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Autore: Yasha 26    08/08/2013    11 recensioni
Qui seduto ai piedi del tuo letto, come ogni notte degli ultimi dieci anni, ti osservo dormire.
Per secoli la mia anima ha pianto lontana da te amor mio. Non ho rivisto il tuo volto per oltre cinquecento anni. Poi come se nulla fosse sbuchi sulla mia strada, piccola e indifesa, inseguita da uno yōkai di scarso rango. Mi chiami, mi riconosci, poi svieni.
Da quel giorno non mi sono più staccato da te, con la speranza che ti ricordi ancora di me, della nostra vita insieme, del tuo passato. Che la tua anima mi riconosca e ti faccia ritornare come un tempo, la yasha più potente mai esistita, la mia sposa e la mia regina, la regina del regno degli yōkai....
Tu non sai neppure chi io sia, o almeno non sotto questo aspetto. È solo il tuo cuore a riconoscermi anche dopo cinquecento anni. La tua mente vive nel presente, come Kagome Higurashi, bellissima sedicenne e studentessa liceale.
Come sono lontani i giorni in cui eri la mia amata Himeyasha. Ma ti riavrò con me, ne sono sicuro!
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kagome dove sei? Perché non sento più il tuo odore?
Sono ritornato al tempio Higurashi con le mani vuote. Ho sorvolato tutto il Giappone ma di lei non c’è traccia. Il suo odore è come svanito nel nulla.
Aspetta un momento…non è che per caso si trova nel…
-Padrone! Padrone vi ho trovato finalmente!-    urla una voce di cui adesso farei volentieri a meno
-Non è il momento Myoga!-     rispondo irritato
-Ma Signore riguarda la Padrona!-      
-Che cosa? Tu sai dov’è forse?-      chiedo agitato al mio servitore
-Sì mio Signore! Si trova nello Yōkai no Sekai (mondo dei demoni) con vostra sorella Mirei.-    
-Che…con Mirei? Ma come c’è finita Kagome lì?-   
Avevo immaginato bene quindi che fosse finita nel mio mondo, ma come?
-Non saprei. Ce la siamo vista spuntare improvvisamente al castello. Mirei l’ha presa sotto la sua custodia dopo aver riconosciuto in lei l’odore della Padrona.-
-Il suo odore? Ma che dici Kagome non ha l’odore di Hime!-    
-Invece ce l’ha. O almeno nel nostro mondo.-       mi spiega il piccolo demone pulce
-Devo correre a prenderla!-         urlo lanciandomi verso il passaggio dimensionale per ritornare al mio mondo
Ma come diavolo è riuscita Kagome a oltrepassare il kekkai che divide il mio mondo dal suo?
I ningen non possono vedere lo Yōkai no Sekai né tanto meno possono oltrepassare la barriera che li tiene divisi. Solo noi demoni siamo in grado di farlo passando da un mondo all’altro!
Corro con tutta la forza che ho, spingendo al massimo il mio corpo per fare più velocemente possibile. È pericoloso per un umano trovarsi nel mondo dei demoni. Potrebbero divorarla in un solo boccone.
Giunto al mio castello abbandono il mio aspetto demoniaco appena poggio la prima zampa al suolo e mi rendo subito conto di sentire davvero l’odore di Hime. Mi fiondo nelle stanze di mia sorella senza nemmeno chiederle il permesso. Sono troppo preoccupato.
-Kagome!-       urlo cercandola, ma una tazzina da tè si infrange contro la mia testa rovesciandomi il suo contenuto addosso
-Idiota stai zitto! Non urlare o la svegli! Dovresti sapere che è pericoloso questo stato per gli umani!-        mi rimprovera mia sorella apparsa da dietro un separé
Da quando si prende certe libertà con me?? Idiota ha detto???
Sorvolo sul suo comportamento perché ho altre priorità per adesso.
-Dov’è?-     le chiedo brusco
-E’ lì che guarda impassibile fuori dalla finestra.-        mi dice facendomi segno nella sua direzione
Tirato un sospiro di sollievo nel vederla in salvo afferro mia sorella per un braccio trascinandola fuori dalla stanza.
