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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    08/08/2013    2 recensioni
"[...] E, sì, avrebbe davvero fermato il mondo, avrebbe davvero cambiato le cose.. sapeva bene che Paul era suo e di nessun altro. Ma, molte volte, ciò non sembrava.. insomma, era il 1961, non avrebbero potuto mostrare quel loro lato, non erano omosessuali, erano etero.. potrebbero confermarlo le prostitute e le ragazze di Liverpool, di Hamburg.. o semplicemente Cyn e Dot, per esempio.
Ma, in loro, c’era un qualcosa di diverso.. che fosse velata omosessualità? Be’, fatto sta che l’hanno nascosta bene. Loro erano diversi ma uguali, diversi ma incapaci di stare l’uno senza l’altro.
Si completavano, nonostante gli screzi che c’erano tra loro.
Erano come il cielo e le stelle, la luna e le stelle, il giorno e la luce. O semplicemente il giorno e la notte.
Ecco come potevano essere definiti: il giorno e la notte. Cose completamente diverse ma, se non ci fosse l’uno non ci sarebbe l’altro e viceversa. [...]"
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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LIVE FOREVER

“You’re the only God that I will ever need”
 


Inspired by: “If I had a gun” Noel Gallagher.

 
- Paul..- disse John in piena notte.
- Paul?- ripeté sperando di ricevere una risposta.
- Pa— s’interruppe quando, giratosi, lo vide dormire.
Si stese su in fianco poggiando la guancia alla mano sullo stesso lato del fianco su cui era appoggiato e studiò attentamente l’altro: aveva un ciuffo di capelli neri che gli copriva un occhio, il braccio sotto la guancia che metteva in risalto le sue labbra facendo assumere loro una forma “a cuore”, come piaceva definirla a John; inoltre, esse, erano socchiuse e lasciavano intravedere i suoi denti,di cui l’incisivo sinistro un po’ accavallato sul destro.
Perfetto.
Lo sguardo di John era fisso sulle labbra di Paul: avrebbe voluto baciare quelle labbra piene e rosee, ma non avrebbe mai corso il rischio di svegliarlo, di interrompere un sogno, un bel sogno in cui avrebbe potuto esserci anche lui stesso.
No, non avrebbe potuto.
Si limitò a carezzargli delicatamente la guancia con la mano libera.
-If I had the time, I’d stop the world and make you mine.. and every day would stay the same with you..- sussurrò dolcemente John guardando Paul, quasi incantato per tale bellezza.
Si sentiva un codardo a dirgli queste cose mentre dormiva. In questo modo, pur non volendo, avrebbe visto il sorriso sul viso di Paul una volta in meno: sapeva che lui ricambiava, che avrebbe sorriso, che sarebbe stato felice ma, aveva paura di mostrarsi così pur se Paul era uno tra i pochi che conosceva il vero John: quello sotto la maschera, quello nascosto, quello che aveva paura di uscire fuori.. forse per la timidezza. O, peggio ancora, forse per la paura di essere giudicato.

E, sì, avrebbe davvero fermato il mondo, avrebbe davvero cambiato le cose.. sapeva bene che Paul era suo e di nessun altro. Ma, molte volte, ciò non sembrava.. insomma, era il 1961, non avrebbero potuto mostrare quel loro lato, non erano omosessuali, erano etero.. potrebbero confermarlo le prostitute e le ragazze di Liverpool, di Hamburg.. o semplicemente Cyn e Dot, per esempio.
Ma, in loro, c’era un qualcosa di diverso.. che fosse velata omosessualità? Be’, fatto sta che l’hanno nascosta bene. Loro erano diversi ma uguali, diversi ma incapaci di stare l’uno senza l’altro.
Si completavano, nonostante gli screzi che c’erano tra loro.
Erano come il cielo e le stelle, la luna e le stelle, il giorno e la luce. O semplicemente il giorno e la notte.
Ecco come potevano essere definiti: il giorno e la notte. Cose completamente diverse ma, se non ci fosse l’uno non ci sarebbe l’altro e viceversa.
 

