Sakura passava così le sue giornate.
Stringeva a sé le gambe, cingendole con le braccia, e si lasciava cullare dal monotono e asfissiante cigolio della sedia a dondolo, perché quel movimento riusciva in qualche modo a calmarla.
Sakura si alzava da lì solo quando era costretta a farlo.
Mangiava, si dissetava, vomitava, fumava e poi vomitava ancora, nauseata dal riluttante aroma delle sigarette divorate che saturava l’aria intorno a lei.
Stava male. Sakura soffriva.
[Saku/Ita - Angst]