-Come diavolo ci è finita lei qui? Ce l’hai portata tu Mirei?-      ringhio furioso
-Io? Ma se non l’ho mai vista prima di stasera! Mi trovavo in giardino ad ammirare le mia camelie quando me la sono vista spuntare davanti. Mi è quasi venuto un colpo quando da lei ho sentito provenire l’odore di Himeyasha. Tu piuttosto fratello…mi dici chi è quel cucciolo d’uomo? Perché ha l’odore di Hime? E perché è in quello stato di semi-incoscienza?-      mi domanda lei portando arrabbiata le mani ai fianchi
-Lei è la sua reincarnazione. Non so spiegarmelo neppure io. Me la sono ritrovato davanti improvvisamente. Ma la cosa assurda è che nel mondo dei ningen lei non ha l’odore di Hime. Lo ha solo adesso, qui nel nostro. Comunque… come avrebbe fatto a salire sul castello che fluttua centinai di metri dal terreno?-     chiedo più a me stesso che a mia sorella
-Me lo sono chiesta anche io dato che mi sembra una semplice umana. Allora…è per questo cucciolo umano che sei perennemente nel Ningen no Sekai fratello? Perché non ce lo hai mai detto?-
-Mirei non vedo perché avrei dovuto dirvi che…-
-Perché Hime era la mia migliore amica! Perché l’amavo come fosse mia sorella, anzi di più! Perché dopo la sua morte non ho più riso… ecco perché! Sei stato un insensibile InuYasha! Avresti dovuto dirmi di aver incontrato la sua reincarnazione!-           sbraita lei con gli occhi lucidi
In effetti è vero. Dopo me, la persona che più amava Hime era mia sorella. Quelle due erano inseparabili. Dopo la sua morte ha rifiutato di toccare cibo per mesi. I nostri fratelli e i nostri genitori erano molto in pena per lei. Io in quel periodo ero andato via per cercare Seigetsu, ma sono sicuro che deve aver sofferto molto anche lei da quello che mi hanno raccontato.
-Che hai da urlare così nel cuore della notte sorellina?-       ci interrompe nostro fratello minore Hoshimaru svegliatosi per le urla di Mirei
-C’è che tuo fratello è un insensibile stupido ecco!-        gli spiega lei
-Mirei ma che ti salta in mente di parlare così a quel collerico? Vuoi morire per caso?-       l’avverte preoccupato lui
-Non mi torcerà un capello o se la vedrà davvero male oggi! Mai farmi arrabbiare!-   
-Stai attenta Mirei. Quando gli gira male non riconosce neppure il suo sangue!-
-Voi due…vi rendete conto che io sono qui vero?-       chiedo con un nervo pulsante sulla testa
Questi due mi faranno perdere la testa prima o poi!
-Smetti di abbagliare e riporta Hime a casa nel suo mondo! Qui è pericoloso per un ningen.-
-Che? Hime? Himeyasha intendi?-      chiede sorpreso Hoshimaru
-Conosci un’altra Hime tu? E poi dove hai lasciato il naso? Nel letto con Sakurako per caso?-      gli dice Mirei facendolo arrossire
-Que…queste cose non ti riguardano Mirei. Comunque io non sento niente. Cosa dovrei sentire?-      ci chiede lui sorpreso annusando l’aria
D’istinto lo facciamo anche io e Mirei rendendoci conto che l’odore di Hime è sparito! Un’altra volta no, ti prego Kagome!
Rientro nella camera e di lei nessuna traccia.
-Ma come ha fatto ad uscire da qui se noi eravamo dietro la porta?-
-E’ uscita dalla finestra Mirei.-        le spiego stringendo i pugni e uscendo anche io dalla finestra inseguendola
-Ma siamo al quinto piano! Di un castello fluttuante tra l’altro!-         esclama Mirei affacciandosi e guardando giù preoccupata
Cosa diavolo sta succedendo a quella ragazza? Come può sparire così come se nulla fosse? Nessuno può sopravvivere gettandosi da queste altezze se non vola, e mia moglie ne è una prova. Ma Kagome non si è certo schiantata al suolo, quindi deve aver volato, ma come maledizione?
