Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: aleweerint    08/08/2013    4 recensioni
''Felpato...?''
''Si?''
''Ti andrebbe di fare una scommessa, con me?'' - James aveva appena pronunciato quelle due paroline magiche: scommessa, me.''
''James, che vuoi?!''
''Devi conquistare il preziosissimo cuore di pietra dell'inavvicinabile Spencer.''
''Tu - sei - fuori.''
''...ed in cambio, avrai la moto di mio zio. Quella che ti piace tanto.'' - un'altra parolina magica: moto.
E se poi non ci fosse un punto di ritorno? Se una volta vinta la scommessa Sirius non potesse più tornare indietro?
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano le quattro del pomeriggio, l'estate stava per finire ma l'aria era ancora pesante per via dell'umidità. La scuola sarebbe iniziata da lì a una settimana, e con essa anche l'ultimo anno ad Hogwarts di Sirius. Stava componendo distrattamente il numero di James al cellulare quando questi si presentò davanti alla sua porta.
«Ma dov'eri finito? E' da mezz'ora che ti aspetto!»- urlò Sirius appena vide l'amico.
«Mi perdoni, mio potentissimo re, non era mia intenzione arrecarle nessun dispiacere. Sono qui per servirla umilmente.»- rispose con voce grossa, postrandosi ai piedi dell'amico come a mimare un cavaliere.
«Tu sei proprio un coglione, non capisco perché siamo amici... E poi io sono più intelligente e simpatico! E non dimentichiamoci il dettaglio fondamentale: sono anche più bello.»- esclamò Sirius con aria saccente. Nel frattempo componeva un elenco immaginario.
«Si, certo. Adesso andiamo, eh!? Lunastorta e Codaliscia ci aspettano al solito posto.»
 
Sirius prese il portafoglio, la patente e le chiavi di casa ma... non trovava il cellulare. Forse prima l'ho scaraventato a terra, pensò.
«James»
«Eh»
«Chiamami»
«Siriuuuuuuus»
«Al cellulare, idioto! Non lo trovo!»
«Ah, si.»
Il cellulare prese a suonare, Smell Like Teen Spirit echeggiava per tutta la stanza.
«Bella song, fratè!»- James prese a ridere come uno scemo.
«Ramoso, che hai fumato prima di venire qui?!» - sbarrò gli occhi e prese a guardarlo con aria preoccupata.
 «Stavo solo imitando Jim! Due mesi che non lo vedi e già hai dimenticato come parla?»
«Dio. Jim. Che sfigato! Ti ricordi quando al primo anno se l'è fatta addosso perché la Mc Granitt non lo voleva mandare?» - nel frattempo si era steso accanto a letto, alla ricerca disperata del suo smartphone.
 
Insieme a quello, poco distante, c'ero un libro aperto che aveva visto sicuramente anni migliori. Lo prese e poi se lo rigirò tra le mani.
«Spencer Owen..»
«Che hai detto?!» - James stava ancora parlando di Jim e dei suoi comportamenti da sfigato.
«Ho trovato un libro, sotto il letto. E' di Spencer.»
«Oh, allora di lei ti ricordi!»- trillò Ramoso.
«Bé, ovvio! Quella stramba tizia della nostra classe. In quattro anni di scuola insieme abbiamo scambiato forse cinquanta parole... no, cinquanta sarebbero troppe.»
«Però dai, non puoi negare che sia un po' fascinosa. Ha un alone di mistero che l'avvolge.»
«James, non c'avrai mica buttato l'occhio? E la Evans?» - Sirius guardò l'amico con la coda dell'occhio, sembrava proprio fatto.
«Che c'entra! Magari non c'hai mai fatto caso... Sareste proprio una bella coppia!»
«Ma che cazzo stai dicendo?! Oggi non ti riconosco.»
«Felpato...?»
«Si?»
«Ti andrebbe di fare una scommessa, con me?» - James aveva appena pronunciato quelle due paroline magiche: scommessa, me.
«James, che vuoi?!»
«Devi conquistare il preziosissimo cuore di pietra dell'inavvicinabile Spencer.»
«Tu - sei - fuori.»
«...ed in cambio, avrai la moto di mio zio. Quella che ti piace tanto.»- un'altra parolina magica: moto.
«Ripeto: Tu - sei - fuori.»
«Mio carissimo Felpato... hai paura di perdere? Ti capirei se decidessi di non accettare...»
«Non dimenticare chi sono Io.»- James lo stava solamente provocando, e lui lo sapeva.
«Mettendo il caso che io decidessi di scommettere, mi daresti davvero quella moto?» - Sirius era sul punto di accettare. In fondo, non aveva niente da perdere, ma una moto da guadagnare.
«Non ti fidi di me?! Quella moto non mi serve, né serve alla mia famiglia. Mia madre non se ne accorgerà nemmeno!»
«Va bene, allora. Affare fatto.»
«Sapevo che avresti accettato'' - disse James con aria soddisfatta - «Adesso andiamo, i ragazzi mi stanno chiamando!»

 
 
 
---------------------------------------------------------------------------------
 
 
...Follow me down to the river...
...Drink while the water is clean...
...Follow me down to the river, tonight...
...I'll be down here on my.........
 
