Cercando di scrivere una Fan Fic
seria… parte 1
Era una tranquilla e tetra giornata piovosa
Sam:
tanto per farci prendere la polmonite, no?
“Andiamo, siate
uomini! Non potete farvi abbattere da un po’ di pioggia…”
Dean:
“Un po’ di pioggia”… ma sentila! Qui è il
diluvio universale. Guarda, c’è anche Noè!
“Smettila, Dean.
Voglio scrivere una Fan Fic
seria.”
Sam:
Beh, dall’inizio non si direbbe…
“Non fare il saputello, Sammy”
Dean:
Ehi, non copiarmi le battute!
“Insomma, volete stare buoni sì o
no? Siete nell’Impala, non rischiate di
bagnarvi. “
Sam:
Meno male =)
“Allora…”
Era una tetra, ma
tranquilla giornata piovosa. I nostri due eroi…
Dean:
Visto? Ci ha chiamato eroi!
Sam: -_-“
“Fate silenzio!”
Sam:
ma… ma… io non ho detto niente… è stato lui!
Dean:
Chi? Io? O.o
“Silenzio comunque!
Riprendiamo:”
I nostri due eroi erano a bordo della loro mitica
Chevrolet Impala targata KAZ 2Y5
Dean:
dato che ci sei, metti pure l’indirizzo della nostra casa a Lawrence e i nostri numeri di
telefono!
“Sempre a criticare! La mitica Impala deve essere descritta nei minimi dettagli”
Dean: e
noi? O.O
“Vi ho già chiamati
eroi, non basta?”
Dean: Uff…
Sam:
stavolta non ho fatto niente!
I nostri due eroi erano a bordo
della loro mitica Impala, viaggiando sulla statale – a quell’ora deserta – verso il Texas.
Dean: Yuuuuh! Texas, arriviamo!
“Se non critichi
e/o commenti e/o parli non sei contento, eh?”
Sam:
stavolta non ho fatto niente!
“Qualcuno cambi le
batterie a questo povero ragazzo… gli si è incantato il
cervello!”
Sam: Ma
io non ho fatto niente!
Quello Stato, infatti, sarebbe stato meta di
un’altra loro avventura, all’insegna della lotta contro i demoni e
le altre entità maligne.
Dean:
“Entità maligne”, senti un po’ questa. Parla come te
Sam:
>:P
“Ehi, ehi, calma,
a cuccia. Ricordate che siete a bordo dell’Impala, viaggiate in una
strada deserta e fuori piove che sembra il diluvio, ok?”
Dean/Sam: D’accordo!
Sam
guardava fuori dal finestrino, lo sguardo sperduto nel
paesaggio monotono del Texas. Ad ogni pozzanghera, l’auto sollevava
miriadi di spruzzi che poi ricadevano confondendosi con la pioggia.
Sam: Ma
è deprimente ‘sta cosa!
“Zitto e mosca. Qui quella che comanda sono io!”
La sua mente vagava tra i ricordi, fino
all’inizio di quel viaggio intrapreso con il fratello Dean.
Sam: io
aggiungerei “fratello rompiscatole, donnaiolo, strafottente, idiota,
stupido, imbecille”
Dean: Mi
vuoi un gran bene, Sammy… -_-“
“Silenzio…”
La notte in cui lui era piombato a casa sua
Sam:…
svegliandomi alle due e provandoci con la mia ragazza?
Dean:
Ripeto… stavo solo cercando una birra!
“ç.ç
Mi volete far finire almeno una frase?!”
Sam/Dean: Scusa…
La notte in cui lui era
piombato a casa sua, la morte di Jessica.
Tutto era successo così velocemente, sembravano
essere passati solo pochi giorni.
-Tutto bene, fratellino?
La voce di Dean lo riscosse dai suoi pensieri
Dean: Io
che mi rivolgo a lui così dolcemente? Naaaaah!
Sam:ç.ç come
shei cattivo, Dean! Shei proprio un bambino cattivo!
“E-emh!”
Dean/Sam: scusa!
Sam si
voltò verso di lui.
-Sì, va tutto bene. Stavo solo pensando.
–
Dean:
Sì, sì, come no… dovevi dirmelo, se no non l’ho
capivo mica da solo!
Sam:
Cosa c’entro io, ho letto il copione!
“BASTAAAAAA! Recitate senza commentare,
altrimenti vi sbatto fuori e l’Impala la guido io!”
Dean: No,
ti prego! @.@
“Allora riprendiamo:”
Dean era
poco convinto, però preferì non fare domande. Rimase con lo
sguardo incollato sulla strada e sorpassò un cartello con scritto
“Landford, 3”
-Siamo quasi arrivati, Sammy-,
spiegò. –Ripassiamo la
lezione, ti va?
Sam:
Tanto lo sai che sono sempre io a prendere i voti
più alti!
“STOOOOP! Sam,
ricordi cosa ti ho detto? “
Sam:
è stato più forte di me…
Dean:
Ecco, visto? Deve sempre fare il saputello
Sam: Non
sono un saputello!