John quasi non s’accorse di stare ancora carezzando la guancia dell’ “amico”, il quale aprì gli occhi e sorrise sentendo il tocco dell’altro che sorrise di rimando.
-Hey, non volevo svegliarti..- sussurrò avvicinandosi al suo orecchio.
Paul scosse la testa ed abbracciò John poggiando la guancia sul suo petto –Non ha importanza.- baciò il collo per poi tornare alla sua posizione.
L’altro, nel sentire il tocco delle sue labbra, rabbrividì e lo strinse carezzandogli i capelli.
-John..-
-Dimmi, Paul.-
-Ho.. ho fatto un brutto sogno. Oddio, all’inizio era bello ma, alla fine, ho pianto— Paul s’interruppe appena sentì le labbra di John sulla sua fronte.
-E’ finito, non è successo nulla.. Dai, dormi.. give you back a dream, show you now what might of been if all the tears you cried would fade away.- sussurrò piano affondando una mano nei suoi morbidi capelli per rassicurarlo ma lui nascose il viso nell’incavo del collo di John e si strinse forte e lui cercando conforto: sapeva che John sarebbe stato l’unico capace di offrirgliene.
-Tu.. tu non andrai via e non mi dirai mai addio.. vero?-
-Paulie, certo che no.. non ti dirò mai addio, anzi, I’ll be by your side when they come and say goodbye; ricordatelo: ci sarò sempre per te. E ti dirò che non ho bisogno di credere in Dio, ‘cos you’re the only God that I will ever need.-
Paul lo guardava, sorrideva e quel sorriso fece sentire John come rinato: lui amava il suo sorriso, il modo in cui i suoi occhi brillavano quando era felice.. amava Paul.
Lo amava davvero.
Lo baciò all’improvviso, finalmente baciò le uniche labbra che s’incastravano alla perfezione con le sue: quelle di Paul.
-Ti amo, Paul.-
-S-sul.. sul serio?- disse l’altro quasi incredulo facendo ridere John, ch’era intenerito da quell’espressione con la bocca aperta e gli occhi sbarrati: faceva vedere ancora meglio gli occhi di Paul, avrebbe dato tutto pur di averlo al suo fianco sempre.
-Sì, sul serio! Perché mai dovrei mentirti?-
Il ragazzo, non più incredulo bensì un po’ più sicuro, si strinse nelle spalle –Se devo essere sincero non lo so. Sai, le persone cambiano, i sogni cambiano, le abitudini, i gusti.. le persone prendono strade diverse a volte.
E mi fa paura pensare che potremmo essere due rette incidenti.. ci si incontra per poi perdersi di vista.
Ma.. sono certo di una cosa: i miei gusti non cambieranno, insomma.. ti amo sul serio tantissimo. Il mio amore è così forte che would burn this city down for you. Lo sai: non scherzo.
Mi sento morire al pensiero di perdere tutto, ancora una volta. Ci hai mai pensato che si potrebbe morire col cuore spezzato? Da qualche parte dovranno pur venire tutte le storie dei film, dei libri.. giusto?- rise amaramente tenendo lo sguardo.
-Ascoltami, Paul…- gli alzò il viso carezzandogli le guance e lo guardò dritto negli occhi notando ch’erano lucidi -.. io ci sarò, sempre. Per qualsiasi cosa. Sappiamo entrambi fin troppo bene che la vita è una guerra: vinci una battaglia e sei costretto a fronteggiarne un’altra, ma  è questo il bello! We will live to fight another day.-


 
Note dell’autrice: Che dire? E’ la mia prima McLennon! Ho intenzione di fare una raccolta di One Shot ispirate a canzoni..
Spero vi sia piaciuto.. ho scritto alcune parti in inglese poiché sono direttamente tratte dalla canzone e fanno più.. come dire.. effetto, ecco. Fanno più effetto lette in inglese.
Spero di non avervi delusi, grazie per aver aperto la storia, per aver letto fino a questo punto.. grazie a coloro che recensiranno, metteranno tra le preferite/ricordate/seguite.. o che semplicemente hanno letto.
Grazie davvero!!
xxx
-TheNowhereGirlOfYesterday

 
   
 
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