Rintraccio subito il suo odore stavolta, che purtroppo non sento da solo…demoni yoro accidenti a lei! La sbraneranno!
Quando la raggiungo quello che mi si presenta davanti mi lascia sbalordito. I demoni lupo sono stesi ai suoi piedi… scodinzolanti?
Mi sfugge qualcosa forse?
Quando i lupi vedono me iniziano a ringhiare avvicinandosi minacciosi. Nemmeno tempo di preparare gli artigli che il loro capo, uno yōkai, si para di fronte a me.
-Ehi tu cane! Che volevi fare ai miei lupi?-     mi chiede minaccioso
-Ucciderli lupo! Mi sembra chiaro!-     rispondo preparandomi ad attaccarlo
-InuYasha!-        mi chiama la voce di quella stupida di mia sorella raggiungendomi
-I…Inu…Yasha? L’ inu-daiyōkai del regno del nord e dell’est che ha sottomesso lo Yōkai no Sekai?-     mi chiede il lupastro sbiancando subito
-Esatto! Ti crea problemi la cosa forse?-
-Mi scusi signore! Io e i miei lupi chiediamo clemenza per averle mancato di rispetto! La supplico ci risparmi!-       mi dice lui inginocchiandosi
Sinceramente avrei voglia di ucciderlo, ma c’è Kagome. Non vorrei farla assistere a un massacro.
-Vattene!-       ordino gelido
-Grazie per la clemenza concessa mio signore!-        dice scappando via talmente veloce da alzare un polverone
Miseri demoni lupo!
-Wow! Non credevo lo avresti fatto andar via sulle sue gambe fratello.-
-Taci Mirei! Puoi tornare al castello. Io la riporto a casa.-         la informo prendendo Kagome in braccio e volando verso l’uscita della barriera dimensionale
-Sempre il solito scontroso!-      borbotta lei
Quando ritornerò al castello farò un bel discorsetto a quella folle di mia sorella. Se ci tiene a restare sotto il mio tetto, tutta intera, deve imparare a tenere a freno quella linguaccia che prima o poi potrei decidere di tagliarle! Se non l’ho fatta a pezzi oggi è perché si è presa cura di Kagome altrimenti…
 
Arrivati a casa la stendo sul letto. È sporca di terra accidenti. Mi tocca pure cambiarla. Fortuna che ogni volta che le cambio pigiama crede di essere stata lei stessa durante il suo stato incosciente a cambiarsi. Quell’idiota di suo nonno è convinto che mettendo degli inutili o-fuda sulla sua porta il sonnambulismo scompaia. Idiota di un sacerdote! Per lui questi amuleti dovrebbero tenere lontano anche le presenze demoniache. Tzs, a me non fanno neppure il solletico!
Inizio a toglierle la magliettina, però mi trovo in difficoltà accidenti! Devo ammettere che spogliarla adesso non è come quando era piccola. Adesso il suo corpo è quello di una ragazza che sta diventando donna, e non è facile rimanerne impassibili.
Forza InuYasha…sangue freddo come tuo solito!
Messole il pigiama pulito la metto sotto le coperte. È una routine questa ormai.
-Grazie InuYasha!-       sussurra lei come ogni notte
-Di nulla amore. Ma non uscire più ti supplico! Mi farai morire prima così!-      le dico dandole un bacio sulla fronte
Mi sembra di aver lottato contro mille demoni! Mi sento esausto. Cercarla in lungo e in largo con il cuore in gola mi ha portato via molte energie. Facendo uno strappo alla regola decido di dormire nella sua camera almeno per l’ultima ora di sonno che le rimane. Sono le sei del mattino ormai.