“A cuccia, non ricominciate! Sam, cerca di dire le battute del copione, d’accordo?”
Sam:
sissignora!
Sam
inclinò la testa da un lato e prese dal cruscotto alcuni fogli. –
Forse abbiamo un caso di fantasmi a Landford, qui in
Texas. Una casa infestata, questa volta speriamo sia vera. –
-Già, ricordi Mordecai
Mardoc? Tutta una grossa balla-, rammentò Dean. – Ma allora eravamo in un'altra città
del Texas.-
Sam:
“Allora”… parli come se fosse successo mille anni fa!
“SAAAAAAAAAM! Non commentare altrimenti ti
arrostisco!”
Sam: Ma
io non sono un pollo… non sono buono da mangiare!
“Grrrrr! Sam ti uccidooooo!”
Sam: ç.ç perché mi devi sempre minacciare?
“Perché
altrimenti non fai quello che dico io e adesso recita come si deve!”
-E-Ehm...
già-, disse Sam, ricordando con amarezza gli
scherzi del fratello maggiore.
Sam: Ma
io aggiungerei scherzi stupidi ed esagerati del mio stupido ed esagerato fratello maggiore.
“>:[ Sam... sei un Winchester morto!”
Sam: Io?
Ma sono vivo e vegeto!
Dean:
Ehm, fratellino... ho come l'impressione che ti
ucciderà lei!
Sam: O.O"
Dean: Eh, già....
Sam: Brrrr....
“Allora, possiamo proseguire?”
Sam:
Sì, certo... però, metti via quel bazooka!
Dean
ridacchiò. Ricordava anche lui i propri scherzi e come Sammy gli avesse incollato la mano
alla bottiglia di birra.
Dean: che
male... solo al pensiero mi si stacca la pelle
“Click!”
Dean:
Ehm... ho come un'allergia alle armi di distruzione come quella che hai in
mano... preferisco cose piccole come Colt o normali
fucili a pompa
“BASTAPARLAREORARIPRENDILASCENAHAICAPITO?”
Dean: S-subito.
Il fratello maggiore tamburellò le dita
sul volante, sulle note di "Nothing Else Matters" dei Metallica. L'unica canzone "lenta" che si permetteva di ascoltare.
- Questa canzone è proprio adatta-, spiegò.
-Nothing Else Matters,
oltre il nostro lavoro, adesso. -
Sammy
rimase in silenzio.
-Su, Sammy, non fare
quella faccia...-
Sam: Che
faccia avrei? O.o
Dean: Non
lo so... hai lo sguardo completamente vuoto... come al
solito. Era una battuta del copione, non chiedermi di spiegarla.
“GRRRRRRR...”
Dean: okay,
d'accordo, riprendo la scena... Però non vale
minacciare la gente con quel bazooka!
“L'ho già spiegato
a Sammy, con voi ci vogliono le maniere forti!”
Dean/Sam: O.O
“Forza, riprendete a recitare! Questa volta
siate seri!”
-... non fare quella faccia, non ho intenzione di
metterti ancora la crema depilatoria nel bagno o polvere irritante nei boxer!-
Sammy
scostò un ciuffo ribelle dall'occhio destro. - Si spera....-, commentò.
Finalmente accanto alla desolata strada
comparvero prima qualche casa isolata, poi sempre più fitte e più
vicine, fino a quando l'Impala non raggiunse il centro
della città.
Eppure
nemmeno lì trovarono anima viva. Dean
posteggiò l'auto all'ombra di un grande pioppo
e scese seguito dal fratello.
Dean:
perché proprio un pioppo? Io odio i pioppi!
Sam:
Già... non si poteva fare, che ne so, una
quercia?
Dean:
Questa volta ha ragione Sammy...
“... >:(
“
Dean:
D'accordo, d'accordo... pioppo è e pioppo
rimane... adesso riprendiamo la scena...
“Bravi...”
Alcuni volantini venivano
sospinti dal vento. Sam si chinò a prenderne
uno, di color verde, che gli stava passando accanto al piede.
Dean: Sammy, quante volte ti ho detto di non raccogliere le cose
da terra?
Sam: Ma
il copione mi dice di fare così!
Dean: Non
trovare scuse, fratellino... adesso metti giù
quel foglietto e proseguiamo
Sam: Ma
non si può proseguire senza foglietto!
“Ragazzi...”
Dean/Sam: Sìììì?
“VOLETE CORTESEMENTE SMETTERLA DI FARE CA***TE?”
Dean/Sam: :-S
Sam liscò con le mani le pieghe del fogliettino
e prese a leggerlo:
"Per ordine del sindaco, la città
deve essere completamente sgomberata. Tutta la gente di deve
dirigere all'entrata Sud della città, portando con sé le proprie
auto e il minimo indispensabile."
-Dean!- Sam chiamò il fratello e gli mostrò il
volantino.
Dean alzò
il sopracciglio, perplesso e spaventato allo stesso tempo. -Tutti gli abitanti
se ne sono andati? Per quale motivo?-
Proprio in quel momento, una figura sinistra...
