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Autore: Yo Yo Sango 16    15/02/2008    5 recensioni
Sono giorni che Maoh non può parlare con Rei e lei ha un'irresistibile voglia di conoscerlo meglio. Ma ci sarà un modo di fare amicizia senza parlare?
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lai, Mao, Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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%IL CIOCCOLATO DEL PERDONO%

%IL CIOCCOLATO DEL PERDONO%

 

Questa storia è dedicata al San Valentino ma non è la sola! Infatti ho inventato altre 13 one-shot su altri anime, sulle mie coppie preferite.

 

Tutto sembrava così strano.

Tutt’a un tratto era rientrato nelle nostre vite come se nulla fosse.

Rei.

Nessuno si fidava ancora di lui, tutti lo evitavano e non gli parlavano.

Lair aveva ordinato anche a me di non parlargli ma io… sentivo un’irresistibile voglia di sapere tutto di lui, di sapere dei viaggi che aveva intrapreso.

Ma i miei fratelli contavano su di me e non potevo tradirli parlando amichevolmente con il Traditore.

Lair aveva notato che lo fissavo di nascosto con sguardo sognante e si era innervosito.

Mi aveva presa da parte e mi aveva fatto una lavata di capo, per me, esagerata.

Solo perché un ragazzo giovane, con un’intera vita davanti, decide ad un certo punto di viaggiare, conoscere posti nuovi e divertirsi non è una cosa così scandalosa… e poi stare con Lair non è un gran divertimento!

Un po’ lo biasimavo.

“Ha infangato il nome della Tigre Bianca!” diceva sempre Lair ma io e Jessy avevamo perso l’interesse di prenderlo di mira e odiarlo, ringhiargli contro e trattarlo come un estraneo.

Quella sera Jessy sgattaiolò in camera mia di nascosto e rimanemmo a parlare per un po’.

-Tu come lo trovi, il Traditore, Maoh?-

-Chiamiamolo Rei…-

-Ma Lair ha detto…-

-Lair esagera e lo sai bene.-

-Già. Io vorrei parlargli ma se nostro fratello ci scopre sono guai.-

-Anch’io vorrei farlo. Ci può essere un modo per fare amicizia senza parlare?-

-Non lo so.-

Rimanemmo a pensare per un po’, poi mi venne in mente una cosa: -Ma domani è San Valentino!-

-Puah, roba da femmine.-

-Tu non capisci niente, io la trovo carina come festa.-

-Sarà. A chi lo prepari il cioccolato?- mi chiese Jessy con gli occhi sbrilluccicosi.

-Di sicuro non a te e nemmeno a Lair.-

-Allora a chi? Al Traditore?- io guardai Jessy a occhi spalancati.

-No… no Maoh, non lo vorrai fare davvero?- sul mio viso si allargò un grande sorriso.

Mi alzai dal letto e mi precipitai fuori dalla mia camera.

-No Maoh, Lair ti ucciderà!-

-E lascia che mi uccida!- dissi io ignorando lo sguardo spaventato del mio fratellino.

Corsi in cucina e sguainai la mia ricetta segreta.

-Preparerò del cioccolato fantastico!- dissi io immaginandomi già il risultato.

La mattina seguente ammirai il cioccolato appena fatto con soddisfazione e proprio in quel momento entrò Lair in cucina.

-Buon giorno Maoh, già sveglia?- io sobbalzai e nascosi il cioccolato in fretta.

-Ehm… sì.-

-Stai preparando la colazione?-

-Sì, ci penso io.-

Sbadigliando Lair tornò di là e io sospirai di sollievo.

Tirai fuori il cioccolato dal frigo e mi preparai per andare da lui, dal Traditore.

-Dov’è Re… il Traditore?- chiesi tranquillamente a Lair.

-In giardino, perché?-

-Perché devo andarci ora… ma adesso che me lo hai detto non ho più voglia di andarci. Ci vai tu, Lair?-

-Col freddo che fa? Certo che no!-

-Uff, d’accordo.- finsi di sbuffare io.

Sapevo che non voleva andarci così ora avevo una scusa per andare da lui.

Andai in giardino e, appena avvistato, mi avvicinai a lui pian pianino.

Lui era seduto a braccia e gambe incrociate, ad occhi chiusi e io ne approfittai.

Sapevo che mi aveva sentita ma non importava, forse aveva capito che non avevo intenzioni ostili.

Gli appoggiai il cioccolato sulle gambe e, a questo gesto, lui aprì di scatto gli occhi.

Guardò il cioccolato ad occhi spalancati.

Sopra avevo scritto con la panna montata: “Sei perdonato!” con una faccina sorridente.

Lui prese un pezzo e lo mangiò. Poi si voltò verso di me e, con mia grandissima sorpresa, sorrise e mi disse: -È davvero squisito!- io arrossii all’istante.

“Non immaginavo che fosse così carino quando sorride!”

Forse era l’inizio di una nuova amicizia.

 

  
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