Mi poggio stancamente contro una parete e mi lascio scivolare nel sonno anche io, anche se il mio sonno è come un dormi veglia più che altro.
L’ora passa veloce. Alle sette suona la sveglia. Ancor prima che lei allunghi la mano per spegnerla io sono già uscito via dalla finestra.
Oggi il tempo non promette niente di buono. Credo pioverà!
 
 
-Inu-chan? Inu-chan tutto bene?-           
-Kagome…si tutto bene, perché?-       
-Ti ho visto pensieroso…a cosa pensavi?-      mi chiede lei con il suo solito sguardo curioso
Stavo pensando a tutto quello che è accaduto la notte scorsa. Non mi do pace. Non capisco come abbia fatto ad avere dei poteri demoniaci. Perché solo così mi posso spiegare le sue sparizioni così veloci, il suo salto giù dal castello, i lupi che le scodinzolavano felici. Ho chiesto a Myoga di prendere informazioni sugli antichi testi che abbiamo in libreria. Non capisco che accidenti succede.
-Alla lezione di inglese, sai che lo odio.-     dico poggiandomi col gomito al banco e guardando il vuoto
Lei ieri sera era Himeyasha. Come può essere?
-Mmmh…dalla tua espressione sembrava stessi pensando ad una ragazza.-     mi fa notare lei
-Quale espressione scusa?-     chiedo io guardandola sorpreso dalla sua affermazione
-Questa espressione!-      mi dice mostrandomi il suo cellulare con la mia faccia pensierosa poggiata al mio pugno
-Mi hai fatto una foto? Perché?-
-Perché se te lo dicevo non mi credevi. Allora dimmi, a chi pensavi? Confidati!-
Ma è scema? Crede che mi interessi un’altra? Ma se non do corda a nessuno!
-Smettila di fare l’impicciona Kagome. Comunque non pensavo a nessuna ragazza. Lo sai che non sono interessato a nessuna di loro.-     rispondo sbuffando
A me interessi solo tu ma sei così ottusa da non capirlo!
-Sarà…ma scoprirò chi è che ti fa battere il cuore mio caro, perché non puoi negarlo, sei innamorato!-      insiste lei
-Piantala Kagome io non…-
-InuYashaaaaaaa!-        gracchia una voce che riconosco fin troppo bene
-Kikyo accidenti non sono sordo non urlare!-     rispondo infastidito alla ragazzina che tutti i giorni viene a chiedermi di uscire con lei
-Scusami è che sono felice di vederti! Senti che ne dici se oggi andassimo al cinema? È uscito un nuovo film e mi piacerebbe vederlo con te.-
-Mi spiace ma ho degli impegni!-    
-Rimandali…daiiiii!!!-         insiste facendo gli occhi da cerbiatta…una cerbiatta schiattata chissà quanti secoli fa però!
-Kikyo non hai ancora capito che non gli interessi? Levati dalle scatole!-         le dice una persona che preferirei non frequentasse questa scuola di umani
-Ayame gira a largo! Gli ho chiesto io per prima di uscire!-
-Tu non sei assolutamente alla sua altezza! Se solo sapessi chi hai davanti scapperesti via a gambe levate!-
-Ayame!-        la richiamo severo io
Lei mi guarda terrorizzata per il mio tono e abbassa la testa colpevole.
Ayame sa chi sono. Anche lei viene dal mondo dei demoni. E’ una yoro trasferitasi dagli umani perché odia il nostro mondo. Quando era piccola uno yōkai uccise tutta la sua famiglia lasciandola sola. Non so bene come dato che non ne parla molto ma in questo mondo ha trovato una famiglia di ningen che l’hanno cresciuta come una figlia, pur sapendo le sue vere origini. Quando sono morti lei ha continuato a vivere in questa dimensione cambiando sempre cognome.
Gli umani ignorano la nostra presenza tra di loro. La moderna società non crede più a noi da molto, soprattutto da quando io ho il controllo dello Yōkai no Sekai. Ho ordinato ai demoni di non gironzolare fra gli umani col loro aspetto per evitare problemi. Possono farlo solo se assumono un aspetto umano.