«Devi ordinare qualcosa?»
La ragazza sussultò. Le cuffiette avevano creato un muro tra lei e la gente, tanto da farle dimenticare dove si trovasse.
«Umh... emh.. prendo un bicchiere di tè freddo, grazie.»
«Certo. Arriva!''-
 
Sussurrò un leggero grazie, ma il cameriere e la sua enorme simpatia erano già scappati.
 
«Uuh, ecco che il pastore arriva! Ed - chi mai l'avrebbe detto- ecco anche le sue pecorelle! Ma che novità!»
Spencer lanciò un'occhiata bieca ai quattro ragazzi sorridenti e saltellanti poco distanti, per poi ritornare alla sua musica e al libro che stava leggendo. Nonostante fossero compagni di classe da più di quattro anni, non li sopportava proprio.
 
Si credevano i padroni del mondo perché le ragazze si inginocchiavano davanti a loro (tranne per quanto riguardava Peter... lui era troppo basso!), e perché stavano simpatici a tutti.
O perlomeno, stavano simpatici a quasi tutti.
A Spencer no. A lei non piacevano, anzi. Li detestava!
Erano così diversi da lei... si burlavano degli altri senza pietà e poi ne ridevano come se non ci fosse un domani.
Lana Del Rey avrebbe sicuramente detto che un domani, per loro, ci sarebbe stato, ma che sarebbe anche stato l'ultimo. 'Cause we are born to die.
 
Spencer, dal canto suo, si rallegrava pensando al fatto che fosse il suo ultimo anno ad Hogwarts.
Una volta terminato, avrebbe fatto le valige e se ne sarebbe andata per sempre.
Attendeva con ansia quel momento: il momento in cui avrebbe cambiato vita ma non nome o faccia, il momento in cui si sarebbe lasciata alle spalle i suoi compagni di classe, i compiti, i rimproveri del padre per il suo modo di vestire e avrebbe trovato finalmente il suo posto nel mondo.
Nel frattempo però, doveva fare i conti con l'allegro sorriso di Sirius Black.
 
«Owen!»
«Che due palle. Black, ciao.»
«Anch'io sono felice di vederti! Ci pensi che tra poco inizia il nostro ultimo anno? Non sei tristissima?»- a queste parole la sua faccia si trasformò in quella di un cucciolo che aspetta il cibo dal suo padrone.
«UUh, non immagini nemmeno.»
«Eddai, non fare sempre l'antipatica!» - non curante del fatto che Spencer - sicuramente - non volesse, spostò la sedia e si sedette.
La ragazza, invece, prese l'iPod e il suo libro e li gettò nella borsa.
«Ciao Black, ci vediamo!»
E così scomparve, lasciando che Black il Simpaticone rimanesse solo al tavolo.




 
--------------------------------------------------------------------------------



 
 
                                                                                         5.40 pm 23.8.13
Caro Diario,
forse dovrei trovarti un nome migliore.
Oggi è il primo giorno che ti scrivo.
Sappi che non durerai nemmeno una settimana, ti abbandonerò così... da un momento all'altro.
E' ciò che faccio sempre.
Forse perché anche gli altri lo fanno con me.
Oggi, a differenza degli altri giorni, non mi sento sola. Né triste.
Sono di ottimo umore yuppi yeah!
 
 
Ok, allora... iniziamo.
Nome: Spencer Owen
Età: 17 anni ad Ottobre
Stato attuale: Muoio di fame
Bio: Sono alta un metro e settantadue. Ho i capelli neri e lunghi, gli occhi verdi e di media grandezza (I like it!). Non mi piace tanto descrivermi quindi la smetto.
Cosa molto importante: sono una maga, che cosa faiga! Se fossi nata tipo cinquant'anni fa, probabilmente non avrei potuto mai scrivere una cosa del genere, ma adesso i tempi sono cambiati e posso Avada Kedavrizzare chi voglio! (no, per sfortuna ancora non posso..)
Frequento la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, sono all'ultimo anno. Yay, ULTIMO. CI SONO ARRIVATA ANCH'IO (contro ogni aspettativa!)
Mi piace la fotografia, leggere e ascoltare musica (prettamente rock).
Non m'interessa cosa pensino gli altri di me, perché ormai c'ho fatto l'abitudine.
Non presto attenzione a quelli che m'insultano per come mi vesto o per cosa penso. La cosa che mi stupisce è che se fossi nata cinquan'anni fa, probabilmente avrei potuto concepire quest'atteggiamento, ma oggi non ce la faccio proprio. E va bé, pazienza.
La mia migliore amica si chiama Elizabeth Carter, ed è totalmente diversa da me, siamo proprio l'opposto.
Bionda, bella, simpatica, socievole e con delle gambe da far paura. Si, insomma, perfetta.
Siamo così diverse ma ci completiamo (dopo questa frase da checca credo sia meglio che io mi dia all'ippica!).
Bé, magari ti parlerò di lei in futuro... ma adesso è l'ora di un bel film.
PIZZA MIA ADORATA, ARRIVO SUBITO!
                                                                                                                           Spencer
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: aleweerint