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Autore: Polly2308    08/08/2013    16 recensioni
Il più delle volte la maggior parte delle persone lascia tutto e tutti pur di inseguire il proprio sogno,e lei era una di quelle.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter one.

‘The escape.’
 
Era un fresco giorno di inizio giugno,la scuola sarebbe finita a poco nel giro di un paio di giorni ed io,Rebecca Hansen,sedicenne,metà inglese e metà norvegese,avevo una folle idea che girovagava nella mia astuta mente. Ero sempre stata una tipa molto attiva che dava sempre voce ai suoi pensieri.

Abito a Drammen,una città di circa 60.000 abitanti a 42 km da Oslo.
Mia mamma si chiama Caroline Smith ed è inglese,mio padre invece è Norvegese per questo siamo qui in Norvegia,lui si chiama Dennis Hansen ed è un noto imprenditore locale.

Ma passiamo ad altre cose,sono circa due anni che sto programmando questa ‘cosa’ che dovrò fare tra una settimana,una fuga e sto risparmiando da allora. Forse vi starete chiedendo perché voglio scappare? Bene,vi accontento. Il motivo principale della  mia fuga è che voglio fortemente realizzare il mio sogno,quello di diventare una famosissima cantante e con  ciò vorrei essere un ispirazione per le persone. I miei genitori sono stati sempre contrari a questo e mio padre mi ha sempre detto che un giorno avrei dovuto prendere il suo posto,ma io non voglio,non mi piace il suo lavoro. Oltre ai miei genitori non  sa nessuno che vorrei essere una cantante,neanche la mia amica Adriana,che per quanto mi dispiaccia dovrò lasciare nel giro di una settimana. Non le dirò della mia partenza,perché so già cosa farebbe. Vorrà impedirmi di partire dicendomi che un giorno realizzerò comunque il mio sogno,ma non è questo che voglio e soprattutto credo che per realizzare i propri sogni si devono fare dei sacrifici perché non si realizzano da un giorno all’altro. Adriana l’ho conosciuta circa sei anni fa alle scuole medie e adesso stiamo per finire il terzo anno di superiori. La considero come una sorella e lasciarla sarà la parte più dura e triste del mio piano.

In questo momento sono nella mia camera e sto valutando alcune città dove poter andare e nella mia lista ci sono Londra,Manchester,Miami,Atlanta e New York. Sono molto indecisa,vorrei andare in America,ma non so se ce la farò con i soldi che ho da parte,e inoltre dovrei compiere 17 anni per il passaporto,invece per la Gran Bretagna serve solo la carta di identità. Sono consapevole però che in America ci sono molte più possibilità,ma cercherò di accontentarmi. Bene ho deciso,si parte per Londra. Subito prendo il mio pc ed ordino il biglietto per il volo. Non prenoterò l’albergo,perché quando sarò li cercherò qualcuno che mi ospiti. Non voglio spendere soldi per l’albergo. Inoltre li cercherò di trovare un lavoro per l’estate e a settembre cercherò di andare a scuola,ma non so ancora come.
Siccome adesso ho un po’ di tempo libero prima di cena inizio a scrivere delle lettere da lasciare qui,una per i miei genitori ed una per Adriana.
Inizio a scrivere e non so perché mi trema la mano e un paio di lacrime iniziano a rigare il mio volto. Sto iniziando ad avere paura di quello che dovrò affrontare,ma non devo abbattermi e devo continuare ad essere determinata.
Mentre sto per finire la prima lettera,quella per i miei genitori,mi sento chiamare dal piano di sotto. E’ mia madre.
M:’Becky,tesoro,scendi che la cena è pronta altrimenti si raffredda!’
R:’Okay mamma scendo subito.’
Nascondo tutto in un batter d’occhio e scendo di corsa le scale dirigendomi poi in cucina dove vedo mia madre già i miei genitori seduti al tavolo che mi aspettano per iniziare a mangiare.

Durante la cena regna il silenzio più totale, finchè non  viene rotto da mio padre.
P:’Allora Becky,stiamo pensando alla meta delle vacanze per questa estate,ma non siamo ancora sicuri,stiamo optando per Londra,Madrid oppure Montecarlo,a te dove piacerebbe andare?’
A quelle parole quasi mi strozzo con la mia saliva e mi affretto a rispondere.
R:’direi Montecarlo,cosa ne pensate? E’ una bellissima città e sapete che adoro la Francia.’ Sto per avere un attacco di cuore.
P:’ Perfetto,mi sembra un’ottima idea,allora vada per Montecarlo.’
Me la sono scampata per un pelo. E’ se non me l’avessero chiesto? Cosa sarebbe successo? Forse non sarebbero comunque partititi per il fatto della mia fuga,ma proprio per questo stavo scrivendo quella lettera.
Anzi adesso è meglio che io salga sopra a finire quello che ho iniziato.
R:’Mamma,la cena era buonissima. Adesso vado in camera mi sento molto stanca buonanotte.’
M:’Grazie tesoro,buonanotte anche a te.’
P:’Buonanotte piccola.’
Saluto entrambi con un bacio sulla guancia e mi dirigo in camera mia.

Afferro di nuovo la penna e continuo a scrivere. Dopo circa un’oretta finisco entrambe le lettere e le nascondo nel cassetto per poi dirigermi in bagno per fare una bella doccia e rilassarmi. Dopo la doccia,mi metto sotto le coperte e mi addormento tra mille pensieri. 



Spazio autrice. 

Salve ragazze,questa è la prima fanfiction mia e di mia cugina,
spero vi piaccia e che vi abbia incuriosito almeno un po'.
Ci farebbe piacere se lasciaste qualche recensione,anche critiche.
A presto. c:  
 
  
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