I ningen sono parecchio cambiati in questi secoli. Hanno distrutto la Terra con le loro idiozie tecnologiche e le loro armi distruttive. Per quanto siamo forti non credo riusciremmo a sopravvivere ad una di quelle bombe a fissione nucleare incontrollato o come diamine la chiamano loro. Ricordo ancora i danni che provocò in questo paese la prima di quelle porcherie. La seconda poi diede il colpo di grazia. Vedevo gente ustionata camminare con lembi di pelle cadenti, il fetore di morte e di bruciato si sentiva a chilometri di distanza, urla di dolore, un paesaggio totalmente distrutto, senza contare l’aria irrespirabile che ci fu per mesi. Quella schifezza puzza incredibilmente molto per il nostro naso sensibile.
Per quanto possiamo essere crudeli e spietati noi demoni non lo saremo mai quanto loro. Uccidono più gli umani che i demoni. Se Hime fosse stata in vita settantanni fa sarebbe sicuramente rimasta scioccata da tanta cattiveria. Lei amava il mondo degli umani. Ne sarebbe rimasta delusa.
Per oltre un anno mi rifugiai al mio castello perché anche tutta l’aria del resto della Terra era contaminata. Stupidi umani…non si rendono conto dei danni che hanno creato al loro povero mondo…meriterebbero di essere sterminati soprattutto per questo. Creature inutili!
Non vedo l’ora di far ritornare Hime così me ne andrò da questo posto orribile.
-InuYasha mi stai ascoltando?-
-Che accidenti vuoi ancora Kikyo?-         chiedo infastidito
-Dai usciamo! Almeno una volta!-
-Ho detto no stupida mocciosa umana! Finiscila di scocciarmi!-      urlo stanco delle sue insistenze
Questa ragazzina farebbe perdere il controllo anche ad un santo!
-Ma io…sc…scusami!-          dice scappando via tra le lacrime
-Non credi di essere stato troppo duro con lei?-        mi chiede Ayame
-No! Anzi c’ho perso pure tempo! E’ peggio di una pulce quella lì!-
-Ahahahah tipo Myoga vero?-        sghignazza lei
-Infatti!-       rispondo dandole ragione
-Chi è Myoga?-        chiede Kagome curiosa non avendo mai sentito fare il suo nome
-Un vecchio amico della mia famiglia.-
-E come mai Ayame lo conosce e io no?-        domanda con uno strano tono di voce
-Che c’è mia cara, sei gelosa del tuo Inu-chan?-      la schernisce Ayame
-Io? Ma…ma che dici Ayame! Perché dovrei essere gelosa di lui? E’ il mio migliore amico!-     risponde lei arrossendo
Odio questa frase! Siamo ancora in alto mare accidenti!
 



                                                                              *************



 
Io gelosa di InuYasha? Ma non scherziamo! Lo considero un amico…perché dovrei esserne gelosa?
Uff Kagome adesso cerchi di convincere perfino te stessa? Forse sto impazzendo! O forse voglio credere alle mie stesse bugie? Già bugie…perché a me piace InuYasha, tantissimo.
L’ho conosciuto dieci anni fa. La sua famiglia si era appena trasferita nel mio stesso quartiere. Diventammo subito amici.
In lui sentivo qualcosa di strano. Non ho mai saputo spiegarmi cosa però ogni volta che stavamo vicini mi sentivo attirata verso di lui. Crescendo ho capito che mi piaceva, però non ho mai avuto il coraggio di dirglielo perché temo di rovinare la nostra amicizia. Ho paura di essere per lui solo un’amica e niente di più. D’altro canto lui non ha mai mostrato interesse per me come ragazza, ma solo come amica. E poi spesso lo vedo con lo sguardo assente. E’ fatto molto pensieroso, segno che pensa a qualche ragazza. E la cosa mi fa male.
Quando provo a parlargliene lui nega sempre. Non vuole confidarsi con me e non ne capisco il motivo.