Sam:
AAAAAARGGGH!
Dean:
AAAAAAARGGGHH!
“Cosa diavolo vi
prende adesso, porca miseria?”
Sam: o.O hai detto "una figura sinistra" e noi abbiamo
urlato
“IDIOTI! la figura
sinistra si muove alle vostre spalle, voi non la vedete!”
Sam/Dean: aaaaaaaahnnnn!
Proprio in quel momento, una figura sinistra si
muoveva tra gli alberi, sospirando e gemendo. Poi, semplicemente scomparve.
Dean
intuì che il male ormai regnava in quella città.
Sam:
Ehi, un attimo... qui il sensitivo sono io!
Dean: Tu
hai il sesto senso, io il quinto senso e mezzo, come Dylan Dog!
“Più che Dylan
Dog, sembrate il suo assistente, Groucho
Marx! Quindi, piantatela di commentare!”
-Abbiamo a che fare con
una città fantasma-, spiegò Dean al
fratello minore, intento ad osservarsi attorno.
-Dean...
guarda...!- esclamò appunto Sam.
Sam:
Guarda il lampo ch’è laggiù,
attraversa il cielo blu, Lady Oscar, Lady Oscar!
Dean: Un
attimo… il cantante in famiglia sono io…
“Adessolilcenzioadessolilicenzioadessolilicenzio!”
Sam:
Bene, allora facciamo un bel duetto
Dean/Sam: guarda il lampo ch’è
laggiù, attraver….
“Osservate bene cosa ho in
mano…”
Sam: O.O”
Dean: O.O”
“Bene… se non volete che questo armadio del XVII secolo piombi sulle vostre teste
fracassandole, cercate di riprendere a recitare seriamente!”
-Dean…
guarda!-, esclamò appunto Sam,
indicando la piazza della città a poca distanza. Decine di auto e valige erano abbandonate sotto gli alberi, nel
punto in cui i cittadini le avevano lasciate. E in
quel momento, Sam capì…
Sam:
Questi cittadini erano dei maledetti inquinatori… non si lasciano così in giro le valige! E
poi ci si lamenta per l’inquinamento!
Dean:
pienamente d’accordo!
“…”
Sam: Che
c’è?
“…”
Dean: mio
fratello ha dato una grande lezione di vita!
“ç.ç
per piacere, almeno una volta, non cambiate le battute…”
Sam:
D’accordo… volevo solo…
“No, Sam, tu non
devi volere niente. Non devi nemmeno pensare. Recita e basta, è il tuo
unico lavoro”
E in
quel momento, Sam capì…
Sam:
L’inquinamento è male. Bisogna contrastarlo!
Dean:
pienamente d’accordo!
“BUAAAAAH! Cosa ho fatto di male per
meritarmi due così?!”
Sam: Su,
su, non piangere…
“COME FACCIO A NON PIANGERE CON DUE COME
VOI?! BUAAAAAH”
Sam:
Tieni questo fazzoletto, io e Dean adesso riprendiamo a recitare seriamente!
“(soffiandosi il naso) era ora!”
E in
quel momento, Sam capì. – Gli abitanti
non sono riusciti a scappare-, spiegò.
Dean gli
si avvicinò, diede prima un’occhiata alle valige, poi al volantino
che aveva in mano. Sotto l’avviso di lasciare la città,
c’era una data: 9 Settembre 1997.
-Wow…-, commentò il ragazzo,
scioccato. Si rivolse quindi al fratello indicando il volantino.-Questa gente è scomparsa dieci anni fa!-
-Come abbiamo fatto a non accorgersi prima della
data?-
“Perché
siete due cretini…”
Sam:
Ehi, stavolta sei stata tu a commentare!
Dean:
Pienamente d’accordo!
“Cambiate le batterie anche a Dean, per favore!”
-Quindi questa è davvero
una città fantasma…-, disse Dean.
–Ma gli abitanti? Che fine hanno
fatto e soprattutto perché volevano scappare? Dove
sono andati?-
Sam: Che
scatole, Dean! Ma quante domande fai?
Dean: Non
è colpa mia, è scritto sul copione…
“E-Ehm…”
Sam/Dean: scusascusascusascusa!
Sam
incrociò le braccia. –Non ne ho idea, ma dobbiamo scoprirlo al
più presto.-
ALLA PROSSIMA PUNTATA!
Sam: Ma
come?! Già finito?!
“Saaam”
Sam:
Sì?
“PIANTALA IM-ME-DIA-TA-MEN-TE
DI COMMENTARE, CAPITO?”
Sam:
Sì, ho im-me-dia-ta-men-te
capito…
Dean: E comunque voleva dire che l’avventura continua nella
prossima puntata, non voleva dire che era finito sul serio
Sam:
Scusa, puoi ripetere?
“(dando testate al muro) perché? Perché? Perché? Perché?”
To be continued…
Allora, che ve ne pare? Recensite, così se
vi piace vado avanti, altrimenti vi risparmio l’assoluta demenza del
continuato!