta la gente di deve dirigere all'entrata Sud della città, portando con sé le proprie auto e il minimo indispensabile."

-Dean!- Sam chiamò il fratello e gli mostrò il volantino.

Dean alzò il sopracciglio, perplesso e spaventato allo stesso tempo. -Tutti gli abitanti se ne sono andati? Per quale motivo?-

Proprio in quel momento, una figura sinistra...

 

Sam: AAAAAARGGGH!

Dean: AAAAAAARGGGHH!

Cosa diavolo vi prende adesso, porca miseria?”

Sam: o.O hai detto "una figura sinistra" e noi abbiamo urlato

“IDIOTI! la figura sinistra si muove alle vostre spalle, voi non la vedete!”

Sam/Dean: aaaaaaaahnnnn!

 

Proprio in quel momento, una figura sinistra si muoveva tra gli alberi, sospirando e gemendo. Poi, semplicemente scomparve.

Dean intuì che il male ormai regnava in quella città.

 

Sam: Ehi, un attimo... qui il sensitivo sono io!

Dean: Tu hai il sesto senso, io il quinto senso e mezzo, come Dylan Dog!

“Più che Dylan Dog, sembrate il suo assistente, Groucho Marx! Quindi, piantatela di commentare!”

 

-Abbiamo a che fare con una città fantasma-, spiegò Dean al fratello minore, intento ad osservarsi attorno.

-Dean... guarda...!- esclamò appunto Sam.

 

Sam: Guarda il lampo ch’è laggiù, attraversa il cielo blu, Lady Oscar, Lady Oscar!

Dean: Un attimo… il cantante in famiglia sono io…

Adessolilcenzioadessolilicenzioadessolilicenzio!”

Sam: Bene, allora facciamo un bel duetto

Dean/Sam: guarda il lampo ch’è laggiù, attraver….

“Osservate bene cosa ho in mano…”

Sam: O.O”

Dean: O.O”

“Bene… se non volete che questo armadio del XVII secolo piombi sulle vostre teste fracassandole, cercate di riprendere a recitare seriamente!”

 

-Deanguarda!-, esclamò appunto Sam, indicando la piazza della città a poca distanza. Decine di auto e valige erano abbandonate sotto gli alberi, nel punto in cui i cittadini le avevano lasciate. E in quel momento, Sam capì…

 

Sam: Questi cittadini erano dei maledetti inquinatori… non si lasciano così in giro le valige! E poi ci si lamenta per l’inquinamento!

Dean: pienamente d’accordo!

“…”

Sam: Che c’è?

“…”

Dean: mio fratello ha dato una grande lezione di vita!

ç.ç per piacere, almeno una volta, non cambiate le battute…”

Sam: D’accordo… volevo solo…

“No, Sam, tu non devi volere niente. Non devi nemmeno pensare. Recita e basta, è il tuo unico lavoro”

 

E in quel momento, Sam capì…

 

Sam: L’inquinamento è male. Bisogna contrastarlo!

Dean: pienamente d’accordo!

“BUAAAAAH! Cosa ho fatto di male per meritarmi due così?!

Sam: Su, su, non piangere…

“COME FACCIO A NON PIANGERE CON DUE COME VOI?! BUAAAAAH”

Sam: Tieni questo fazzoletto, io e Dean adesso riprendiamo a recitare seriamente!

“(soffiandosi il naso) era ora!”

 

E in quel momento, Sam capì. – Gli abitanti non sono riusciti a scappare-, spiegò.

Dean gli si avvicinò, diede prima un’occhiata alle valige, poi al volantino che aveva in mano. Sotto l’avviso di lasciare la città, c’era una data: 9 Settembre 1997.

-Wow…-, commentò il ragazzo, scioccato. Si rivolse quindi al fratello indicando il volantino.-Questa gente è scomparsa dieci anni fa!-

-Come abbiamo fatto a non accorgersi prima della data?-

 

Perché siete due cretini…”

Sam: Ehi, stavolta sei stata tu a commentare!

Dean: Pienamente d’accordo!

“Cambiate le batterie anche a Dean, per favore!”

 

-Quindi questa è davvero una città fantasma…-, disse Dean. –Ma gli abitanti? Che fine hanno fatto e soprattutto perché volevano scappare? Dove sono andati?-

 

Sam: Che scatole, Dean! Ma quante domande fai?

Dean: Non è colpa mia, è scritto sul copione…

“E-Ehm…”

Sam/Dean: scusascusascusascusa!

 

Sam incrociò le braccia. –Non ne ho idea, ma dobbiamo scoprirlo al più presto.-

 

ALLA PROSSIMA PUNTATA!

 

Sam: Ma come?! Già finito?!

Saaam

Sam: Sì?

“PIANTALA IM-ME-DIA-TA-MEN-TE DI COMMENTARE, CAPITO?”

Sam: Sì, ho im-me-dia-ta-men-te capito…

Dean: E comunque voleva dire che l’avventura continua nella prossima puntata, non voleva dire che era finito sul serio

Sam: Scusa, puoi ripetere?

“(dando testate al muro) perché? Perché? Perché? Perché?”

 

To be continued

 

 

Allora, che ve ne pare? Recensite, così se vi piace vado avanti, altrimenti vi risparmio l’assoluta demenza del continuato!

  
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