Senza parlare di quell’oca di Kikyo che gli gira sempre intorno come una mosca sul miele…per non dire altro…odiosa!
Per quanto riguarda Ayame ho notato che hanno una certa confidenza. A volte li ritrovo a bisbigliare in giardino. Che sia lei la ragazza che gli piace?
Uffa ma perché esiste l’amore? È solo un sentimento che fa soffrire!
Provo questo maledetto sentimento da non so più da quanti anni ormai. E’ frustrante!
Certo non riposare bene la notte non mi aiuta. Sono anni che soffro di sonnambulismo. Le ho provate tutte e anche i medici, ma non vuole sparire. La mia famiglia crede che non mi accada più perché non gliene parlo, invece succede ogni sera. Mi accorgo di molte stranezze infatti…tipo che vado a dormire con un pigiama e mi sveglio con un altro, trovando per terra quello sporco, altre volte trovo foglie nei miei capelli, oppure dei piccoli graffi che non so di essermi fatta durante il giorno. Credo che prima o poi mi ritroveranno morta sotto un ponte. Finora sono stata fortunata a non essere presa da un malintenzionato ma a lungo andare…
-Che pensa la mia hime-chan?-       mi chiede lui con tono così dolce da fare sciogliere un iceberg
Mi ha sempre chiamata principessina. Non ne ho mai capito il motivo. Di regale io non ho proprio nulla. (per chi lo avesse scordato hime vuol dire principessa, quindi aggiungendo il suffisso chan abbiamo  hime-chan=principessina ^_^ nda)
Anzi direi che sembro un maschiaccio delle volte. Mi arrampico sugli alberi. Non indosso mai vestiti eleganti o gonne. Nella corsa sono velocissima, perfino più di InuYasha che è imbattibile in ogni sport. Sono parecchio forzuta, fin troppo per una ragazza. Amo i film di guerra, le armi antiche soprattutto le spade. Non mi trucco, non mi agghindo al contrario di Kikyo, che mi brucia dirlo ma è molto bella. Eppure lui mi chiama da sempre hime-chan…mah.
-Non pensavo a nulla Inu-chan.-      rispondo un po’ giù di morale
Lui sembra notarlo e mi abbraccia. Perché?
-Se hai qualcosa che ti preoccupa lo sai che io sono qui vero?-      mi chiede premuroso
-Non mi preoccupa niente tranquillo.-        lo rassicura ricambiando l’abbraccio
Oh Kami fatemi morire qui così…tra le sue braccia! Sarebbe una morte bellissima!
InuYasha come posso farti innamorare di me senza rovinare la nostra amicizia? Non so che fare.
Anche se mi chiedo, lui la vorrebbe una come me? Sono un maschiaccio che la notte se ne va in giro mezza svestita per la città. Non sono una ragazza normale di certo. Forse è anche la mia scarsa autostima ad impedirmi di farmi avanti con lui…non so.
 
Il giorno dopo arrivata a scuola sento un gran vociferare per i corridoi…chissà cosa è successo.
Entrata in classe la mia attenzione viene attirata da un gruppo di ragazzi che fa strani commenti.
-Era davvero una bomba! Se l’aveste vista anche voi…vi sarebbe venuto un infarto come minimo!-
-Davvero? Chissà in che classe la metteranno e che anno frequenterà.-
-A me sembrava del secondo anno come noi.-
Parlano di una ragazza?
-Ma che hanno quei tre lì?-     chiedo ad una mia compagna
-Oh nulla di che. C’è una nuova alunna e quei pervertiti sperano sia in classe con noi.-     
-Ah sì?-         dico ritornando a fissarli stupita
Ai ragazzi importa solo che una ragazza sia carina, poi se è una totale demente, muta magari, a loro non interessa…uomini!
Appena entra InuYasha gli salto addosso abbracciandolo e baciandogli una guancia, come faccio tutti i giorni.
