Brevissima One Shot (dal dubbio senso) scritta per l'iniziativa “AU!Niam/Zarry/Lilo/Nouis/Lirry Fest.” del gruppo Wanki!Fic. 

 

Dopo un anno di attesa, era arrivato finalmente uno dei giorni che i bambini amano di più: il giorno in cui possono finalmente vestirsi da ciò che più piace loro e sentirsi, per una volta, degli eroi, dei principi o delle principesse; il giorno in cui possono scherzare tra di loro senza che nessuno si offenda, in cui tutti si uniscono e non esistono più nemici. Il Carnevale.

 
Il Carnevale di quell’anno si svolse sotto la neve. In un piccolo paesino del Cheshire, i bambini si ritrovarono nella piccola piazzetta di Holmes Chapel. Erano tutti felici mentre sfoggiavano i loro vestiti nuovi e fingevano di essere Superman o Cenerentola. Tutti, tranne uno.
Harry Styles, sette anni appena compiuti, se ne stava in disparte; sperando che nessuno lo vedesse con quel ridicolo vestito di Biancaneve addosso e il cerchietto rosso tra i suoi ricci. Quel costume era stato di sua sorella l’anno prima e quell’anno era stato costretto ad indossarlo. Harry si sedette su una panchina, in disparte, aspettando e sperando che la comitiva si sciogliesse presto e che nessuno lo vedesse. Ma, come previsto, un bambino lo notò: il bulletto della scuola, Louis Tomlinson, appena lo vide, iniziò a sghignazzare: -Oh guardate, c’è la principessina Harriet!-
Un risolino divertito scosse i bambini, mentre Harry, con le lacrime agli occhi, abbassò la testa.
-Sei una femminuccia, quei capelli sono da femminuccia e quel cerchietto ci sta benissimo per trattenerli!- infierì ancora Louis, mentre i bimbi ridevano sempre più forte.
Triste e amareggiato, Harry buttò il cerchietto nella neve mentre scappava via, tenendosi il vestito con una mano per  evitare di cadere. Si rifugiò nella casetta di legno del parco giochi, sedendosi per terra con le ginocchia al petto e iniziando a piangere disperato. Stava ancora piangendo quando, due ore dopo, qualcuno bussò alla porticina. Harry non rispose, ma essa si aprì e nella casetta di legno entrò Zayn Malik, un altro di quei bambini che spesso lo prendevano in giro.
Infuriato perché era entrato senza permesso, Harry iniziò ad urlargli contro. –Cosa vuoi ora? Vuoi prendermi in giro anche tu per questo vestito? Vuoi tagliarmi i capelli come hai fatto a Liam?-
Ma Zayn, invece di scomporsi di fronte quella scenata, gli tese il cerchietto che aveva buttato nella neve. –Ero soltanto venuto a portarti questo..- sussurrò.
Harry si bloccò. –Perché?- chiese ingenuamente.
Un velo di rossore si fece spazio sulle guance mulatte di Zayn. –Mi piace come ti sta..- balbettò.
Il ricciolino sorrise, mentre si avvicinava a Zayn. –Non mi prenderai in giro allora?-
-No Harry, non lo farò mai più. Promesso.- Detto questo, infilò il cerchietto tra la massa indomabile dei ricci del più piccolo e gli tese la mano. –Vuoi essere la mia principessa?-
Harry inizialmente non capì, ma, osservandolo meglio, notò che Zayn era vestito da principe. Sorrise, per poi prendere la sua mano e dire: -Certo, mio bel principe.-
E insieme, uscirono dalla casetta e tornarono dagli altri bambini.
Quest’episodio fu l’inizio di una splendida amicizia e un forte amore. Se si sposeranno ed Harry continuerà ad essere la “principessa” di Zayn? Si, ma questa è un’altra storia.