-Buon giorno Inu-chan!-
-Uff…ma perché devi per forza chiamarmi così?-       si lamenta lui andandosi a sedere
-Perché è carino!-     rispondo sedendomi accanto a lui
-Lo è per te! Per me è umiliante invece! Certe cose non cambiano neppure dopo cinque secoli accidenti!-
-Eh? Non capisco…-       chiedo confusa
Cinque secoli???
-No no niente…mi riferivo alla ricerca che dobbiamo fare sulla fine del periodo Sengoku grazie alla battaglia di Sekigahara vinta da Tokugawa Ieyasu contro il clan Toyotomi!-     mi spiega un po’ nervoso
-E che c’entra questo col fatto che ti chiamo Inu-chan?-
-Assolutamente nulla! Lascia stare sono solo stanco di studiare Kagome!-       risponde sorridendo forzatamente
-Studi troppo tu!-      mi lamento io scuotendo la testa
Mentre chiacchieriamo suona la campanella. Entra il prof e ci informa che la nuova alunna sarà proprio in classe con noi. Che bello e che fortuna! Un'altra belloccia che mi farà concorrenza con InuYasha!
Lui è un bellissimo ragazzo. Ha un fascino molto particolare. Non sembra il classico sedicenne. Sembra più maturo. Questo fa sì che molte ragazze gli corrano dietro come il cane con l’osso. E io divento gelosa! Ma certo di non darlo a vedere facendo quasi violenza su me stessa.
Appena la nuova ragazza entra mi viene un colpo! Bella? No è un offesa chiamarla bella…è bellissima! Mai vista una ragazza così bella!
Occhi dorati, come i miei e quelli di Inu, lunghissimi e lucidissimi capelli neri raccolti in un’alta coda. Viso finemente truccato che sembra di porcellana…wow! Io non sono nemmeno paragonabile all’unghia della sua mano che è così ben curata. Tutti i ragazzi stanno sbavando mentre le altre ragazze la fulminano con gli occhi per l’invidia.
D’un tratto la vedo guardare InuYasha. Oh no perché tra tutti devi guardare lui? Perché perché perché???
Lui neppure se ne accorge perché è intento a leggere il libro di storia….secchione!
-Si presenti pure signorina…-       le dice il professore
-Sì professore grazie! Io sono Mirei No Taisho! Ho sedici anni e mi sono appena trasferita qui dallo Yōkai….ehm dallo Yorkshire volevo dire eheheheheh… piacere di conoscervi!-        dice inchinandosi
Mirei No Taisho ha detto? Ha lo stesso cognome di InuYasha.
Mi volto a guardarlo e lo vedo con la bocca spalancata dallo stupore che guarda la nuova arrivata. Ma allora si conoscono?
-Ciao fratellino!-         lo saluta lei agitando la mano
Fratellino?
-InuYasha…ma…-      provo io ma lui sembra davvero sconcertato dalla vista di quella ragazza
-Bene signorina vedo che ha già chiarito la sua parentela, può andarsi a sedere nello stesso banco di suo fratello se vuole.-      le dice il professore
Ma da quando InuYasha ha una sorella???
-Ciao tu sei Kagome non è così?-      mi dice sedendosi accanto a me
-S…sì. Ma tu come fai a saperlo?-
-Lui mi ha parlato molto di te!-     mi dice sorridendomi allegra
-Io purtroppo non posso dire altrettanto!-        dico in modo tetro guardando male InuYasha che se possibile, sbianca ancora di più
-Oh non prendertela con lui. Non ci vediamo da una vita.  Comunque non sono davvero sua sorella ma sua cugina. Sono io a chiamarlo fratellino. Non è vero InuYasha?-        mi spiega lei ridendo felice
-Eh? Ah s…sì! Mirei è mia cugina.-      afferma lui poco convinto
-Kagome spero diventeremo ottime amiche!-        mi dice lei abbracciandomi di slancio
Wow quanto è espansiva! Al contrario di suo cugino direi!
-Ma certo Miri-chan. Sarò felice di averti come amica!-      le dico sincera
Non so perché ma sono convinta che diventeremo davvero ottime amiche. Me lo sento!
-Come…come mi hai chiamata?-        chiede lei con occhi lucidi
-Miri-chan. Oh scusami forse non ti piace mi spiace non…-      non mi lascia finire di parlare che mi abbraccia nuovamente però in lacrime
Che ho detto?
-No…mi piace che mi chiami Miri-chan! Scusa la mia reazione ma…c’era una mia carissima amica che aveva l’abitudine di chiamarmi così e tu me l’hai ricordata.-          mi spiega asciugandosi gli occhi
-Mi dispiace. Non volevo rattristarti.-
-Non mi hai rattristata. Anzi. Non sentivo questo nomignolo da secoli!-
-Ovviamente con secoli intende dire molti anni. Vero Mirei?-       interviene InuYasha
-Guarda che non sono cretina Inu-chan! Lo so che è un modo di dire!-        rispondo mettendo il broncio
-Modo di dire? Ma aspetta…come lo hai chiamato? Inu…chan? Ahahahahahhahahahahhaha Inu-chan ahahaahahahhah è troppo forte! Se lo sentissero gli altri ahahahahah aiuto scoppio! Inu-chan!-        continua lei ridendo a crepapelle
-Ehi voi tre! Andate fuori dalla classe se avete voglia di ridere e scherzare!-       ci rimprovera il prof sbattendoci fuori
-Ci scusi professore!-      rispondo inchinandomi imbarazzata
Cominciamo bene! Oh  Kami Sama!
Mirei continua a ridere come impazzita mentre InuYasha la guarda furibondo…e io? Mi trovo nel mezzo. Si prospetta un anno particolare temo!
Però perché tutto questo mi sembra così familiare? Mi sembra di avere già vissuto una scena del genere…come un déjà-vu. Che strano.
Meglio non pensarci e attendere che passi l’ora così possiamo tornare in classe.
 
 
 




















 
Salve ^_^ 
Capitolo un po’ delicato dal punto di vista storico devo dire. Ho voluto rendere un piccolissimo omaggio diciamo alle povere vittime di Hiroshima e Nagasaki di cui in questi giorni, il 6 e il 9 agosto, ricorre l’anniversario di una strage per me inutile, incivile e crudele, in cui solo gente innocente ha perso la vita. Le bombe atomiche sono il peggiore scempio che l’uomo potesse creare…Sinceramente ho sempre pensato che l’essere umano sia la cosa peggiore mai esistita su questo mondo, nemmeno un vero demone potrebbe battere la cattiveria umana….e va beh….scusate il piccolo sfogo ma è una cosa questa che mi sta proprio sul groppone e che sentivo di dire…
Il capitolo non era stato pensato così ma l’ho fatto all’ultimo minuto ^_^
Cambiando discorso…Mirei è venuta a mettersi in mezzo…combinerà un sacco di guai sicuramente ^_^ e in quel mondo suo fratello non può certo ucciderla ^_^ furba eh?
La “povera” Kikyo vi informo che non vivrà a lungo…ma questo non credo vi dispiaccia vero? ^_^
Kagome sembra mostrare poteri demoniaci…ma come ci riesce essendo umana?
Il Ningen no Sekai e lo Yokai no Sekai li ho inventati, ma volendo potrebbero anche starci come nomi veri per il mondo degli umani e quello dei demoni ^_^
Detto questo vi informo che per qualche giorno non potrò aggiornare…il motivo è che mi si è stirato un muscolo del collo che fa un male cane T_T non riesco a vestirmi o a pettinarmi pensate scrivere stando molto davanti al pc…T_T   nella speranza che le iniezioni, le pomate, il ghiaccio e i massaggi facciano effetto vi saluto….passo a recensire le vostre storie….con estrema lentezza ahimè e poi nei prossimi giorni risponderò ai vostri mex…
Baci baci da una Faby  tutta dolorante T_T  <3 <3 <3 <3 <3 
   
 
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